Ill.ma Ministra,la delusione, purtroppo, è tanta

28th Set
2021
Non Attivo

Avevamo accolto con speranza, fiducia ed ottimismo la Sua nomina in un Dicastero tra i più prestigiosi della Pubblica Amministrazione italiana ed invece, a distanza di mesi, il personale aspetta non solo di vedersi pagare le indennità degli anni scorsi ma anche i compensi di lavoro straordinario ed i compensi incentivanti e delle annunciate riforme nei vari Dipartimenti ancora nulla.

A distanza di meno di 24 ore è stata rinviata al 14 ottobre una riunione (convocata per il 29 settembre) alla Sua presenza in tema di esecuzione penale esterna ed altra riunione per l’accordo F.D.R. 2019, convocata per il 29 settembre era stata già rinviata al 18 ottobre.

Che rispetto ha l’Amministrazione per:

  • I lavoratori che hanno lavorato senza il rispetto dell’orario (andando ben oltre) durante il periodo pandemico mettendo a disposizione strumentazioni personali per l’intera comunità e che, nonostante tutto, sono stati definiti dalla stampa becera “fannulloni che vogliono lavorare dal divano di casa”?
  • I rappresentanti dei lavoratori che organizzano il proprio tempo ed impegnano le risorse sprecandole per riunioni rinviate all’ultimo minuto? Considerando, peraltro, che i nostri dirigenti sindacali sono, prima di tutto, lavoratori del Ministero della Giustizia e nessuno di loro è, per scelta, “sindacalisti per mestiere” pertanto ciascuno sente sulla propria pelle le problematiche e le criticità dell’Amministrazione.

La scrivente O.S. è stata costretta ad adire il Tribunale di Roma per comportamento antisindacale, la prima udienza si è svolta il 7 giugno e, per restare in tema, il Giudice ha disposto il rinvio d’ufficio al 18 novembre per suo impedimento, dell’udienza già fissata per il 30 settembre!

Ogni azione è diventata inutile. Non servono assemblee, manifestazioni di piazza, stati di agitazione, scioperi, ricorsi art. 28 … Che relazioni sindacali sono queste?

Abbiamo sottoscritto un accordo il 26 aprile 2017, concepito per regolamentare in soli 9 articoli:

  • i nuovi ingressi previsti per le assunzioni nei vari profili professionali;
  • i profili professionali esistenti dopo lo “tsunami” del 21 quater;
  • il passaggio in terza area dei vincitori e degli idonei della procedura 21 quater;
  • le riqualificazioni economiche del personale in servizio bloccate dal 2009;
  • le riqualificazioni giuridiche del personale in servizio attraverso passaggi orizzontali, a domanda, previsti per tutte le qualifiche con il mantenimento della sede di servizio e la fascia economica posseduta;
  • la revisione delle piante organiche;
  • il passaggio in area seconda degli ausiliari (previsto dal 2010 e mai attuato);
  • l’introduzione dei profili tecnici;
  • la possibilità di estendere, con interventi normativi, ai contabili, assistenti linguistici e assistenti informatici, l’art. 21 quater consentendo loro di poter accedere all’area terza;
  •  la formazione del personale.

Dal maggio 2017 al 30 giugno 2019 (in “era PRE-COVID”) si sarebbe dovuto attuare il tutto con verifiche semestrali di controllo sull’attuazione dell’accordo che sarebbero dovute avvenire attraverso incontri tra le parti firmatarie, convocazioni mai avvenute eppur spesso richieste.

A distanza di esattamente 4 anni abbiamo voluto noi fare il bilancio, esaminando articoli e rispettive scadenze, è emerso che:

  • sono state rimodulate, le declaratorie di alcuni profili di cui alla tabella A) del CCNI 29 luglio 2010, i cancellieri sono diventati “cancellieri esperti”, i direttori amministrativi sono “direttori”;
  • sono stati previsti gli assistenti tecnici ed i funzionari tecnici;
  • sono state fatte le due riqualificazioni economiche per il 2017 e per il 2018 che non hanno consentito a tutto il personale in servizio di poter beneficiare della fascia economica superiore bensì, per la maggior parte di esso, la frustrazione di rimanere nella fascia economica ottenuta nel lontano 2009;
  •  sono stati banditi i concorsi per operatori, direttori e cancellieri a cui hanno partecipato da esterni anche unità di personale che sarebbero rientrati nei passaggi orizzontali previsti dall’accordo del 26 aprile 2017;
  • sono stati avviati i corsi di formazione sulla piattaforma squadra (anche grazie alla pandemia per poter consentire lo smart-working al personale che non aveva mansioni smartabili).

In poche parole, riteniamo che sia stata attuata la sola parte dell’accordo che ha risolto i problemi dell’Amministrazione e non quella che avrebbe riconosciuto qualcosa ai dipendenti.

In sintesi, i lavoratori hanno pagato il prezzo senza ricevere nulla in cambio.

Continuo a credere profondamente che esiste la giustizia ma che occorre ancora trovare chi riesce a governare questo Ministero con lo sguardo rivolto anche ai lavoratori.

Cordiali saluti

Segretario Generale

Claudia Ratti

Prot . 71 Lettera Ministro Cartabia

Prot . 19 Lettera Ministro Cartabia

Prot. 44 Lettera Ministro Cartabia

FLASH 2021 N 08 art 28

m_dg.GAB.13-09-2021.0031226.U_31226.U

VERBALE UDIENZA ART 28 MIN GIUSTIZIA

GREEN PASS: cosa accade nei palazzi di giustizia?

27th Set
2021
Non Attivo

Roma, 27 settembre 2021 prot. 70

Al Presidente del Consiglio
Mario Draghi

Per conoscenza Al Ministro per la Pubblica Amministrazione

Renato Brunetta
Al Ministro della Giustizia
Marta Cartabia

Al Capo Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria
del Personale e dei Servizi
Barbara Fabbrini

Al Direttore Generale del Personale e della Formazione
Alessandro Leopizzi

OGGETTO: obbligo di green pass negli uffici giudiziari.

La scrivente Segretario Generale, convintamente bi-vaccinata fin dal maggio 2021, ha il dovere, l’onore e l’onere di rappresentare colleghi vaccinati e non vaccinati e chiarisce quanto segue.

Il vaccino, per una precisa volontà politica, non è obbligatorio per tutti i cittadini e nessuno finora (né lo Stato e neanche le aziende farmaceutiche) si è assunto la responsabilità per i danni che potrebbero derivare da eventuali effetti collaterali riconducibili al vaccino.

Conseguentemente i vaccinati si sono resi disponibili a fare da cavia, per sé, per la collettività ed anche per coloro che decidono di non vaccinarsi.

Tale premessa è essenziale per comprendere (poco importa se condivisa) la reticenza di coloro che, ad oggi, pur non avendo alcuna patologia che gli consente l’esenzione dal vaccino, non intendono accollarsi alcun rischio per eventuali danni da vaccino e si accollano il rischio, forse maggiore sia per sé che per la collettività, di contrarre la malattia.

Il Governo di fronte a questo, invece di assumere una chiara posizione di responsabilità, rimbalza sui datori di lavoro pubblici e privati l’onere di acquisire il green pass dai lavoratori senza porsi, o senza voler affrontare, il problema dell’utenza negli uffici giudiziari.

Cosa accade nei palazzi di giustizia accedono (ed accedono) avvocati, testimoni e periti senza green pass? La risposta è nota: nulla.

È la stessa utenza, sfornita di green pass, che non può accedere nei cinema, ristoranti, palestre e sono gli stessi uffici nei quali ai dipendenti viene preteso il green pass pena decurtazione dello stipendio per l’assenza ingiustificata.

La scrivente non è una virologa (e neanche si atteggia ad esserlo) ma se è vero (come pare) che il vaccino non garantisce piena copertura, se è vero (come pare) che il vaccinato può infettarsi ed infettare senza sintomi, la domanda sorge spontanea: è più sicuro il vaccino o un costante controllo a tappeto con i tamponi (magari faringei)?

Sicuramente la combinazione di entrambe le misure sarebbe la migliore soluzione.

Invece si è scelta una soluzione che si ritiene divisiva ed illogica considerato che al dipendente viene preteso il green pass e l’utenza circola liberamente senza alcun controllo.

È evidente che la soluzione non può essere condivisa per tale motivo la scrivente O.S. chiede:

  1. il rispetto degli artt. 3 e 4 della nostra Carta Costituzionale;
  2. un atto politico del Governo nel rendere obbligatorio il vaccino del quale si assume la responsabilità;
  3. un atto di giustizia che eviti discriminazioni tra il personale e l’utenza;
  4. una diffusa campagna di tamponi a basso costo.

Laddove non si procedesse ad una nuova formulazione del decreto, che si chiede e si augura, si è solo ottenuto una ingiusta spaccatura che nuoce all’unità del Paese ed all’incolumità della collettività.

Cordiali saluti

                                                                                         Segretario Generale
                                                                                              (Claudia Ratti)

Prot. 70 2021 green pass uffici giudiziari

 

 

 

 

La guida automezzi blindati è un lavoro usurante

21st Set
2021
Non Attivo

PROT. 68 CONDUCENTI DI AUTOMEZZI

E’ quanto abbiamo chiesto di riconoscere alla Commissione tecnica sui lavori gravosi.
E’ un problema (una dimenticanza delle varie Commissioni) che si ha il dovere di risolvere.

INCENTIVI, CI SIAMO… QUASI!

17th Set
2021
Non Attivo

Un primo grande passo avanti è stato fatto dal Ministero della Giustizia sia pur con un ritardo di anni. La consideriamo una vittoria Confintesa FP fatta in nome del personale che merita il giusto riconoscimento per un lavoro specifico, altamente professionale e poco visibile.

Finalmente ora il Regolamento esiste sia pur con qualche perplessità, non potevamo certo pretendere che il Ministero della Giustizia fosse veramente giusto!

Non potevamo pretendere che non tentasse di salvare le spalle dai danni per il colpevole ritardo con il quale questo regolamento arriva, quindi nel silenzio il maturato passa (come si suol dire) in cavalleria?

Ed ancora… quanto tempo dovremo aspettare per avere la convocazione prevista dall’art.6 comma 7 che prescrive: “il Fondo è ripartito tra i dipendenti che svolgono funzioni tecniche a norma dei commi 5 e 6 è effettuata in sede di contrattazione decentrata integrativa del personale, tenuto conto del ruolo e della rilevanza delle medesime funzioni, anche in relazione alla specificità dei singoli contratti…” ?

Non ci stancheremo di pretendere quello che spetta ai lavoratori nonostante la costante e confermata delusione verso un’Amministrazione che avrebbe tutti i requisiti e le potenzialità per essere una delle eccellenze nel panorama della Pubblica Amministrazione ma, evidentemente, al di là delle chiacchiere, non è quello che veramente si vuole.

Ed ancora… al di là dei lamenti e del vocio nei corridoi (ormai neanche più quelli) i colleghi saranno in grado di reagire e di scegliere un sindacato che lo rappresenti seriamente nelle battaglie o continuerà ad andar dietro a chi suona i flauti?

A prestissimo avrete notizia delle nostre iniziative per recuperare quanto maturato.

Segretario Generale
(Claudia Ratti)

Flash 2021 n 21 – Incentivi ci siamo quasi
Regolamento incentivi
Prot. 67 – 2021 richiesta contrattazione incentivi

DGSIA: NUOVE STRATEGIE?!

15th Set
2021
Non Attivo

Il 14 settembre si è svolto un primo incontro tra Amministrazione ed OO.SS. per un confronto sulle nuove strategie della DGSIA. In apertura il Capo Dipartimento -dott.ssa Fabbrini- ha informato che, finalmente, è imminente la pubblicazione del Regolamento sugli incentivi tecnici ex art 113 codice degli appalti con effetto retroattivo. È una vittoria per il personale che merita il giusto riconoscimento per una battaglia che, senza timore di essere smentiti (e ci proveranno in tanti) Confintesa FP porta avanti da molti anni con convinzione ed in solitudine sindacale.

Nel corso della riunione Confintesa F.P. si è fatta portavoce dell’insoddisfazione diffusa di tutto il personale tecnico, spesso sfociata in rabbia, delusione, disaffezione, fino ad arrivare a forme di protesta palesi e partecipate. Siamo convinti che i primi interventi dovrebbero andare nella direzione di recuperare le soluzioni organizzative che erano state alla base dei passati successi della DGSIA apportando le evoluzioni che l’esperienza manageriale del nuovo DG può individuare. Prima di assumere decisioni ad ampio respiro, è stato chiesto all’Amministrazione una riflessione sull’organizzazione tesa a ripristinare in tempi brevi  l’impostazione operativa dimostratasi efficace rimuovendo tutte quegli orpelli squisitamente burocratici che hanno ingessato in modo quasi irreversibile la DGSIA mortificandone enormemente la dinamicità.

È sufficiente fare un’analisi sul grado di soddisfazione degli utenti per comprendere che la DGSIA è nel momento più buio della sua storia e nel periodo più basso di gradimento nonostante negli ultimi anni la disponibilità economica sia sensibilmente cresciuta.

Peraltro, è singolare che una amministrazione che chiede puntualmente ai propri dipendenti l’elaborazione di progetti, cronoprogrammi, verifica dei tempi, sia incapace essa stessa di procedere in tal modo, si potrebbero avviare a soluzione i problemi verificando il rispetto delle scadenze.

E sono proprio i problemi sul tappeto che affliggono la struttura che, mancando anche solo un minimo di accenno di avvio a soluzione, hanno portato ad insoddisfazione e rabbia del personale, in particolare:

  1. ASSENZA DI PIANTE ORGANICHE

La patologica ultradecennale assenza di piante organiche della DGSIA e dei CISIA porta ad una serie di anomalie e discriminazioni tra il personale, prima tra tutte quella della precarietà della sede di servizio con distacchi prorogati di sei mesi in sei mesi, di anno in anno, che fanno vivere lavoratori (e famiglie) in bilico anche per molti anni, per non parlare della messa in modo di inutili procedure al Ministero, già oberato di lavoro.

L’accordo di mobilità del 2012 ha previsto la stabilizzazione del personale soggetto a distacco, un’operazione già completata da anni per il personale degli uffici giudiziari ma mai affrontata per il personale della DGSIA e CISIA che pure conserva il diritto. L’assenza delle piante organiche costituisce una palese discriminazione del personale. Siamo in presenza di una palese INADEMPIENZA dell’Amministrazione che dura da troppi anni e per la quale non escludiamo di ricorrere alle sedi competenti.

  1. PASSAGGIO DI AREA

L’art. 21 quater della legge 132/15 (come emendato dall’art.1 comma 498 della legge di bilancio 2018) ha previsto il transito nell’area non solo per cancellieri ed ufficiali giudiziari ma anche per contabili, assistenti informatici ed assistenti linguistici “(…) al fine di sanare i profili di nullità, per violazione delle disposizioni degli art.14 e 15 del contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) comparto Ministeri 1998/2001 (….) e di definire i contenziosi giudiziari in corso”. A tutt’oggi, nonostante le nostre numerose richieste, l’amministrazione risulta totalmente inadempiente non avendo ancora nemmeno avviato le procedure.

  1. TEMPO DI VIAGGIO E TEMPO DI SERVIZIO PER I DIPENDENTI IN MISSIONE

In ambito tecnico (e non solo) il personale è costretto a frequentissime missioni in taluni periodi anche quotidiane. Durante il viaggio garantisce comunque operatività mediante gli strumenti mobili di produttività forniti dalla stessa amministrazione senza tuttavia che gli venga contabilizzato il tempo di viaggio come attività lavorativa. Eppure, tale riconoscimento è già operativo per altre categorie, quale ad esempio gli autisti, ritenendolo correttamente connesso alla prestazione d’opera . Per evitare palesi discriminazioni lo stesso principio può e deve valere per i tecnici). Anche in questo caso l’amministrazione è inadempiente rispetto alla promessa di soluzione più volte enunciata.

  1. PERSONALE INSUFFICIENTE, DISFUNZIONI E ATTIVITÀ.

L’enorme sproporzione tra servizi da garantire e personale disponibile ha portato a condizioni di lavoro e responsabilità concorrenti insostenibili per i tecnici. In assenza di un minimo di analisi sui carichi di lavoro, si pretende l’erogazione del medesimo servizio su base territoriale senza tenere conto delle specifiche dotazioni organiche, si originano enormi disfunzioni organizzative ed evidenti ingiustizie con il paradosso che le sedi meno dotate, pur subendo una pressione molto più intensa, sono maggiormente esposte alle lamentele dell’utenza. Vige, inoltre, l’inaccettabile abitudine di operare con conferimento di incarichi “a pioggia”, senza alcuna considerazione per le responsabilità e le attività già assunte dagli interessati e non si tiene conto  in alcun conto delle competenze specifiche e dei mansionari in una assurda logica di appiattimento totale.

Un approccio inaccettabile in un ambito ad elevata tecnologia che è notoriamente è caratterizzato da aree di specializzazione molto marcate e differenti tra loro. Tale approccio è tanto più grave in presenza di dirigenti tecnici che dovrebbero avere una competenza specifica per valutare l’impatto delle varie incombenze. Nei fatti, sotto questo profilo, si stanno dimostrando abbondantemente meno efficaci dei precedenti dirigenti amministrativi, palesando limiti manageriali soprattutto sotto l’aspetto della gestione del personale e delle relazioni con gli uffici e l’utenza.

Abbiamo augurato al Direttore Generale De Lisi un buon lavoro auspicando di dare seguito ai suoi buoni propositi con concreto approccio manageriale coinvolgendo il personale nei progetti, esprimendo, come avvenuto in DGSIA in passato, autorevolezza e non l’autoritarismo degli ultimi tempi. La prova dei fatti sarà l’unico elemento sul quale si potrà basare la valutazione e si potranno decidere le successive iniziative sindacali di collaborazione attiva o di rivendicazione decisa.

CONFINTESA FP, Coord. Giustizia, è nata nella DGSIA e continua a portare avanti ogni rivendicazione riceverà, questa volta, anche l’appoggio concreto dei colleghi?

FLASH 20 2021 incontro dgsia

NUOVE STRATEGIE DELLA DIREZIONE GENERALE DEI SERVIZI INFORMATICI AUTOMATIZZATI

15th Set
2021
Non Attivo

LA REPLICA DEL CAPO DIPARTIMENTO ALLA DIFFIDA E MESSA IN MORA DI CONFINTESA FP IN MATERIA DI INCENTIVI EX ART. 13 D.L.vo 50/2016.

Si è svolto in data 14 settembre 2021 il confronto sulle nuove strategie della Direzione Generale dei servizi informatici automatizzati alla presenza del Capo Dipartimento – Dr.ssa Barbara Fabbrini – e del nuovo Direttore Generale – Ing. Vincenzo De Lisi.

CONFINTESA FP ha colto l’occasione per evidenziare ancora una volta l’annosa questione concernente la stesura del Regolamento ex art 13 D.L. vo 50/2016.

Ebbene a distanza di ulteriori 5 mesi dall’inoltro della diffida e messa in mora inoltrata da Questa O.S. riteniamo che la risposta dell’Amministrazione rappresenti un punto di arrivo e una vittoria per tutti i lavoratori.

Il Capo Dipartimento ha, infatti, garantito non solo la prossima pubblicazione del Regolamento, ma anche assicurato la retroattività del medesimo per le Amministrazioni che hanno accantonato i fondi.

Sin dall’inizio, ricordiamo che, CONFINTESA FP ha allertato i Direttori Generali sulla necessità di prevedere e attuare accantonamenti volti a finanziare gli incentivi di cui all’art. 113.

Una significativa svolta e un traguardo importante per CONFINTESA e per tutti i lavoratori che vedranno finalmente tutelati i propri diritti e riconosciuti gli importi economici spettanti.

Vi terremo costantemente aggiornati.

                                                                                         Il Segretario Generale

                                                                                                  (Claudia Ratti)

FLASH 18 – CONFRONTO DGSIA E INCENTIVI TECNICI EX ART. 113

FLASH 2021 N 9 incentivi

Atto Segnalazione n.1 del 2021_Delibera n. 204_ 9 marzo

 

 

Riportiamo qualche nostro documento sulla “questione incentivi” nel corso di oltre un decennio…

Prot. 34-2021 sollecito Regolamento incentivi con allegati

2019 prot 48 sollecito incentivi per funzioni tecniche

2019 prot 8 incentivi per funzioni tecniche

2018 prot 51 sollecito regolamenti incentivi

Flash  n. 35 Incentivi per funzioni tecniche

Flash 31 – RUP incentivi e funzioni tecniche

scambio di note incentivi 2010.pdf

Prot 04_2013_richiesta 2013 incentivi e tempo viaggio

Flash 32 regolamento incentivi 

FLASH 2018 N 6 INCENTIVI TECNICI

06 incentivi 2017

04 incentivi e tempo viaggio 2013

03 incentivi 2008

02 incentivi 2006

Flash 7 incentivi

Prot 67-2017 incentivi tecnici

Flash 43 – incentivi per funzioni tecniche

 

Diretta Youtube del Convegno: Il nuovo Contratto della PA tra merito e professionalità

14th Set
2021
Non Attivo

“Tu chiamale se vuoi”… coincidenze

13th Set
2021
Non Attivo

FLASH 18 CHIAMALE COINCIDENZE

FRD 2019 e progressioni economiche

È arrivata la convocazione nel pomeriggio del 13 settembre a firma del Capo di Gabinetto avente ad oggetto: Accordo F.R.D. 2019.

Ricordiamo a tutti che:

  1. il F.R.D. ha sostituito il FUA e letteralmente significa Fondo Risorse Decentrate.
  2. Confintesa FP, dopo lettere e diffide senza risultati concreti ha promosso un’azione giudiziale contro il Ministero della Giustizia innanzi il Tribunale di Roma per “accertare e dichiarare che la mancata indizione delle procedure di selezione per le progressioni economiche orizzontali all’interno delle aree con le risorse del FRD 2018 (ex FUA) e la mancata negoziazione integrativa annuale per stabilire i parametri, i requisiti, i termini e quant’altro necessario per le ridette procedure e per quelle riferite al FRD 2019 e 2020 integra condotta antisindacale nei confronti delle parti ricorrenti e per l’effetto disporre l’immediata cessazione di tale comportamento … ”.
  3. Nell’atto, tra l’altro, abbiamo lamentato che si siano perse le tracce dell’ipotesi di accordo FUA 2019, abbiamo lamentato che l’inerzia del Ministero della Giustizia non consentirà a migliaia di lavoratori di ottenere la progressione economica, tra questi moltissimi pensionandi che non potranno avere un qualcosa in più sulla pensione.
  4. All’udienza svoltasi presso il Tribunale di Roma nel mese di giugno, innanzi al Giudice Ottavio Picozzi, Confintesa FP ha dichiarato la propria disponibilità ad un rinvio al 30 settembre 2021 per dare tempo all’Amministrazione di trovare soluzione ai problemi ma nel frattempo abbiamo voluto (ed ottenuto) una data certa entro la quale il Ministero abbia il tempo di fare e non di promettere di voler fare, perché non vogliamo essere un sindacato in più ma un Sindacato diverso e cerchiamo di dimostrarlo in ogni occasione.
  5. È arrivata la convocazione per il 29 settembre ’21 ore 16.00 ad oggetto “Accordo F.R.D. 2019”.

E’ facilmente intuibile che in molti si intesteranno una vittoria (quale poi visto che è solo una convocazione?) ma nessuno si dispiaccia se noi non crediamo alle coincidenze!

ESECUZIONE PENALE ESTERNA E CARENZA DI RISORSE – LA REPLICA DEL CAPO DIPARTIMENTO PER LA GIUSTIZIA MINORILE E DI COMUNITÀ ALL’INTERVENTO DI CONFINTESA FP E LA CONVOCAZIONE DELLA MINISTRA CARTABIA

8th Set
2021
Non Attivo


FLASH 17 DELL’8 SETTEMBRE 2021 UEPE CONVOCAZIONE CARTABIA
30584.U
È, ormai, annosa la problematica connessa alla grave carenza di personale e ai carichi di lavoro che da tempo riguardano le lavoratrici ed i lavoratori dell’UIEPE, UDEPE, ULEPE e SEDI DISTACCATE, del territorio nazionale che sono diventati attualmente intollerabili ed insostenibili.
Per queste ragioni CONFINTESA F.P. in data 7 settembre 2021 ha invitato il Capo Dipartimento a programmare con urgenza una serie di incontri e tavoli tecnici per addivenire a una rapida e proficua definizione del problema.
Non si è lasciata attendere la replica dell’Amministrazione che con nota dell’8 settembre 2021 ha confermato e ammesso le preoccupazioni segnalate da CONFINTESA F.P., riconoscendo senz’altro lo sforzo e l’abnegazione con cui opera il personale e gli uffici dislocati sull’intero territorio nazionale.
CONFINTESA F.P. ritiene, tuttavia, necessaria un’azione consapevole e responsabile volta a supportare il lavoro dei funzionari del servizio sociale e incrementando il numero del personale addetto ai processi di supporto.
Ci fa ben sperare la convocazione ricevuta in data odierna dal Gabinetto della Ministra Cartabia con cui sono state invitate a partecipare a un incontro il prossimo 29 settembre 2021 le OO.SS. e il Capo Dipartimento e Direttore Generale del DGMC.
Vi terremo costantemente aggiornati.

Il Segretario Generale
(Claudia Ratti)

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