RUOTA DI VENEZIA vincono i B3

Non Attivo

ruotaNon vorremmo certo dare i numeri e men che meno considerare i lavoratori vittime del gioco, purtroppo però, da quando la competenza in materia di lavoro è passata dal TAR Lazio ai giudici del lavoro territorialmente competenti, accade che ogni Tribunale può decidere in modo diverso dall’altro e quindi … a Roma i lavoratori perdono, a Larino, Trani, Mantova ed dulcis in fundo Venezia vincono. Ingiustizia su ingiustizia!

Il Tribunale di Venezia con sentenza, del quale si ha ancora il solo dispositivo, ha riconosciuto la nullità del CCNL del 2010 relativamente ai profili dei B3 facendo “rivivere” la declaratoria del CCNL del 2000. Ci pare evidente che questa decisione non può e non deve produrre effetti diversi tra i lavoratori (tra l’altro trattandosi di nullità dovrebbe essere estesa a tutti). Non solo … ha disposto il riavvio delle precedenti procedure di riqualificazioni il che, a rigore, dovrebbe significare la possibilità del passaggio all’area C (ora terza).

Sappiamo bene di aver sottoscritto anche noi il Contratto, sappiamo bene che solo i sottoscrittori di un contratto possono chiedere di interpretarlo, sappiamo riconoscere le giuste ragioni a tutti ed è per tutto questo che vogliamo difendere i nostri iscritti evitando loro ogni danno che potrebbe ancora derivare.

Come stiamo dimostrando stiamo seguendo attentamente tutto il contenzioso anche su questo problema che riteniamo risolvibile ed abbiamo voluto dare l’alternativa da percorrere prima di chiedere i soldi ai nostri iscritti per un ricorso.

Vogliamo tutelare i lavoratori e ponderare molto bene tutte le alternative a disposizione.

Stiamo seguendo due strade:

1. Abbiamo rinnovato la richiesta di interpretazione autentica del CCNI in modo da poter chiarire quanto non ben definito, che provoca danni ai lavoratori e ribadiamo che tale richiesta può essere validamente fatta solo da noi, la CISL e l’UNSA … nessun altro;

2. Vogliamo depositare per tutti i nostri iscritti i tentativi di conciliazioni (non più obbligatori) che hanno il pregio di interrompere, con costi bassissimi, i termini di prescrizione per l’azione giudiziale che proporremo solo qualora resti l’unica strada percorribile. In allegato termini e modalità operative.

Il Coordinatore Nazionale

Claudia RATTI

IL TENTATIVO DI CONCILIAZIONE

 

A COSA SERVE: 

  • ad interrompere il termine di prescrizione
  • a dare la possibilità di depositare un ricorso nei prossimi 5 anni (nel frattempo la giurisprudenza sarà orientata e la ns. OS tenterà altre strade)
  • a non spendere i soldi del ricorso (spese legali e contributo unificato) finché non sarà indispensabile

 

COSA FACCIAMO NOI:

  •  mettiamo a disposizione la nostra segreteria esclusivamente dei nostri iscritti (o coloro che vogliano iscriversi)
  • depositeremo, gratuitamente, il tentativo di conciliazione che conterrà tutti gli elementi essenziali dell’eventuale successivo ricorso
  • rappresenteremo presso le Direzioni Provinciali del Lavoro gli iscritti che aggiorneremo sul seguito delle pratiche all’email che ci verrà indicata

 

COSA DEVE FARE CHI VUOLE ADERIRE:

Deve spedire la seguente documentazione:

1. Scheda di adesione

2. Delega per il tentativo di conciliazione

3. Documento di riconoscimento

4. Modello di iscrizione (se non già iscritto)

Le richieste dovranno pervenire entro il 4 aprile con le seguenti modalità (alternative):

1. per posta o a mani presso la nostra Segreteria Nazionale, primo piano, stanza n.152, Via Arenula n.70 -00186 ROMA (Ministero della Giustizia)

2. fax 06 94816764

3. email giustizia@federazioneintesa.it

 

Per ogni informazione rivolgersi dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13.30, alla nostra segreteria (tel. 06.64760230, cell. 349.1429660)

 

Mettiamo a disposizione:

 

 

Claudia Ratti
Coordinatore Nazionale Ministero della Giustizia

I commenti sono disabilitati.