“Caro Ministero patrigno

FLASH 2020 N 34 CONCORSO 400 DIRETTORI

Pubblichiamo volentieri una lettera ricevuta da un direttore*  che …condividiamo e facciamo nostra

cosa ti abbiamo fatto di male? Fior di laureati in giurisprudenza, un concorso di accesso per tre prove scritte a doppia materia e 13 materie orali (anche in lingua straniera), dai 25 ai 35 anni senza una possibilità di carriera, anzi con il taglio di ogni possibile sbocco e sviluppo, nonostante una costante crescita professionale sulla quale si è basato, per esempio, l’avvento della digitalizzazione e la nascita del processo telematico che ci ha visti pronti alla formazione, alla sperimentazione e alla trasmissione delle competenze a cascata verso tutti gli altri livelli e in tutti gli ambiti.

Anni senza mobilità (interna e men che mai esterna), anni senza avere il permesso di fare la libera professione, i giudici onorari e neppure la mediazione civile.

Anni senza vedersi mai riconosciute le posizioni organizzative. Costano troppo ed i soldi, pochi, meglio impegnarli altrove, ed è così che il DOG conserva il triste primato di non rispettare i contratti collettivi.

Anni nei quali la reggenza degli uffici (in caso di assenza o impedimento del dirigente) viene affidata ai Magistrati anche se, di fatto, lo sanno tutti, in trincea ci sono i direttori.

Poi la privatizzazione dell’impiego pubblico ma senza l’area quadri, che abbiamo spalle larghe per reggere uffici sempre con meno personale e con più sovraccarico di lavoro senza sosta, sempre sull’urgenza, sempre senza uniformità di prassi, sempre vassalli di feudatari dalle personali e molto spesso poco illuminate idee gestionali.

Poi ancora dopo 12 anni senza interpelli per il trasferimento di persone, che attendono di stabilizzare le proprie vite finché si sveglia qualche lobbista e decide che il Covid è una meravigliosa opportunità per una bella infornata di categorie da “sistemare” ed è così che arrivano 400 nuovi “Direttori” con le più disparate lauree titolo per l’accesso e un banale colloquio, nelle sedi vacanti che i direttori rottamati stanno aspettando da 25 anni bramando un interpello.  

Ministero patrigno, ma che ti abbiamo fatto??

Fa’ una cosa: appena arrivano i 400 fiammanti rimpiazzi e soprattutto MAGISTRATI ONORARI SCADUTI, sbloccaci almeno la mobilità verso le altre amministrazioni e noi leviamo definitivamente il disturbo”.

 

* negli anni ex funzionario di cancelleria, ex cancelliere, ex direttore di cancelleria

Claudia Ratti
Coordinatore Nazionale Ministero della Giustizia

Una Risposta a ““Caro Ministero patrigno

  • Nik
    3 anni fa

    Hai perfettamente ragione. Ci hanno ostacolato in ogni modo la mobilità esterna illudendoci che eravamo indispensabili, ma alla fine ci calpestano e mortificano da circa 30 anni.