Ultim’ora mobilità
Riconvocate le OO.SS. il 9 ottobre
Pubblichiamo la nuova proposta per un accordo di mobilità che contiene una parte di quanto rivendicato dalla nostra O.S., mancando del tutto gli incentivi economici.
I diversi interessi da contemperare (anche tra gli stessi lavoratori) lasciano intravedere l’ennesima spaccatura tra il personale, che intenderemmo evitare.
Nel ricordare che in mancanza dell’accordo si applicherebbero i criteri previsti dalla legge, attendiamo le vostre serene riflessioni tra i commenti di questo post o per email giustizia@federazioneintesa.it al fine di poter giungere, serenamente, alla migliore delle decisioni, dal quale (ne siamo perfettamente consapevoli) dipende il destino di migliaia di lavoratori e delle loro famiglie.
Mettiamo a disposizione:
dalla sera alla mattina mi sono vista appioppare ancora 6 anni di lavoro (sarei dovuta andare in pensione alla fine del 2014)- sono stremata da una situazione familiare disastrosa-assisto mio padre da 5 anni (disabile l. 104 ossigeno 24 h al giorno, cieco, sordo)-madre ottantatreenne con pancreatite e intolleranza ai farmaci- marito cardiopatico grave dipendente totalmente da pacemaker defibrillatore-unica persona ad assistere tutti-aspettavo con ansia questa benedetta pensione- mi chiedo come farò a resistere fino al 2020?come mai è stato così facile aumentare l’età pensionabile nel giro di un paio di ore e non sono stati capaci di ridurre gli stipendi ai parlamentari perchè i calcoli sono troppo complicati?Se la Bocconi produce questi soggetti CHIUDETE LA BOCCONI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
ok, ora che avete firmato l’accordo, come imposto dal ministero, salvo una botta di fortuna altamente improbabile, è certo che mi farò 200 km al giorno. chissà se dovessi morire per l’eccessivo stress da viaggio chi mi porterà sulla coscienza? dormirò al massimo 4 ore e mezza ogni notte per raggiungere la nuova sede accorpante. si accettano scommesse sulla resistenza del mio fisico. ciao e in bocca al lupo a tutti. e comunque ringrazio i sindacati che almeno ci hanno provato ma purtroppo non hanno forza contrattuale per imporre le proprie idee. saluti
Interpelli nazionali su tutti i posti vacanti!!! Dopo 5 anni, il ministero si presenta con una proposta indecente per tutti quei dipendenti che da diversi anni vogliono ricongiungersi al proprio nucleo familiare e che attualmente stanno a centinaia di chilometri di distanza!! Questo è il bene che lo stato e il ministero della giustizia hanno nei confronti della famiglia! Parola famiglia che sbandierano solo quando vogliono i voti!!!!
sono dipendente del Ministero di Giustizia, lavoro in una delle sedi che saranno chiuse a breve. Ho 61 anni, ho raggiunto 35 anni di servizio nel luglio 2012 e sono invalido con percentuale riconosciutami del 76%; Purtroppo a seguito della riforma Fornero dovrò lavorare ancora altri 6 anni e adesso si aggiunge anche la beffa che la sede in cui lavoro verrà chiusa.
Vorrei esporvi una mia considerazione nonchè proposta richiedere che i benefici di deroga previsti dal D.L.95/2012 e circolare 10/2012 vengano estesi ai dipendeti delle sedi che saranno chiuse e che si trovano nelle condizioni di PERDENTI POSTO. Voglio comunque sottolineare, a mio parere, l’INCOSTITUZIONALITA’ di una norma che esclude una parte dei dipendenti dei Ministeri dal predetto D.L. anche alla luce della possibilità di COMPNSAZIONI tra gli stessi
questa proposta è interessante, soprattutto se l’alternativa è la legge!!!per quanto mi riguarda, magari passasse!!!!!
io oggi lavoro a 70 km da casa ogni mattina esco alle 6.30 e rientro ogni sera alle 19.25 con i mezzi pubblici. nel caso in cui venissi deportato presso l’ufficio accorpante, mi ritroverei a 101 km da casa e con i mezzi pubblici dovro’ uscire alle 4,50 per rientrare ogni sera alle 23. oppure mi dovrei sparare 200 km al giorno in auto, ho una vecchia fiat bravo 1900 td, che mi costerebbe ad essere ottimisti 500 euro al mese solo di carburante, cioè improponibile in auto. penso di essere messo proprio male.
cercare di ottenere dall’amministrazione le seguenti modifiche:
deve essere previsto che anche per gli interpelli nazionali non debba operare il vincolo biennale, almeno per i lavoratori perdenti posto attualmente in servizio presso gli uffici soppressi
negli interpelli nazionali dovrebbe essere previsto un punteggio particolare per i perdenti posto che in sostanza subiscono un trasferimento d’ufficio almeno per coloro i quali la nuova sede accorpante si trova ad una distanza maggiore dal proprio luogo di residenza rispetto a quella soppressa.
gli interpelli distrettuali dovrebbero consentire la partecipazione agli stessi dei lavoratori anche di distretti confinanti e solo per il circondario confinante con quello di lavoro semprechè il lavoratore abbia in detto circondario la residenza abituale. ad. es. nel mio caso lavoro nel distretto di napoli circondario soppresso di ariano irpino. risiedo a lucera, futuro circondario di foggia distretto di bari e confinante con quello di ariano irpino, mi dovrebbe essere consentito di partecipare ai posti pubblicati dal distretto di bari, ma limitatamente a quelli del circondario di foggia dove risiedo e che è confinante con il circondario di ariano dove lavoro.
comunque prevedere che se in seguito alla soppressione un lavoratore si trovi accorpato ad un ufficio ad una distanza definitiva dal luogo di residenza abituale superiore agli 80 km che lo stesso lavoratore sia trasferito anche in sovrannumero presso l’ufficio con la vacanza di organico più elevata del proprio circondario di residenza
In merito alla bozza di accordo segnalo quanto segue: nell’accordo dovrebbe essere previsto che, in attesa delle revisioni delle piante organiche prevgiste per fine anno, i “perdenti posto”possano presentare le domande di partecipazione all’interpello anche per gli Uffici dei Giudici di Pace accorpanti dove ad oggi non ci sono posti disponibili in pianta organica.
sono sconcertato! io dovrei cambiare Ufficio trasferendomi a 45 km dalla mia residenza, vendere casa cambiare scuola ai miei figli affrontare tutte le spese e voi dite che bisogna evitare spaccature? ma che sindacato siete?
Trovo sconcertante il tuo commento dicendo “che Sindacato siete”. Siamo persone facenti parte di un Sindacato sempre in prima linea che ogni giorno utilizza il proprio tempo libero per partecipare a riunioni, contrattare e difendere il personale iscritto con ogni mezzo. Purtroppo ci sono situazioni alla quali non é possibile opporsi nonostante l’impegno impiegato. Non ci arrendiamo e proseguiamo lotte giorno dopo giorno per poter aiutare oltre ai colleghi anche noi stessi che ci troviamo nella tua identica situazione.
ringrazio in anticipo i sindacati che, alla fine cercheranno di ottenere il massimo, ma purtroppo, e non a causa loro, non riusciranno a tutelare il 100% delle situazioni. in bocca al lupo per domani. preghiamo
Concordiamo con l’intervento di altri lavoratori (cfr. Raffaele – intervento del 03 ottobre) che essere distaccati non vuol dire avere Santi in Paradiso, ma significa avere una situazione di permanente e frustrante disagio e precarietà (che incide notevolmente sulla vita personale e lavorativa) che solo chi lo vive in prima persona può provare.
Tanto premesso, ribadiamo la ns. posizione che l’accordo dovrebbe essere rimodulato su basi più semplici e razionali; Vi invitiamo a valutare l’ipotesi di un accordo che preveda 1) procedure distrettuali per i perdenti posto; 2) interpelli generali che contengano anche la sanatoria dei distaccati. A latere il bando di mobilità esterna e l’ulteriore interpello nazionele. In questo modo si metterebbe in moto la mobilità e la possibilità di interpelli con cadenza annuale. Molto semplice!
Buongiorno, nell’accettare la vostra richiesta di riflessioni mi permetto di osservare che ancora una volta il Ministero della Giustizia mostra i suoi importanti limiti in materia di gestione del personale. Pur apprezzando l’apertura verso un interpello distrettuale che realizza le aspirazioni di sede di alcuni e non di tutti i dipendenti trasferiti forzatamente in altri uffici, non si comprendono tecnicamente le tempistiche. Di fatti si auspicava un interpello in una successiva fase di emanazione delle nuove piante organiche che avrebbe consentito una copertura più razionale dei posti che inevitabilmente si creeranno negli uffici accorpanti. Invece, irrazionalmente, si propone un interpello sulla base delle vecchie piante organiche, confermando l’immobilismo organizzativo di questo ministero.
Registro l’esempio che mi è più vicino per comodità, ma se ne potrebbero fare altri in tutti gli Uffici della penisola, l’Ufficio del Giudice di Pace di Alba (CN), ufficio accorpante di altre 3 GDP del circondario, triplicherà il suo bacino di utenza, con consequenziale aumento della pianta organica, peccato che l’attuale pianta organica non prevede la presenza di Funzionario, bensì di un Cancelliere. Funzionario che con ampia probabilità sarà previsto dalle nuove piante organiche. È ragionevole pensare che l’interpello di fine ottobre non interesserà questo Ufficio, non consentendo ai Funzionari degli Uffici Giudiziari di Alba, accorpati a quelli di Asti, di presentare alcuna domanda.
Sono certo che sarete in molti a pensare poco male, verrà inserito nell’interpello nazionale di Gennaio, mi consentirete di dissentire affermando che questo consentire a tutti, inevitabilmente, di adire a quel posto mettendo a rischio la probabilità di successo per l’aspirante degli Uffici Giudiziari di Alba.
Lo so i mal pensanti diranno è l’ennesima spaccatura tra il personale, la classica guerra “fra poveri”, etc, etc, ma senza questa inqualificabile riforma, nessuna “guerra” si sarebbe aperta, ognuno se ne sarebbe stato nel suo ufficio senza disturbare nessuno.
Invece con questa riforma, non pagano color che sono fuori sede o lontani dalle loro famiglie, lo sarebbero stati anche senza riforma, ma pagano coloro che hanno scelto di lavorare in un ufficio, vicino o no che sia alle loro famiglie (io sono un esempio di lontananza dalla mia famiglia), e che si vedono sradicati dalle loro sedie per andarne a ricoprire altre, con notevoli disagi economici e strutturali.
Pertanto, nel comprendere la scomoda posizione del sindacato, mi permetterei di sottolineare che da questa riforma i soli a pagare sono i dipendenti degli Uffici soppressi e che sarebbe auspicabile proporre un primo interpello distrettuale dopo la pubblicazione delle nuove piante organiche e successivamente entro giugno 2013 un interpello nazionale, sperando che almeno questa volta il ministero mantenga gli impegni.
Cordiali saluti a tutti Francesco Iantorno – Procura della Repubblica di Alba (CN)
E’il solito schifo!!!! Va bene sistemare il personale degli uffici soppressi ma far entrare il personale dall’esterno senza pensare prima ai distaccati per gravi motivi familiari, che danni vivono con un cappio al collo, e’ veramente vergognoso.