Ill.ma Ministra,la delusione, purtroppo, è tanta

Non Attivo

Avevamo accolto con speranza, fiducia ed ottimismo la Sua nomina in un Dicastero tra i più prestigiosi della Pubblica Amministrazione italiana ed invece, a distanza di mesi, il personale aspetta non solo di vedersi pagare le indennità degli anni scorsi ma anche i compensi di lavoro straordinario ed i compensi incentivanti e delle annunciate riforme nei vari Dipartimenti ancora nulla.

A distanza di meno di 24 ore è stata rinviata al 14 ottobre una riunione (convocata per il 29 settembre) alla Sua presenza in tema di esecuzione penale esterna ed altra riunione per l’accordo F.D.R. 2019, convocata per il 29 settembre era stata già rinviata al 18 ottobre.

Che rispetto ha l’Amministrazione per:

  • I lavoratori che hanno lavorato senza il rispetto dell’orario (andando ben oltre) durante il periodo pandemico mettendo a disposizione strumentazioni personali per l’intera comunità e che, nonostante tutto, sono stati definiti dalla stampa becera “fannulloni che vogliono lavorare dal divano di casa”?
  • I rappresentanti dei lavoratori che organizzano il proprio tempo ed impegnano le risorse sprecandole per riunioni rinviate all’ultimo minuto? Considerando, peraltro, che i nostri dirigenti sindacali sono, prima di tutto, lavoratori del Ministero della Giustizia e nessuno di loro è, per scelta, “sindacalisti per mestiere” pertanto ciascuno sente sulla propria pelle le problematiche e le criticità dell’Amministrazione.

La scrivente O.S. è stata costretta ad adire il Tribunale di Roma per comportamento antisindacale, la prima udienza si è svolta il 7 giugno e, per restare in tema, il Giudice ha disposto il rinvio d’ufficio al 18 novembre per suo impedimento, dell’udienza già fissata per il 30 settembre!

Ogni azione è diventata inutile. Non servono assemblee, manifestazioni di piazza, stati di agitazione, scioperi, ricorsi art. 28 … Che relazioni sindacali sono queste?

Abbiamo sottoscritto un accordo il 26 aprile 2017, concepito per regolamentare in soli 9 articoli:

  • i nuovi ingressi previsti per le assunzioni nei vari profili professionali;
  • i profili professionali esistenti dopo lo “tsunami” del 21 quater;
  • il passaggio in terza area dei vincitori e degli idonei della procedura 21 quater;
  • le riqualificazioni economiche del personale in servizio bloccate dal 2009;
  • le riqualificazioni giuridiche del personale in servizio attraverso passaggi orizzontali, a domanda, previsti per tutte le qualifiche con il mantenimento della sede di servizio e la fascia economica posseduta;
  • la revisione delle piante organiche;
  • il passaggio in area seconda degli ausiliari (previsto dal 2010 e mai attuato);
  • l’introduzione dei profili tecnici;
  • la possibilità di estendere, con interventi normativi, ai contabili, assistenti linguistici e assistenti informatici, l’art. 21 quater consentendo loro di poter accedere all’area terza;
  •  la formazione del personale.

Dal maggio 2017 al 30 giugno 2019 (in “era PRE-COVID”) si sarebbe dovuto attuare il tutto con verifiche semestrali di controllo sull’attuazione dell’accordo che sarebbero dovute avvenire attraverso incontri tra le parti firmatarie, convocazioni mai avvenute eppur spesso richieste.

A distanza di esattamente 4 anni abbiamo voluto noi fare il bilancio, esaminando articoli e rispettive scadenze, è emerso che:

  • sono state rimodulate, le declaratorie di alcuni profili di cui alla tabella A) del CCNI 29 luglio 2010, i cancellieri sono diventati “cancellieri esperti”, i direttori amministrativi sono “direttori”;
  • sono stati previsti gli assistenti tecnici ed i funzionari tecnici;
  • sono state fatte le due riqualificazioni economiche per il 2017 e per il 2018 che non hanno consentito a tutto il personale in servizio di poter beneficiare della fascia economica superiore bensì, per la maggior parte di esso, la frustrazione di rimanere nella fascia economica ottenuta nel lontano 2009;
  •  sono stati banditi i concorsi per operatori, direttori e cancellieri a cui hanno partecipato da esterni anche unità di personale che sarebbero rientrati nei passaggi orizzontali previsti dall’accordo del 26 aprile 2017;
  • sono stati avviati i corsi di formazione sulla piattaforma squadra (anche grazie alla pandemia per poter consentire lo smart-working al personale che non aveva mansioni smartabili).

In poche parole, riteniamo che sia stata attuata la sola parte dell’accordo che ha risolto i problemi dell’Amministrazione e non quella che avrebbe riconosciuto qualcosa ai dipendenti.

In sintesi, i lavoratori hanno pagato il prezzo senza ricevere nulla in cambio.

Continuo a credere profondamente che esiste la giustizia ma che occorre ancora trovare chi riesce a governare questo Ministero con lo sguardo rivolto anche ai lavoratori.

Cordiali saluti

Segretario Generale

Claudia Ratti

Prot . 71 Lettera Ministro Cartabia

Prot . 19 Lettera Ministro Cartabia

Prot. 44 Lettera Ministro Cartabia

FLASH 2021 N 08 art 28

m_dg.GAB.13-09-2021.0031226.U_31226.U

VERBALE UDIENZA ART 28 MIN GIUSTIZIA

Claudia Ratti
Coordinatore Nazionale Ministero della Giustizia

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