FUA 2018 – Fondo di sede del Ministero della Giustizia

25th Mag
2021
Non Attivo

Ci sono voluti solleciti con molteplici formulazioni e tanta attesa dei lavoratori, per giungere alla sottoscrizione dell’Accordo che consentirà ai colleghi della sede ministeriale, ultimi rimasti sull’intero territorio nazionale, di ricevere il pagamento del FUA fondo di sede 2018.

Confintesa FP ha contestato fermamente la proposta iniziale dell’Amministrazione (che prevedeva la distribuzione della quota della maggiorazione amministrazione centrale 2018 destinandola ad una parte del personale coinvolto in “situazioni di particolare impegno, debitamente documentato e motivato, profuso in attività di carattere eccezionale ed aventi rilevanza nazionale”). Abbiamo deciso di sottoscrivere l’accordo solo nel momento in cui si è ottenuto di destinare il 15% della quota stanziata per le articolazioni del DOG e il DAG e ripartita tra gli uffici dirigenziali generali sulla base del personale assegnato nell’anno di riferimento con il limite di Euro 500,00 massimo pro-capite. Il rimanente 85% confluirà nel 20% della quota FUA 2018, stanziata per il Fondo di sede e destinata alla ulteriore valorizzazione e remunerazione degli apporti individuali, incrementando così la quota risorse della medesima articolazione in favore del personale impegnato nella corrispondente attività amministrativa.

La nostra O.S. ha sempre contestato i ritardi nelle contrattazioni del FUA, così come abbiamo sempre contestato le distribuzioni c.d. a pioggia perché riteniamo che il sistema premiante debba essere la meritocrazia, perché siamo convinti che i progetti, gli obiettivi da raggiungere debbono essere preventivamente condivisi e successivamente premiati sulla base del risultato ottenuto considerando tutto il personale coinvolto remunerandolo individualmente sulla base del risultato raggiunto. Continueremo a lottare perché questi principi (per noi di base ed irrinunciabili) vengano affermati anche nel Ministero della Giustizia così come avviene in altri Ministeri e P.A.

La prassi di dover contrattare a distanza di anni, uno o più accordi FUA “a saldo” con colleghi dell’anno di riferimento che risultano cessati, pensionati o, peggio ancora, deceduti senza ancora vedersi riconosciuto quanto dovuto e valutati da dirigenti che (spesso) erano in altri uffici nell’anno di riferimento, deve finire.

Alleghiamo l’Accordo sottoscritto. 

FLASH 13 – FUA 2018 Fondo di sede Ministero

FUA 2018_AmmCentrale

 

CARA MINISTRA …

7th Mag
2021
Non Attivo

FLASH 12 INCONTRO CON IL MINISTRO

Nell’incontro del 5 maggio Confintesa FP ha esposto sinteticamente alla Ministra Cartabia alcuni dei problemi dell’Amministrazione giudiziaria e possibili soluzioni, riservandosi di approfondire ogni questione in un documento da trasmettere a breve. Abbiamo evidenziato che gli accordi sottoscritti con l’amministrazione restano inattuati (in tutto o
in parte) e comunque sono sempre applicati con troppo colpevole ritardo, snaturandone la natura a danno dei lavoratori, qualche esempio?

– Accordo del 2010 per il passaggio tra la I e la II area degli ausiliari, mai banditi.
– FUA, trattato ed erogato sempre in ritardo (pur trattandosi di pochi spiccioli).
– Banca delle ore, questo sconosciuto… eppure è previsto in un CCNL 1998/2001!
– Posizioni Organizzative, nel DOG mai contemplate.
– Accordo per la mobilità del personale, con scadenze ben precise non rispettate.
– Protocollo di intesa, 24 aprile 2017: mancano ancora progressioni per il personale. L’elenco potrebbe continuare ma per ora ci fermiamo qui, quel che è certo che per alcune di queste inadempienze Confintesa FP ha attivato l’articolo 28 contro il Ministero della Giustizia, udienza giugno.

Quanto al piano di assunzioni annunciato con selezione solo per titoli teme che si creino migliaia di nuovi precari e non solo, ancora una volta sarebbe di fondamentale importanza valorizzare prima le risorse interne e non invece perdere l’ennesima occasione per farlo.

Infine, a proposito di concorsi, si è suggerito, ancora una volta, di bandire un concorso per dirigenti dando la possibilità ai direttori già in servizio di essere valutati prioritariamente riconoscendo tutto il lavoro ultradecennale svolto per l’Amministrazione.

Nel Ministero della Giustizia ci sono tante eccellenze da valorizzare, occorre dare una prospettiva e una possibilità di carriera per dare nuova motivazione (ormai spenta) e suscitare affezione dei dipendenti già in servizio, in posizione di responsabilità da anni e mai valorizzati.

Ci auguriamo che la nuova Ministra dimostri una sensibilità diversa per il “suo” personale, noi le diamo un grosso in bocca al lupo, per l’ardua impresa che l’attende!

ACCORDI E DISACCORDI, È TEMPO DI BILANCI

27th Apr
2021
Non Attivo

Da quel famoso 26 aprile 2017, data in cui noi insieme ad alcune (e non tutte) le sigle sindacali abbiamo sottoscritto il protocollo di intesa, sono passati esattamente quattro anni e non abbiamo voluto correre il rischio che il Ministero della Giustizia applicasse, sua sponte, una sorta di prescrizione quinquennale agli Accordi tanto voluti quanto disattesi.

A modo nostro abbiamo voluto idealmente “interrompere i termini” dichiarando lo stato di agitazione nel mese di gennaio 2021, scrivendo alla nuova Ministra una nota a titolo di promemoria degli impegni presi dai suoi predecessori e, da ultimo, citando il Ministero della Giustizia innanzi il Tribunale di Roma.

A distanza di esattamente quattro anni abbiamo voluto noi fare il bilancio esaminando articoli e rispettive scadenze, è emerso che sia stata attuata la sola parte dell’accordo che ha risolto i problemi dell’Amministrazione e non quella che avrebbe riconosciuto qualcosa ai dipendenti. In sintesi, i dipendenti hanno pagato il prezzo ma non hanno avuto nulla.

Semplice coincidenza? Per toglierci il dubbio siamo passati ad esaminare l’accordo sulla mobilità del 15 luglio 2020 questa volta sottoscritto da tutte le sigle sindacali.

A parte che sul sito del Ministero della Giustizia non vi è traccia, è un accordo che prevede delle tempistiche precise per gli interpelli (i primi due a novembre e a dicembre 2020 non sono stati fatti), l’informatizzazione per velocizzarli, gli interpelli prima delle assunzioni, la possibilità di trasferimento al di fuori delle procedure di interpello per i portatori di handicap.

Anche qui … alcuni articoli sono stati prontamente applicati mentre altri completamente disattesi.

Ancora una volta l’impressione ricevuta è che laddove il problema è dell’Amministrazione l’accordo esiste, mentre se il problema lo vive il dipendente e l’accordo lo tutela, l’accordo non viene applicato.

Ed ancora … nella sede ministeriale non è stato ancora contrattato il fondo di sede 2018 mentre l’ipotesi di accordo 2019 è passata nel dimenticatoio. Siamo oramai ad aprile 2021 con un’inerzia del Ministero della Giustizia che non consentirà ai prossimi pensionandi di poter avere una riqualificazione economica.

Ci chiediamo come voglia utilizzare il Ministero i risparmi di spesa ottenuti con la mancata corresponsione del buono pasto dovuta allo Smart-working, dell’indennità di amministrazione e della R.I.A. dei cessati dal servizio che se non utilizzati per le assunzioni possono confluire nel F.R.D.

I mesi passano ma i problemi dei lavoratori giudiziari non solo restano ma si accrescono insieme all’intolleranza ed alla sfiducia verso lo Stato ed i Sindacati, come dar torto?

Come possiamo difendere noi e l’Amministrazione se a oltre due mesi dal Suo insediamento veniamo convocati senza un preciso ordine del giorno per parlare, tutti insieme, dei generici problemi del Ministero della Giustizia?

Quando si affronteranno i problemi dei lavoratori giudiziari che da tempo meriterebbero attenzione e soluzione?

PROT. 49 ACCORDI DISATTESI

Flash 10 ACCORDI DISATTESI

Casualità, esistono?

26th Apr
2021
Non Attivo

I prossimi appuntamenti.

Fissata al 7 giugno 2021 l’udienza per l’azione promossa da Confintesa FP presso il Tribunale di Roma, fissata per:    

accertare e dichiarare che la mancata indizione delle procedure di selezione per le progressioni economiche orizzontali all’interno delle aree con le risorse del FRD 2018 (ex FUA) e la mancata negoziazione integrativa annuale per stabilire i parametri, i requisiti, i termini e quant’altro necessario per le ridette procedure e per quelle riferite al FRD 2019 e 2020 integra condotta antisindacale nei confronti delle parti ricorrenti e per l’effetto

– disporre l’immediata cessazione di tale comportamento e quindi

– ordinare al Ministero della Giustizia in persona del l.r.p.t., in applicazione degli artt. 2, 21 e 31 del CCNI 2010, dell’art. 18 del CCNL 2006/2009 e dell’art. 77 del CCNL 2016/2018 di avviare le negoziazioni integrative annuali riferite al FRD degli anni 2019 e 2020 ed indire le procedure selettive per la progressione economica orizzontale dei suoi dipendenti non dirigenti finanziate con le risorse FRD 2018 e, a tal fine, di adottare tutti i provvedimenti ed atti necessari onde rimuovere definitivamente gli effetti di tale comportamento.

La Ministra della Giustizia ha convocato le OO.SS. (tutte insieme…personale dirigente e non dirigente)  per il 5 maggio 2021.

convocazione Ministro Cartabia

 

 

Scelta delle sedi nel concorso per cancelliere esperto, mancata applicazione dell’accordo di mobilità e chiarimenti su interpello…

26th Apr
2021
Non Attivo

Nel prendere atto che le Commissioni d’esame presso le Corti d’Appello stanno procedendo celermente ad effettuare gli esami relativi al concorso per cancellieri esperti (anche per la percentuale piuttosto bassa dei candidati) sono a segnalare una problematica già verificatasi nel concorso per direttori, connessa alla mancata trasparenza della procedura di assegnazione delle sedi e degli uffici, in base alle preferenze indicate dai vincitori, così come richiesto dal Ministero.
I vincitori, pubblicata la graduatoria finale, sono stati invitati ad inviare una semplice e-mail al Ministero indicando l’ordine di preferenza delle sedi e degli uffici messi a disposizione e, a seguito di queste e-mail, il Ministero ha provveduto alle assegnazioni, senza darne alcuna evidenza. Per il concorso per “cancellieri esperti” in luogo della già menzionata procedura, riteniamo più corretto e trasparente adottarne una simile a quella effettuata recentemente (periodo gennaio/febbraio 2021) ai fini dell’assegnazione delle sedi per i magistrati ordinari in tirocinio, gestita dal Csm con la collaborazione delle Corti d’Appello.
A nostro avviso il Ministero potrebbe delegare l’organizzazione della procedura di scelta della sede e degli uffici da parte dei vincitori del concorso alle Corti d’Appello dei distretti interessati alle nuove assunzioni, presso le quali convocare tali vincitori, eventualmente a scaglioni se in numero alto, in modo da garantire l’osservanza delle misure di sicurezza anti Covid.
La scelta della sede avverrebbe in modo trasparente e contestuale anche, eventualmente, garantendo un collegamento in videoconferenza con il Ministero.
Ciascun vincitore secondo l’ordine della graduatoria, presente nella sede della Corte d’Appello del distretto di destinazione, indicherebbe la sede e l’ufficio prescelto, a seguire tutti gli altri in graduatoria, che potrebbero scegliere le sedi rimaste e da coprire.
Coloro che fossero impossibilitati a presenziare per legittimo impedimento potranno esprimere la loro scelta in relazione alle sedi a disposizione per mezzo di una persona delegata.
In subordine, immediatamente dopo l’uscita della graduatoria finale, dovrebbe almeno essere garantita la trasparenza e la pubblicazione delle assegnazioni delle sedi e degli uffici, nonché delle preferenze indicate dai vincitori.
Mancata applicazione dell’accordo di mobilità
Non possiamo esimerci dall’evidenziare il mancato rispetto delle scadenze previste dall’accordo sottoscritto lo scorso 15 luglio 2020 con l’Amministrazione; un articolato concernente i nuovi criteri di mobilità del personale dell’organizzazione giudiziaria che prevedeva un interpello straordinario in casi di eccezionali situazioni di criticità in specifici ambiti territoriali (artt. 3 e 6); due tipologie di interpelli ordinari, uno nazionale e uno di sede (artt. 3, 4 e 5) e interpelli di assestamento prima di nuove assunzioni. Il D.L. n. 34/2020 ha previsto tre concorsi straordinari per il reclutamento di 400 direttori, 150 funzionari giudiziari e 2700 cancellieri e non si è proceduto ad attivare la procedura di interpello stabilita dall’accordo prima delle nuove assunzioni.
L’inadempienza dell’Amministrazione sta comportando una grave violazione dei diritti acquisiti dai lavoratori che – da oltre 20 anni – attendono la pubblicazione dell’interpello.
Chiarimenti su interpello
Infine, ma non per importanza, non si è compresa l’informativa prot. 86183 pervenuta in data odierna avente ad oggetto “Misure per la riqualificazione del personale con qualifica di cancelliere esperto ai sensi dell’art. 21-quater, d.l. 27 giugno 2015, n. 83” ma riportante nel testo la comunicazione di “un interpello di mobilità, rivolto al solo personale già in servizio presso l’amministrazione giudiziaria, per gli uffici di nuova istituzione dei procuratori europei distrettuali (PED), che operano sul territorio italiano nell’ambito della procura europea (EPPO)”.
Alla luce di quanto esposto, CONFINTESA FP chiede:
1) procedure trasparenti per la scelta delle sedi da parte dei neo Cancellieri;
2) il pieno rispetto dell’accordo di mobilità
3) di comprendere l’attinenza tra la riqualificazione del cancelliere esperto e il contenuto della nota.
Cordiali Saluti.

Il Segretario Generale
(Claudia Ratti)

PROT.47 2021 -TRASPARENZE PROCEDURE SEDI E INTERPELLI

DAP – Il Piano Vaccinale non si fermi!

23rd Apr
2021
Non Attivo



Facendo seguito alla direttiva della struttura commissariale per l’emergenza Covid-19, inviata il 19 aprile 2021, diretta a tutte le regioni, d’intesa con il ministero della Salute si è deciso che le somministrazione dei vaccini presso l’amministrazione penitenziaria procederanno parallelamente a quelle delle categorie prioritarie e interesseranno “il personale della polizia penitenziaria e i detenuti negli istituti penitenziari non ancora sottoposti alla prima somministrazione tenendo in considerazione anche il personale amministrativo che opera in presenza”.
Si invitano le SVI ad intervenire in tempi celeri al fine di procedere con rapidità nel senso suindicato per prevenire e contenere il rischio di contagio, affinché tutto il personale del Comparto Funzioni Centrali sia inserito nelle liste di vaccinazioni presso le strutture penitenziarie. Una scelta necessaria per mettere in sicurezza il comparto, in luoghi per definizione chiusi quali sono, certamente, le case detentive.
Confintesa FP auspica che il vaccino possa dare sollievo a tutti gli operatori della giustizia penitenziaria, rappresentando una fondamentale protezione sanitaria da un virus così insidioso.
A oggi i numeri sul contagio sono ancora molto alti: 629 i casi tra i detenuti, 464 agenti di Polizia Penitenziaria e 44 addetti alle funzioni centrali, mentre sono stati coinvolti nel piano vaccinale circa 13000 detenuti, circa 17000 agenti di Polizia Penitenziaria e circa 1900 addetti alle funzioni centrali.
Si allega la nota della struttura di Supporto Commissariale per l’emergenza da Covid-19 e si confida in un tempestivo riscontro.

Il Referente Nazionale Confintesa FP DAP

Dr. Gabriele Capozzi

Prot. 46 – 2021 Nota ai Provveditorati dell’amministrazione Penitenziaria

DAP – Proroga Lavoro Agile Emergenziale

19th Apr
2021
Non Attivo

Come sancito e previsto dall’art. 2 n. 1 dell’accordo sul lavoro agile emergenziale sottoscritto il 4 novembre scorso “il ‘lavoro agile’, nella sua forma semplificata, nei termini di cui al presente Accordo, si applica fino alla data del 31 dicembre 2020 e, comunque, fino alla cessazione della situazione emergenziale” e all’art.18 n.1 ne ribadisce la sua efficacia … “sino alla data del 31 dicembre 2020 e, comunque, sino alla cessazione della situazione emergenziale”.


Nel decreto governativo sulle riaperture del 26 aprile c.a. è contenuta la proroga dello stato di emergenza fino al 31 luglio, decisione che avrà conseguenze anche sulla durata dello smart working.

Nonostante la chiarezza sancita dalle norme suindicate, i programmi di lavoro agile assegnati ai lavoratori delle strutture penitenziarie recano quale data di scadenza il 30 aprile 2021, e in taluni casi, i dirigenti, a fronte della richiesta avanzata dai lavoratori interessati, dalle organizzazioni sindacali e dalle RSU, si sono dimostrati poco propensi a prorogare d’ufficio la predetta scadenza disapplicando evidentemente quanto sancito dall’accordo sul lavoro agile emergenziale.


Stante la rilevanza della problematica Confintesa FP chiede a codesta Amministrazione Centrale che provveda, come peraltro fatto sinora, a comunicare alle sedi e uffici centrali e periferici precise e formali indicazioni in merito alla proroga d’ufficio dei programmi di smart working fino alla cessazione della situazione emergenziale.

Cordiali saluti.

Il Referente Nazionale Confintesa FP DAP

Dr. Gabriele Capozzi

Prot. 43 – 2021 Proroga stato emergenziale e Lavoro Agile

ART.28, L’ABBIAMO FATTO!

9th Apr
2021
Non Attivo

Non sono servite le nostre lettere e neanche una diffida, l’ultima strada che, come Sindacato, ci restava da percorrere era quella di citare in giudizio il Ministero della Giustizia per dar corso agli atti (anche quelli dovuti). L’abbiamo fatto.

L’abbiamo fatto perché siamo stanchi di scrivere all’Amministrazione e di non ricevere risposte, di fare una solitaria attività sindacale, di essere in un’Amministrazione nella quale se non si applicano leggi, regolamenti, accordi, contratti, non solo non succede nulla ma anche nessuno ne risponde.

L’abbiamo fatto perché nella costante azione sindacale che Covid o meno, continuiamo a fare, sui territori, da remoto e con tutti i mezzi a disposizione e pure con quelli che la nostra fantasia ci porta a concepire, non abbiamo risposte da dare ai lavoratori, ai nostri colleghi, che ci chiedono che fine hanno fatto i loro soldi del FUA per le indennità, per le progressioni.

Gli accordi giacciono su qualche scrivania nell’indifferenza generale tanto … le spese di giudizio le pagano solo i ricorrenti e non l’Amministrazione (di “persona personalmente” dice qualcuno).

In questo clima di smart working associato alla solita e muta indifferenza del Ministero della Giustizia, Confintesa FP lo ha citato in giudizio per: 

“accertare e dichiarare che la mancata indizione delle procedure di selezione per le progressioni economiche orizzontali all’interno delle aree con le risorse del FRD 2018 (ex FUA) e la mancata negoziazione integrativa annuale per stabilire i parametri, i requisiti, i termini e quant’altro necessario per le ridette procedure e per quelle riferite al FRD 2019 e 2020 integra condotta antisindacale nei confronti delle parti ricorrenti e per l’effetto

– disporre l’immediata cessazione di tale comportamento e quindi ordinare al Ministero della Giustizia in persona del l.r.p.t., in applicazione degli artt. 2, 21 e 31 del CCNI 2010, dell’art. 18 del CCNL 2006/2009 e dell’art. 77 del CCNL 2016/2018 di avviare le negoziazioni integrative annuali riferite al FRD degli anni 2019 e 2020 ed indire le procedure selettive per la progressione economica orizzontale dei suoi dipendenti non dirigenti finanziate con le risorse FRD 2018 e, a tal fine, di adottare tutti i provvedimenti ed atti necessari onde rimuovere definitivamente gli effetti di tale comportamento”.

Abbiamo iscritto a ruolo da qualche giorno il ricorso e vi terremo costantemente aggiornati quel che è certo che, ancora una volta, non resteremo indifferenti a guardare ed a cercare scuse per i nostri colleghi perché non vogliamo essere un sindacato in più ma un Sindacato diverso e cerchiamo di dimostrarlo in ogni occasione.

Segretario Generale
(Claudia Ratti)

 

FLASH 2021 N 08 art 28 FLASH 2021 N 08 art 28

Regolamento per incentivi tecnici ex art 13 D.L. vo 50/2016

6th Apr
2021
Non Attivo

Confintesa FP diffida per i ritardi.

“La presente per significare che alla scrivente O.S. non risulta essere stato ancora approvato il Regolamento ex art 13 D.L.vo 50/2016.

Considerato che:

  • In data 27 novembre 2019 il Gabinetto del Ministro, a seguito dell’ennesima sollecitazione della scrivente O.S., ci informava di aver attivato un tavolo tecnico dedicato alla stesura del Regolamento ex art 13 D.L. vo 50/2016; tale evento avveniva a distanza di ben 14 mesi dal parere interlocutorio nel quale il Consiglio di Stato (20 settembre 2018) ha minuziosamente dettagliato ogni aspetto.
  • Il Ministero della Giustizia, in questi ulteriori 15 mesi di inerzia e silenzio, compromette, ancora una volta, la possibilità di valorizzare le attività del personale che da anni svolge funzioni delicate per cui la stessa legge prevede un esplicito riconoscimento.
  • Si aggrava il danno se le stazioni appaltanti, nelle more del emanando regolamento (che arriverà prima o poi!) non abbiano accantonato le risorse economiche nel pieno rispetto dell’art. 113 del Codice degli Appalti (come peraltro richiesto dalla scrivente in data 22 febbraio 2019 con nota prot. 8 – 19 che si allega alla presente).

Ricordiamo infatti a noi stessi che il Consiglio di Stato, nel parere interlocutorio sopra citato ha testualmente precisato che “il presente regolamento trova applicazione per le attività riferibili ai nuovi contratti le cui procedure di affidamento sono state avviate successivamente alla data di entrata in vigore del presente regolamento, anche se avviate prima dell’entrata in vigore del presente regolamento, a condizione che le stazioni appaltanti abbiano già provveduto ad accantonare le risorse economiche nel rispetto dell’art.113 del decreto legislativo”.

E’ infatti noto che l’art. 113 , comma 1 e 2, D.L.vo 50/2016 prevede che gli incentivi siano imputati sugli stanziamenti previsti per gli appalti di lavoro servizi e forniture, cosicché devono essere ricomprese nel costo complessivo di spesa dell’appalto, ovvero devono essere imputati negli stanziamenti previsti per i predetti appalti (stesso capitolo di spesa dell’appalto) e il comma 5 bis individua come determinante, ai fini dell’esclusione degli incentivi tecnici dai tetti di spesa sopra citati, l’imputazione della relativa spesa di capitolo prevista per l’appalto (sul punto ed in tal senso si è espressa, in modo inequivocabile, la Corte dei Conti con deliberazione n.6/SEZAUT720187QMIG del 10 aprile 2018).

Da ciò ne deriva che qualora le stazioni appaltanti non abbiano, per mera disattenzione, effettuato gli accantonamenti con le modalità sopra citate, il personale coinvolto nelle attività incentivate, si vedrebbe defraudato di un riconoscimento economico, previsto dalla legge, configurandosi così una violazione, da parte della Pubblica Amministrazione, delle regole di correttezza, imparzialità e di buona amministrazione di cui chiedere il risarcimento del danno subito, ex art.1218 cc..

Tanto premesso e considerato, la scrivente Organizzazione Sindacale,

DIFFIDA E METTE IN MORA

Il Ministero della Giustizia in persona del Ministro pro tempore ad emanare il Regolamento ex art.13 D.L. vo 50/2016,

CON ESPRESSO AVVERTIMENTO CHE

non provvedendo a quanto richiesto entro 15 giorni dal ricevimento della presente, la scrivente O.S. sosterrà i lavoratori per proporre ogni azione idonea per il riconoscimento dei loro diritti, ivi compresi il riconoscimento degli incentivi maturati ai sensi e per gli effetti dell’art.113, comma 1 e 2, D.L. vo 50/2016.

Cordiali saluti

Segretario Generale

(Claudia Ratti)


Pubblichiamo la Diffida e Messa in mora che Confintesa FP ha – oggi – inviato all’Amministrazione concernente il “Regolamento per incentivi tecnici ex art 13 D.L. vo 50/2016”.
Prot. 34-2021 sollecito Regolamento incentivi con allegati

Mettiamo a disposizione dei colleghi anche la più recente documentazione:

2018 prot 51 sollecito regolamenti incentivi

2019 prot 8 incentivi per funzioni tecniche

2019 prot 48 sollecito incentivi per funzioni tecniche

2019 risposta Ministero del 27 nov

Consiglio Stato parere

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