Stipendi NoiPA di aprile, giallo sul cuneo fiscale e bonus: Confintesa FP rilancia la necessità di responsabilità dirigenziale
Roma, 9 aprile 2025 – Confintesa Funzione Pubblica torna a denunciare con forza le gravi anomalie nella gestione degli stipendi dei dipendenti ministeriali da parte di NoiPA. Dopo l’annuncio dell’applicazione dell’Indennità di Vacanza Contrattuale e degli aumenti dell’Indennità di Amministrazione, è inspiegabile l’assenza, nei cedolini di aprile, del nuovo taglio del cuneo fiscale e del bonus previsto dalla Legge n. 207/2024.
“Serve chiarezza immediata,” dichiara Claudia Ratti, Segretario Generale di Confintesa FP, “e serve soprattutto che chi sbaglia paghi. Se chi ha la responsabilità della macchina amministrativa può continuare a commettere errori senza conseguenze, è evidente che i Ministri non sono realmente coloro che comandano.”
Con una nota indirizzata ai vertici del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Confintesa FP ha espresso forte preoccupazione per l’assenza nei cedolini di aprile di elementi fondamentali per i lavoratori: le nuove detrazioni fiscali introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 – in vigore dal 1° gennaio – e il bonus aggiuntivo pensato per sostenere i redditi più bassi.
“Vogliamo credere si tratti di una svista, ma è l’ennesima svista a danno dei lavoratori. E le sviste ricorrenti non sono errori, sono scelte. Chi gestisce deve assumersi le proprie responsabilità. La gestione NoiPA sta dimostrando, ancora una volta, inefficienze inaccettabili,” prosegue Ratti.
Il sindacato ricorda che altre amministrazioni pubbliche, non gestite da NoiPA, hanno già correttamente applicato la normativa. La disparità di trattamento che si sta verificando è inaccettabile e mina la fiducia dei dipendenti pubblici, già messi a dura prova da una burocrazia spesso autoreferenziale e opaca.
Confintesa FP chiede al MEF di chiarire con urgenza se lo stipendio di aprile includa il nuovo cuneo fiscale, con la dovuta retroattività dal 1° gennaio, oppure se i lavoratori debbano subire ulteriori ritardi.
“Serve un cambio di passo radicale. Senza meccanismi di responsabilizzazione reale dei dirigenti che sbagliano – per negligenza o per scelta – continueremo a vedere errori sistematici gestiti con superficialità e impunità. Il tempo delle scuse è finito,” conclude il segretario generale Claudia Ratti.