Shhhh … SILENZIO! La banca ore dorme
A costo di apparire antipatici, ripetitivi, noiosi rientriamo dalle ferie riportando luce sulla questione della banca ore, in quanto sappiamo che i lavoratori chiedono di usufruire di permessi della banca ore e ne sono autorizzati, salvo poi non aver certezza dei corrispondenti pagamenti delle, dovute, maggiorazioni. Per informare (quei pochi) che ancora non lo sanno, ricordiamo che la Banca ore è uno strumento per la gestione flessibile dell’orario di lavoro dei dipendenti, una vera e propria banca che, invece di effettuare un accumulo di denaro, accumula il tempo. Nel caso di richiesta di prestazioni lavorative supplementari il lavoratore ha due alternative:
1) chiedere che le ore in più vengano considerate straordinari (art.26 CCNL 98/2001) e quindi retribuiti o compensati a richiesta del lavoratore (NB: nel Ministero della Giustizia i lavoratori aspettano ancora il pagamento integrale dello straordinario del 2010 e del 2011).
2) accantonare in uno speciale conto individuale della banca delle ore (art. 27 CCNL 98/2001). In questa seconda ipotesi il lavoratore nel corso dell’ anno potrà richiedere:
a) riposo compensativo corrispondente alle ore accantonate per il maggiore orario di lavoro effettuato, oltre alle maggiorazioni della retribuzione oraria pari almeno al 15% (se straordinario diurno)
b) il pagamento integrale delle ore, in via residuale.
Nel Ministero della Giustizia (a differenza di altre Amministrazioni come il Ministero dell’ Economia, della difesa, nelle Agenzie …) non è stato mai contrattato, l’art. 27 CCNL 1998/2001 viene inapplicato, le previste maggiorazioni non sono mai state corrisposte ai lavoratori.
Noi non ci stancheremo di chiedere il rispetto delle norme ma se l’ Amministrazione continuerà nel silenzio, i lavoratori potrebbero iniziare a … disturbare!
Mettiamo a disposizione nota del 31 agosto 2011 sull’applicazione della banca ore inviata all’Amministrazione.