Avvocati, Giudici Onorari e …dipendenti del Ministero della Giustizia!

18th Feb
2022
Non Attivo

Come al solito il Ministero della Giustizia affronta i problemi invocando urgenza e necessità dimenticando, riteniamo, altri valori che, invece, dovrebbero essere, in genere, la guida dell’azione amministrativa, ancor più se si parla di Ministero della GIUSTIZIA.

La necessità di smaltire l’arretrato non può costituire un motivo per soprassedere sui principi di equità di trattamento tra i dipendenti e, soprattutto, di giusto processo.

È evidente la palese disparità di trattamento tra i Vice Procuratori Onorari e i neoassunti presso l’Ufficio per il Processo da una parte e la molteplicità degli “anziani” dipendenti del Ministero della Giustizia, ai quali non solo è stata negata la possibilità di carriera all’interno dell’Amministrazione, quanto la soddisfazione che potrebbe derivare dalla libera professione.

Per decenni è stata negata la possibilità al personale in servizio (anche in regime part time) di svolgere la libera professione ed è stato negato il parere favorevole di esercitare le funzioni di giudice onorario.

Per svolgere attività extra istituzionale (anche brevissime docenze) al di fuori dell’orario di servizio, il personale in servizio deve chiedere espressa autorizzazione e spesso i tempi sono tali da perdere l’occasione (e certo non per l’inattività dei colleghi del Ministero ma per le lunghe e farraginose trafile).

Qual è la sorpresa nel verificare che tanti nuovi colleghi, attraverso una procedura selettiva fortemente criticata da Confintesa FP, continuano a svolgere (legittimamente) non solo la libera professione ma anche l’attività di VPO?

Riteniamo sia giunto il momento di affrontare in modo serio, organico e soprattutto complessivo, la riorganizzazione del personale del Ministero della Giustizia, con un nuovo ordinamento professionale che tenga nella giusta considerazione le aspettative di tutto il personale … dagli “anziani direttori” in attesa dell’area delle alte professionalità, agli ausiliari in attesa del passaggio alla seconda area, passando da tutte le altre qualifiche che gridano vendetta per i paurosi ritardi del Ministero della Giustizia (graduatoria 21 quater per cancellieri ed Unep non esaurita e procedure per il passaggio del personale informatico, contabile, statistico ecc. ecc. mai partite nonostante la previsione di legge).

Occorrerebbe introdurre la possibilità di assegnare al personale le funzioni “paragiurisdizionali” (riprendendo il vecchio disegno di legge Magnalbò), come la scrivente O.S. ha sempre ricordato e chiesto.

È necessario offrire a tutti, giovani e “diversamente giovani”, le medesime opportunità obbedendo a leggi morali e di equità sostanziale che dovrebbero essere la guida di ogni Governante.

Riflettiamoci …

Segretario Generale
(Claudia Ratti)

02 FLASH 2022 incompatibilita

prot. 18 LETTERA INCOMPATIBILITA’ PROF FORENSE

Progressioni economiche e procedure ex art.21-quater, ricorsi all’orizzonte!

14th Feb
2022
Non Attivo

Gent.ma Ministro della Giustizia

Prof. Marta Cartabia

segreteria.ministro@giustizia.it

 

Gent.mo Capo del Gabinetto del Ministero della Giustizia

dott. Raffaele Piccirillo

protocollo.gabinetto@giustizia.it

 

Gent.ma Sottosegretario di Stato

On. Avv. Macina

sottosegretario.macina@giustizia.it

 

Gent.ma Capo del Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria

dott.ssa Barbara Fabbrini

capodipartimento.dog@giustiziacert.it

 

Gent.mo Direttore Generale del personale e della formazione

dott. Alessandro Leopizzi

dgpersonale.dog@giustizia.it

 

OGGETTO: Accordo F.R.D. 2019, 2020, 2021. Avvio delle progressioni economiche e delle procedure ex art.21-quater del D.L. 27.06.2015, n. 83

In riferimento a quanto in oggetto la scrivente O.S. evidenzia quanto segue:

  • ricorda di aver citato in giudizio il Ministero della Giustizia, tra l’altro, per il mancato avvio delle procedure per le progressioni economiche del personale, la prossima udienza è fissata per il prossimo mese di marzo 2022. In caso di avvio delle procedure il giudizio cesserebbe, con piena soddisfazione anche nostra.
  • È in corso l’iter di certificazione per il prossimo CCNL che modifica le regole per le progressioni salvaguardando, tuttavia, quelle già avviate entro la firma del CCNL definitivo. Per maggior precisione l’art.18 Ipotesi CCNL 2019/2021 dispone: “Le procedure per l’attribuzione di progressioni economiche definite dai contratti integrativi già sottoscritti alla data di entrata in vigore del nuovo ordinamento professionale sono portate a termine e concluse sulla base della previgente disciplina”.
  • Il Tribunale Ordinario di Roma, sezione Lavoro, ha già stabilito l’illegittimità del ritardo imputabile alla parte datoriale, accertando il diritto dei ricorrenti ad essere assunti nella III area funzionale ed anche il diritto al risarcimento dei danni dal 30 giugno 2019.
  • Nel corso della riunione svoltasi il 31 gennaio 2022 per l’avvio delle procedure per le progressioni economiche, la parte pubblica non ha consegnato alcuna proposta alle OO.SS. rinviando, peraltro, la discussione a data da destinarsi.

Per quanto sopra la scrivente chiede l’immediata convocazione per il reale avvio delle procedure per le progressioni economiche ed il contestuale avvio delle procedure ai sensi dell’art.21-quater del D.L. 27.06.2015, n. 83  sia per il personale risultante già idoneo che per il personale, di profili tecnici, che da anni attende, comunicando fin d’ora che trascorsi 5 giorni dal ricevimento della presente, la scrivente sarà costretta, suo malgrado, ad avviare ulteriori contenziosi per far valere le ragioni dei propri iscritti.

Cordiali saluti

Segretario Generale
(Claudia Ratti)

Prot. 17 2022 progressioni economiche

Il Governo eviti di innescare conflitti sociali e sospenda l’obbligatorietà del vaccino per gli ultracinquantenni

11th Feb
2022
Non Attivo

Prot. 32 Lettera Draghi sospensione

Roma, 11 febbraio 2022 prot.32

Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Prof. Mario Draghi

Al Ministro per la Pubblica Amministrazione
On. Renato Brunetta

Al Ministro della Salute
On. Roberto Speranza

 

OGGETTO: Emergenza sanitaria nazionale Covid-19, sospensione obbligatorietà dei vaccini per i cittadini che abbiano compiuto il cinquantesimo anno di età.

La diffusione del COVID sembra essere in fase regressiva grazie alle misure sanitarie introdotte da questo Governo, tuttavia, un’altra emergenza si sta avvicinando, questa volta non sanitaria, ma sociale ed economica e coinvolge anche i lavoratori del pubblico impiego che rappresento e che, a nostro parere, potrebbe essere evitata con una soluzione meno drastica e più equilibrata che contemperi sia l’esigenza primaria di salvaguardare la salute collettiva, che la volontà di qualcuno (dai numeri sempre più bassi) di astenersi dall’effettuare un vaccino che diverrà obbligatorio dal 15 febbraio e fino al 15 giugno 2022 per “i cittadini italiani e di altri Stati membri dell’Unione europea residenti nel territorio dello Stato, nonché ai cittadini stranieri di cui agli articoli 34 e 35 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, che abbiano compiuto il cinquantesimo anno di età, fermo restando quanto previsto dagli articoli 4, 4-bis e 4-ter”.

Qualche riflessione:

 – I dati sanitari che stiamo ricevendo in questi giorni sono incoraggianti, nonostante la mancanza dell’obbligo vaccinale in moltissime categorie di lavoratori.

– La V Sezione del TAR Lazio-Roma con i decreti cautelari nn. 721, 723 e 726 del 2 febbraio 2022, accoglie istanza cautelare ante causam in tema di obbligo vaccinale prendendo in considerazione profili rilevanti di costituzionalità dell’obbligo vaccinale e in ragione del pregiudizio grave e irreparabile della privazione dello stipendio subito.

– Un’articolata ordinanza del Consiglio di giustizia amministrativa della Sicilia in un giudizio contro il Ministero della Salute pone in discussione la questione di legittimità costituzionale dell’obbligo vaccinale, per un dipendente escluso dalla frequenza dell’azienda sanitaria.

– La Corte di giustizia europea dovrà decidere sulla compatibilità dell’obbligo vaccinale con il diritto comunitario per il personale sanitario italiano sollevato dal Tribunale del Lavoro di Padova.

Ora, a parte non comprendere, personalmente, il motivo scientifico per cui si correla l’obbligo vaccinale al cinquantesimo anno di età, constato che si sta avviando una guerra, anche giudiziale, a nostro parere inutile sia per le energie che si sprecano, quanto per i conflitti che si innescano e che andrebbero non solo evitati ma anche depotenziati, in una collettività già ampiamente provata da due anni di emergenza.

Per quanto sopra, la scrivente O.S. chiede l’immediata sospensione del D.L. 7 gennaio 2022, n.1 nella parte in cui stabilisce l’obbligatorietà dei vaccini per i cittadini che abbiano compiuto il cinquantesimo anno di età.

Restando a disposizione per ogni confronto porge Cordiali saluti.

Segretario Generale
(Claudia Ratti)

 

Presenze/assenze nell’applicazione degli accordi FRD, perchè penalizzare chi lavora di più ?

11th Feb
2022
Non Attivo

PROT.15 2022 FUA 

FUA 2019

prot. 44 – 2020 CALCOLO FUA 2017 E 2018

Roma, 11 febbraio ’22 prot. 15

Al Capo Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria

Dott.ssa Barbara Fabbrini

 

Al Direttore Generale del Bilancio e della Contabilità

Dott. Lucio Bedetta

 

Al Direttore Generale del personale

Dott. Alessandro Leopizzi

MINISTERO DELLA GIUSTIZIA

Oggetto: FRD 2019.

 

La presente per rappresentare che, nonostante le continue sollecitazioni della scrivente O.S. nel corso degli anni tese ad evitare il perpetrarsi di un’anomalia che si trascina, anche l’accordo sottoscritto per il FRD 2019  ha lasciato l’ambiguità interpretativa che potrebbe impedire agli Uffici effettivamente in sofferenza e che comunque permettono il buon andamento dei servizi, di ricevere il legittimo premio di produttività.

Aggiungo che al danno economico alcuni colleghi avranno la beffa di vedere assegnate maggiori risorse ai colleghi in servizio in uffici con piante organiche complete o, addirittura in sovrannumero.

Converrete con noi, speriamo, che lo spirito dell’accordo è quello di riconoscere un “premio” ai lavoratori che, malgrado le gravi carenze in pianta organica, riescono a garantire servizi per i quali, in condizioni normali, vedrebbero impegnati un numero di lavoratori maggiore del 30 o anche 40% in più. Ed infatti il FRD viene definito un reddito di natura incentivante e premiante.

Ed anche la formulazione letterale dell’accordo, se non travisata strumentalmente, si orienta in tal senso: “Le risorse individuate di cui alle precedenti lettere b) e c) vengono distribuite a livello distrettuale sulla base del personale in organico e divise proporzionalmente al personale presente nell’ambito dei corrispondenti uffici”… più chiaro di così !

Il senso di giustizia vorrebbe, a nostro parere, che ad ogni ufficio venissero assegnate tante quote per quanti sono i posti previsti in pianta organica ed attribuite proporzionalmente alle unità effettivamente presenti nel singolo ufficio e non alle unità presenti nel distretto, come finora avvenuto, realizzando così una dissimulata distribuzione a pioggia (o studiatamente celata, per essere più espliciti).

Si eviterebbe, così, di mortificare l’impegno profuso, su tutto il territorio nazionale, da quei lavoratori addetti agli uffici maggiormente in sofferenza, in primis tribunali e UNEP.

Non a caso la scrivente O.S. si è sempre battuta per evitare che le assenze a qualsiasi titolo (comprese quelle dei dirigenti sindacali) venissero considerate come presenze ai fini della distribuzione dei fondi incentivanti. Posizione che non ha trovato la condivisione di nessun’altra sigla sindacale tanto da sottoscrivere un’ipotesi di CCNL in senso esattamente opposto.

Si chiede, pertanto, di dare specifico indirizzo sul punto nei termini sopra esposti in quanto, in caso contrario, occorrerà valutare ogni azione per ripristinare quella che riteniamo essere la corretta distribuzione delle risorse tra il personale.

Cordiali saluti

Segretario Generale
(Claudia Ratti)

 

Smart Working, si investa in infrastrutture!

10th Feb
2022
Non Attivo

e senza togliere i PC al personale già in servizio

Roma, 07/02/2022 prot. 21

Al Sig. Ministro per la Pubblica Amministrazione

On. Renato Brunetta

 Sig. Ministro,

devo confessarLe che nel corso degli ultimi due anni del Suo dicastero è riuscito a sorprenderci positivamente: ha introdotto l’area delle alte professionalità (sulla quale abbiamo, in solitudine nel panorama sindacale, fatto battaglie ventennali), ha dato il giusto e doveroso impulso al rinnovo dei Contratti Collettivi restituendo lo spazio ai sindacati e riformando in modo importante l’ordinamento professionale, ha firmato circolari sullo smart working.

Poi siamo caduti nella contrapposizione tra il lavoro in presenza e lo smartworking nel quale Lei afferma vi sia una abbondante area di “non lavoranti”.

Signor Ministro, nel 2022 la tecnologia di cui si dispone potrebbe risolvere tutti i suoi timori e, se utilizzata correttamente, potrebbe portare ad una equivalenza dello smartworking con il lavoro in presenza, sia come produttività che come controllo. Invece, dopo due anni di pandemia non si è investito un euro per introdurre procedure sicure e efficienti per il lavoro da remoto e per la formazione dei dirigenti, spesso più lontani dalle tecnologie degli stessi loro collaboratori.

In sintesi, signor Ministro, se vuole risolvere i problemi dell’esistenza degli “sfaccendati” nascosti dietro lo smart working la soluzione non è accusare in modo indiscriminato tutti i lavoratori che usano questo strumento ma investire.

Lo smart working non deve essere, e non è, una modalità di lavoro legata alla pandemia tanto che è stato puntualmente disciplinato nell’ipotesi di accordo del CCNL appena sottoscritto.

Lo smart working è una modalità di lavoro che deve consentire alle Amministrazioni di essere maggiormente efficienti ed efficaci attraverso infrastrutture adeguate e dipendenti motivati e soddisfatti, capaci di contemperare le esigenze del lavoro e quelle familiari, ottimizzando i tempi di percorrenza. Questo, per noi, è lo smart working, poco importa se “il telefonino è appoggiato sulla bottiglia del latte” o se l’abbigliamento non è formale, importa la volontà e la capacità di lavorare.

Il binomio presenza-vaccini non si deve contrapporre al binomio smart working-non vaccini perché vogliamo pensare al futuro, ad un’Amministrazione efficiente con infrastrutture adeguate a supportare i lavoratori che svolgono attività gestibili anche da remoto, e vogliamo aggiungere, con una dirigenza capace di valutare obiettivamente i risultati, premiare chi lo merita e adottare correttivi per chi non merita. Una dirigenza che, a sua volta, deve essere obiettivamente valutata.

Non nascondiamoci dietro un dito: la presenza in ufficio non è sinonimo di produttività, così come il lavoro da remoto non è sinonimo di improduttività.

Facciamo un passo avanti: le Amministrazioni adeguino le infrastrutture, facciano importanti investimenti e gestiscano i lavoratori senza alcun pregiudizio, i risultati sarebbero sorprendenti, per tutti.

Cordiali saluti,

Segretario Generale

(Claudia Ratti)

Prot. 21 – Ministro Brunetta

RSU 2022: insieme faremo di più e meglio

10th Feb
2022
Non Attivo

L’unica difficoltà che abbiamo avuto nel realizzare il video è stata quella di dover riassumere in poche righe le nostre numerosissime rivendicazioni. 
E’ una missione impossibile, pertanto Vi invitiamo a fare, con un pò di pazienza, un’attenta lettura della nostra piattaforma. E’ il nostro lavoro di 20 anni e contiene i nostri desideri e le nostre ambizioni, tutte realizzabili con il supporto dei colleghi.
E’ molto importante scegliere la lista nella quale candidarsi e, pur comprendendo le difficoltà visto il bombardamento mediatico di questo periodo, durante il quale volano parole e giudizi anche molto sgradevoli. Noi facciamo appello al lato razionale di ciascuno di voi per invitarvi a candidarvi nelle liste CONFINTESA FP affinché tutti i nostri programmi si possano realizzare molto più velocemente.

Abbiamo poco tempo, stiamo depositando liste in tantissime sedi, aggiungiti alla nostra bella squadra.

Piattaforma COORD GIUSTIZIA novembre 2021

SELEZIONIAMO CANDIDATI RSU 2022 bis

Adesione_Piano_Candidati Confintesa_editabile

SCHEDA TECNICA E CONDIZIONI GENERALI

  

Progressioni economiche, confronto rinviato

17th Gen
2022
Non Attivo

Rinvio al 31 gennaio ore 15,00 dell’accordo sulle progressioni economiche che, ricordiamo, dovrà essere finanziati con i FRD 2020 e 2021 (in fase di validazione degli organi di controllo).

Convocazione OO.SS. 17 gennaio accordo progressioni economiche_rinvio al 31 gennaio ore 1500-signed

Nel frattempo qualche notizia in breve:

1) art. 21 QUATER PER PERSONALE FINORA ESCLUSO

Pare che si stiano avviando le procedure per consentire di applicare l’art.21 quater anche al personale finora escluso (Unep, informatici ecc. ecc.) ma non abbiamo ricevuto nessuna data certa.

2) FABBISOGNI DEL PERSONALE
Il Ministero sta rivedendo i nuovi fabbisogni di personale, solo a seguito della nuova definizione, potranno scorrersi le graduatorie ancora aperte (direttori e cancellieri).

3) ASSUNZIONI UFFICIO DEL PROCESSO

A brevissimo saranno pubblicate le graduatorie per i neo funzionari di supporto all’ufficio del processo: una prima parte saranno assunti in Corte di Cassazione, subito dopo altri, potrebbero essere assunti già a febbraio.
Si procederà ad una formazione generica e poi più specifica in supporto alle cancellerie.

4) EDILIZIA GIUDIZIARIA

Vi è un tavolo sull’edilizia green con nuove cittadelle della Giustizia che consentirà nel 2026 per oltre il 50% del personale avere uffici riqualificati.

SEDI RSU: FUMATA NERA PER I CISIA

17th Gen
2022
Non Attivo

Il 28/12/2021 si è svolta la riunione per definire la mappatura delle sedi di elezioni delle RSU che, salvo rinvii nelle prossime ore, dovrebbero svolgersi nel mese di aprile 2022.

Nonostante le chiacchiere che sentiamo nel corso degli anni va detto che NON è cambiato niente: stessa proposta e stesso accordo sottoscritto dagli stessi Sindacati, tutti gli altri.

Confintesa FP anche quest’anno (e dal 2005) non ha sottoscritto l’Accordo perché il personale CISIA è privo di tutela sindacale in sede locale, impossibile fare qualsiasi contrattazione, informazione o concertazione che sia … l’Accordo prevede che “il personale presso gli Uffici CISIA continua ad esercitare il diritto di voto con il personale dell’Ufficio di vertice, ovvero con il personale della Corte di Appello della sede ove gli stessi sono costituiti, mentre se è assegnato a prestare servizio in via esclusiva presso altri Uffici Giudiziari, eserciterà il diritto di voto con il personale di detti Uffici Giudiziari”.

La domanda sorge spontanea… cos’hanno in comune il personale CISIA con il personale degli UU.GG.? Nulla se non (quasi sempre) l’edificio in cui prestano l’attività lavorativa.

Confintesa F.P. ha evidenziato, per l’ennesima volta, la grave mancanza di tutela di un personale che già per altri motivi viene lasciato da parte (ricordiamo le riqualificazioni, assenza di piante organiche, sovraccarico di mansioni, mancata applicazione del regolamento su incentivi tecnici, ecc. ecc.), evidenziando come tale tutela ben potrebbe essere fornita prevedendo delle sedi autonome di RSU in base al CISIA di appartenenza, oppure, se proprio ciò non sia possibile, includerli nel personale dell’Amministrazione centrale, al quale già appartiene il personale DGSIA e dove vien contrattato il FUA di tutti (DGSIA e CISIA). Il Direttore Generale, dott. Leopizzi, pur riconoscendo lo stato in cui si trova il personale CISIA e condividendo in parte la nostra proposta, ha rinviato di altri tre anni, aspettando la nascita del cd. ”V dipartimento” e, nel frattempo, si va avanti così!

Però abbiamo imparato a farci le domande tentando anche di darci delle risposte e, dunque,  perché nessuno vuole cambiare la mappatura lasciando la situazione immutata?

La nostra è un’ipotesi ma non crediamo di esser tanto distanti dalla realtà:

Lato Amministrazione: nei CISIA non ci sono magistrati e non è concepibile per nessuno una delegazione non “capitanata” da un dirigente non magistrato quindi, meglio un Capo delegazione magistrato che non sa nulla del personale CISIA che un altro dirigente che li conosce e li gestisce!

Lato Sindacati: hanno chiaro un interesse “strategico” per far votare il personale CISIA (e DGSIA) con gli uffici giudiziari, aumenta il bacino di elettori e, conseguentemente, la possibilità di ottenere più voti oltre il numero ristretto dei voti dei colleghi di ufficio.

Insomma, due risposte molto distanti dall’unica virtù che dovrebbe guidare le nostre azioni e la politica sindacale: la giustizia. Riflettiamoci …

Segretario Generale
(Claudia Ratti)

01 FLASH 2022 Mappatura RSU

Archivi Notarili

14th Gen
2022
Non Attivo

E’ stato sottoscritto il 11/01/2022 il Protocollo della Mappatura delle Sedi RSU.

Durante l’incontro il Direttore Generale Renato Romano ha confermato il proprio impegno con la parte politica nella richiesta di ampliamento della pianta organica del proprio dipartimento che si trova in grossa difficoltà per carenza di personale; in parte dovuto ai pensionamenti ma in parte dovuto proprio alla inadeguatezza della pianta organica che per essere ottimale dovrebbe contare 720 unità ma che non può assolutamente essere inferiore alle 640 unità.

Inoltre ha comunicato che:

  • il previsto bando per la stabilizzazione dei distaccati sarà emanato entro la fine del mese di gennaio.
  • ha già dato disposizioni di acquisto per la distribuzione a tutto il personale in servizio delle mascherine FFP2 come dispositivo di protezione.

UCAN MAPPATURA

UCAN MAPPATURA 15615- Nota del -13_01_2022

UCAN 0277-Nota del -14_01_2022

1 24 25 26 27 28 111