MINISTERO CONDANNATO, ORA VOGLIAMO IL PIENO RISPETTO DEGLI ACCORDI

Non Attivo

Al Ministro della Giustizia

Prof. Avv. Marta Cartabia

 

Al Sottosegretario di Stato

On. Avv. Macina

sottosegretario.macina@giustizia.it

 

Ill.me Ministro e Sottosegretario,

ho avuto già occasione di rappresentare più volte la personale delusione per la gestione del personale, per i numerosissimi accordi firmati e non applicati, per le lunghissime attese, per la capacità di aver trasformato in delusione quello che era l’entusiasmo di tantissimi nuovi assunti, per l’incapacità di non aver saputo dare risposte e prospettive reali a chi era già in servizio da molti anni e freme per lasciare questo, nostro, prestigioso Dicastero.

Nostro perché chi scrive e firma nasce avvocato ma sceglie subito l’impiego pubblico, il lavoro fisso nel Ministero della Giustizia, mettendoci entusiasmo, passione ed impegno in ogni cancelleria o ufficio assegnatole ma il tempo che trascorreva dimostrava solo la mancanza di strumenti (o semplicemente di volontà di alcuni dirigenti) di valutare e premiare, di scegliere tra più dipendenti, di incoraggiare, di crescere.

Sono così nate spontaneamente le prime rivendicazioni … con la vice dirigenza (rivelatasi poi un fallimento causato dagli stessi sindacalisti, alcuni), le progressioni, le posizioni organizzative (mai attuate ma solo nel DOG), la mobilità immobile ecc. ecc. raccogliendo l’appoggio dei colleghi e costruendo un sindacato diverso al quale non importano gli schieramenti politici ma solo le rivendicazioni dei lavoratori anche nell’interesse della funzionalità dell’Amministrazione, perché spegnere l’entusiasmo dei colleghi equivale ad innescare una spirale negativa di funzionamento della macchina giustizia.

La chiusura verso il personale, la capacità di mettere i colleghi l’un contro gli altri armati, le pessime relazioni sindacali (al di là di quelli che possono essere, e sono, i rapporti di collaborazione, di grande stima e di rispetto con gli Alti Dirigenti dell’Amministrazione), sono deleteri per tutti.

Scrivere delle note da toni sempre più accesi, delle diffide e non ottenere altra risposta oltre al silenzio non è corretto ed è molto deludente per chi crede, come me, che la Giustizia esiste.

Prendere atto che esistono numerosi accordi che non sono mai stati applicati nonostante innumerevoli solleciti ed azioni fa male, prima di tutto alla buona Amministrazione … qualche esempio?

  1. Nell’accordo del 26 aprile 2017 il Ministero della Giustizia si impegnava, tra l’altro a:
  • avviare, a partire da ottobre 2017, l’attuazione dell’articolo 64, comma 1, lett. b) del CCNI 29 luglio 2010 per il passaggio di area degli Ausiliari nel rispetto delle condizioni e modalità ivi previste, mantenendo aperta la graduatoria degli idonei che si formerà all’esito della relativa procedura selettiva per eventuali ulteriori scorrimenti da effettuarsi ai sensi della normativa vigente, garantendo a vincitori il mantenimento della medesima sede di servizio, anche in posizione soprannumeraria rispetto alla pianta organica del profilo e fino al riassorbimento.
  • Definire l’intero processo di attuazione della progressione tra le aree, entro il 30 giugno 2019 dei cancellieri e degli ufficiali giudiziari risultati vincitori ed idonei all’esito delle procedure selettive” ed invece di “intero” non c’è nulla e siamo costretti ad avviare nuovi contenziosi!
  • Prevedere la rimodulazione della figura professionale del Direttore amministrativo, con nuova denominazione di Direttore, consentendone l’accesso al personale in servizio in tutti gli attuali profili di funzionario, con almeno 7 anni di servizio nella relativa qualifica” ed invece il Ministero ha fatto un concorso assumendo nuovo personale!
  • Articolo 9 (Monitoraggio dell’accordo) “Le parti convengono sull’opportunità di stabilire un incontro ogni sei mesi, a prescindere dalle sedi di confronto previste per la programmazione degli interventi di cui all’articolo 6, al fine di monitorare l’andamento e lo stato di attuazione del presente accordo”. Mai avvenuto neanche un incontro!
  1. L’art.21 quater D.L. n.83/2015 (convertito in L. n.132 del 6.8.2015) ha previsto che il Ministero della Giustizia avvii le procedure interne per il passaggio alla terza area di contabili, assistenti informatici e assistenti linguistici in servizio al 14 novembre 2009 ed invece … nulla.
  2. Le due riqualificazioni economiche per il 2017 e per il 2018 non hanno consentito a tutto il personale in servizio di poter beneficiare della fascia economica superiore.
  3. “Accordo 15 luglio 2020 -Mobilità interna del personale giudiziario”, art.2: “La Direzione generale del personale e dei servizi, previa informativa alle Organizzazioni Sindacali almeno tre giorni prima, pubblica per ogni qualifica, con cadenza almeno annuale, il bando di interpello ordinario, nel quale sono indicati i posti vacanti da coprire”
  4. Il CCNL sottoscritto il 9 maggio 2022 prevede una tempistica molto stretta (cinque mesi dal 9 maggio 2022) per il nuovo ordinamento professionale ed il Ministero della Giustizia, benché sollecitato più volte, non dà alcun riscontro alle nostre richieste.
  5. Il nuovo CCNL prevede, tra le numerose novità, la creazione della IV area che potrebbe ripagare gli ormai “anziani” direttori della mancata progressione di carriera ultra trentennale, delle mai istituite (ma solo nel DOG) posizioni organizzative, dell’impossibilità di sostituire formalmente il dirigente inesistente (attribuendone le funzioni al Magistrato Capo dell’Ufficio)… un inquadramento meritato sul campo, non per tutti ma per moltissimi direttori.
  6. Ed ancora… quanto tempo dovremo aspettare per la contrattazione decentrata integrativa prevista dall’art. 6 comma 7 del Decreto 4 agosto 2021 n.124 “Regolamento concernente norme per la ripartizione degli incentivi per funzioni tecniche ai sensi dell’articolo 113 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50” che prescrive: “il Fondo è ripartito tra i dipendenti che svolgono funzioni tecniche a norma dei commi 5 e 6 è effettuata in sede di contrattazione decentrata integrativa del personale, tenuto conto del ruolo e della rilevanza delle medesime funzioni, anche in relazione alla specificità dei singoli contratti…” ? Abbiamo sollecitato numerose volte, i colleghi hanno mandato le diffide ma il silenzio è assordante.

L’elenco potrebbe continuare ma sarebbe utile?

Il Tribunale di Roma, con ordinanza del 24 giugno ’22 che si allega in copia alla presente ha condannato il Ministero della Giustizia per comportamento antisindacale, chiedo alle SS.LL. se si intende adempiere spontaneamente o se, invece, saremo costretti ad agire giudizialmente anche per eseguire il provvedimento.

Cordiali saluti

Segretario Generale

Claudia Ratti

Prot. 48 Lettera Ministro Cartabia COMPORTAMENTO ANTISINDACALE

e, per rinfrescare la memoria di tutti, pubblichiamo nuovamente solo alcune delle note dell’ultimo anno :

Prot. 47 Lettera Ministro Cartabia

Prot. 46 Lettera Ministro Cartabia

Prot.40 2022 avvio CCNI

Prot. 36 2022 passaggi area

Prot. 35 2022 progressioni economiche

Prot. 17 2022 progressioni economiche

Prot. 80 2021 sottosegretario Macina

Prot. 44 Lettera Ministro Cartabia

Prot. 44 Lettera Ministro Cartabia

Prot . 19 Lettera Ministro Cartabia

Prot . 71 Lettera Ministro Cartabia  

Prot. 67 – 2021 richiesta contrattazione incentivi

 

Claudia Ratti
Coordinatore Nazionale Ministero della Giustizia

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