Riunione del 30 giugno, le nostre osservazioni …

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Signor Ministro,

Prendiamo atto della sua partecipazione alla riunione convocata per il prossimo 30 giugno e, pur onorati della Sua presenza, cogliamo l’occasione per rappresentar Le quanto segue.

1) PROCEDURE DI RIQUALIFICAZIONE
Sono ormai troppi anni che le convocazioni non sono corredate da idonea documentazione e che tra una riunione e l’altra intercorre un intervallo di tempo indefinito ed indefinibile; il 19 novembre 2015, data del nostro ultimo incontro, Lei ha comunicato alle OO.SS. che:
– il processo di riqualificazione dovrà essere pianificato e attuato su base pluriennale e si potrà arrivare al passaggio di 5600 cancellieri e 1435 ufficiali giudiziari;
– si potrà partire fin da subito con 1500 unità tra cancellieri ed ufficiali giudiziari;
– a seguire si prevederanno ulteriori ingressi dall’esterno e ulteriori passaggi interni (fino alla concorrenza dei 5600), poiché si deve tener conto della riserva dei posti all’esterno del 50% (comprensiva di coloro che sono transitati da altre pubbliche amministrazioni);
– sarà avviato un confronto quanto prima per procedere alla pubblicazione dei bandi per Funzionario Giudiziario e Funzionario Unep, per complessivi 1.500 posti;
– eventuali rimanenti fondi implementati da possibili ulteriori risorse, potranno essere destinati ai passaggi all’interno delle aree;


nella prossima legge di stabilità l’Amministrazione si impegna ad ampliare agli altri profili professionali (contabili, informatici ecc. ecc) la possibilità di accesso alla terza area.
La nostra Federazione in quella sede ha espresso il proprio apprezzamento per le parole rassicuranti del Ministro verso un percorso che, se portato a conclusione, potrà restituire ai lavoratori giudiziari fiducia verso l’Amministrazione, ha espresso apprezzamento per le modalità ed i tempi in cui si è portato a termine la sottoscrizione dell’Accordo del FUA dell’ultimo triennio.
A distanza di ben sette mesi, a parte un altro incontro interlocutorio del 10 maggio 2016 in cui ci aspettavamo la Sua presenza (annunciata), non ci sono stati passi concreti, non è pervenuta alcuna proposta dell’Amministrazione da esaminare e tra i lavoratori che aspettano aumenta la delusione e la rassegnazione. Come dar torto?
2) FUA 2013-2014 e 2015
Quest’Amministrazione, in questo ritardo di ben sette mesi ha il record negativo dell’attuazione dell’Accordo FUA 2013-2014 e 2015 nonostante (laddove ce ne fosse stato bisogno) la nostra Federazione (e ad onor del vero immaginiamo che lo abbiano fatto tutte le OO.SS.) ha sollecitato l’emanazione della Circolare esplicativa a tutti Capi Uffici del territorio, che consentirebbe di avviare le contrattazioni locali che dovranno poi concludersi entro 60 giorni. Solo a seguito i lavoratori potranno percepire quanto attendono da anni, ovvero la parte accessoria della retribuzione. Questo ritardo dell’Amministrazione non trova alcuna oggettiva giustificazione se non l’inerzia colpevole di qualcuno, ritardo ingiustificato nell’erogazione dei compensi che, si sa, potrebbe far maturare ai lavoratori interessi legali e, di conseguenza, un danno all’erario.
A tal proposito già in data abbiamo chiesto, tra l’altro, che “sia fornita adeguata informazione con riferimento a tutti gli strumenti di programmazione elencati nell’Accordo FUA 2013-2015 poiché il personale e le OO.SS. hanno il diritto di conoscere tutti gli strumenti di programmazione entro i quali i Capi Ufficio e i Dirigenti amministrativi sceglieranno le “performance” delle unità organizzative o di specifiche aree di responsabilità, da premiare”. Ma, come di consueto, non abbiamo ricevuto alcun riscontro.
3) FUA 2016
Fin qui la questione del FUA 2013-2014-2015, a questa deve aggiungersi l’apertura (mai avvenuta) delle trattative del FUA 2016 che il Sig. Ministro aveva garantito al momento della sottoscrizione del precedente accordo che sarebbe avvenuta tra la fine del 2015 e inizio del 2016.
Questo ritardo preoccupa ancor più se si considera che la Corte dei Conti con deliberazione 23/2016 depositata il 21 marzo 2016 (che abbiamo anche avuto cura di trasmettere all’Amministrazione in data 24 marzo 2016) ha ribadito che gli obiettivi devono essere preventivi e gli incrementi del fondo per le risorse decentrate legati all’attivazione di nuovi servizi o al miglioramento di quelli esistenti devono essere deliberati (al massimo) nei primi mesi dell’anno “…l’eventuale corresponsione della retribuzione variabile perderebbe il suo carattere di pregnante stimolo a conseguire un risultato difficile da ottenere per assumere quello, del tutto estraneo alla sua funzione, di compensare prestazioni già svolte o in corso di svolgimento quasi ultimato”
Nella medesima deliberazione emerge chiaramente che la “giurisprudenza contabile abbia più volte ravvisato la responsabilità amministrativa (…) per l’erogazione di compensi di produttività non preceduta da una adeguata e preventiva pianificazione del lavoro” (Corte dei conti, Sezione giurisdizionale della Sardegna n. 274/2007; Sezione giurisdizionale della Lombardia 8 luglio 2008, n. 457; Sezione giurisdizionale del Lazio 2 maggio 2011, n. 714; Sezione giurisdizionale della Campania 13 ottobre 2011, n. 1808; Sezione II Centrale di Appello, 12 febbraio 2003 n. 44; Sezione III Centrale di Appello, 17 dicembre 2010, n. 853)”.
Nella nostra nota del 24 marzo, prot. 16/2016 concludemmo evidenziando che “non convocando quanto prima le OO.SS. sarà difficile superare i (facili) rilievi della Corte dei Conti, in considerazione della giurisprudenza ormai consolidata in materia, con ulteriore danno da ritardo per il personale del Ministero della Giustizia”. Ci auguriamo di sbagliare ma è facile prevedere che anche quest’anno gli obiettivi non saranno predeterminati, ci viene difficile comprendere quali sono i motivi ostativi a seguire le corrette procedure piuttosto che trovare percorsi “miracolosi” che portano al visto della Corte dei Conti, specialmente in un periodo di ordinaria gestione.
4) FUA 2017
Per i motivi sopra rappresentati si chiede di avviare immediatamente le trattative anche per la distribuzione del FUA 2017, si potrebbero raggiungere due risultati:
a) Giungere alla sottoscrizione di un accordo predeterminando i criteri di distribuzione, nel pieno rispetto della normativa;
b) Adeguarci al corretto agire di quasi tutte le altre Amministrazioni Ministeriali.
5) DPCM 12 novembre 2015.
Con il DPCM 12 novembre 2015 viene attribuito ai lavoratori del Ministero della Giustizia la somma €15.919.082, occorre convocare le OO.SS. per stabilirne la distribuzione.
Già dal 22 febbraio 2016 la nostra Federazione ha chiesto di procedere ma, come nella migliore delle tradizioni, non è accaduto nulla.

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Abbiamo già detto in molte occasioni che i lavoratori della Giustizia sono mortificati dalle condizioni di lavoro, sono penalizzati per il (mancato) salario accessorio, per i sette anni di mancato rinnovo contrattuale e spiace rilevare che il comportamento dell’Amministrazione nei confronti del Personale è un comportamento colpevolmente dilatorio, in cui non si sa chi deve fare cosa e, nel frattempo, tutto resta fermo. Se i lavoratori giudiziari affrontassero con lo stesso atteggiamento i problemi quotidiani la Giustizia sarebbe crollata da tempo.
Il comportamento dell’Amministrazione nelle vicende che concernono la gestione del personale è di sofferente trascinamento, è tutto molto lento se non tutto fermo. Solo per citare qualcosa, oltre a quanto detto finora: la creazione della Banca Ore (prevista dall’art. 27 C.C.N.L. 16.5.2001 e mai attuata), il CUG (mai divenuto operativo), la soluzione del problema del tempo di viaggio quale tempo di servizio (mai affrontato), le posizioni organizzative (previste nel CCNL comparto Ministeri sottoscritto 16/2/1999, all’art.18 e 19 e mai discusse), il passaggio degli Ausiliari dalla I alla II area (finanziato con accordo FUA 2010), il rinnovo del CCNI, la revisione/abolizione di Equitalia Giustizia … ecc. ecc. ecc.
Spiace rilevare che cambiano gli interlocutori del Ministero della Giustizia ma tutto resta com’è e non può che venire in mente Tancredi «Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi»!
Vorremmo invece una dinamicità ed una sinergia tra i vertici che si rifletta sulla base, noi diamo tutta la nostra disponibilità ma, dopo anni (la scrivente ormai da un decennio) che chiediamo le medesime cose inizia a far capolino la tentazione di rassegnarci. Purtuttavia ancora siamo qui che chiediamo, scriviamo e sollecitiamo non per il piacere di evidenziare all’Amministrazione cosa non funziona (svolgeremmo legittimamente le nostre funzioni) ma per tentare, ancora una volta, di essere propulsori del cambiamento.
Cordiali saluti

FUA

Convocazione OO SS Riqualificazioni

Il Coordinatore Nazionale

(Claudia Ratti)

Claudia Ratti
Coordinatore Nazionale Ministero della Giustizia

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