Valutazione della Performance 2019 del personale DGSIA e CISIA

2nd Mar
2020
Non Attivo

Prot. 12 – 2020 performance DGSIA e CISIA

Al Capo Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria

Barbara Fabbrini

 

Al Direttore Generale del Personale

Alessandro Leopizzi

 

p.c. Al Direttore Generale S.I.A.

Alessandra Cataldi

 

Oggetto: Valutazione della Performance 2019 del personale DGSIA e CISIA. Mancata applicazione delle modalità operative.

 

La presente per segnalare l’irregolarità della procedura applicata dai Dirigenti DGSIA e CISIA nella valutazione della Performance 2019 nei confronti dei dipendenti appartenenti a questa Direzione Generale.

È noto infatti che la circolare del 27 marzo 2019 prot. 60897 pone dei chiarimenti circa le modalità operative per la corretta applicazione della procedura a cui devono attenersi tutti gli i Dirigenti.

Da informazioni assunte e da richieste di chiarimenti ricevuti dal personale di cui all’oggetto non risulta che le modalità operative indicate nella circolare siano state adottate dai Dirigenti DGSIA e CISIA, ponendo di fatto il personale in una situazione di discrimine rispetto ai colleghi D.O.G. di cui la DGSIA ne è parte.

Se è pur vero che la circolare è indirizzata solo agli Uffici Giudiziari (non si sa se per una scelta precisa o per un errore materiale) non si comprende per quale motivo la DGSIA (e le sue articolazioni territoriali) debbano seguire procedure diverse.

Questo episodio ripropone l’annoso problema dell’errata mappatura delle RSU, problema che la scrivente O.S. solleva da moltissimo tempo (la prima comunicazione risale al 2004) e che negli ultimi anni la questione sta assumendo una portata non più sotto valutabile, a nostro avviso, neanche dall’Amministrazione. E’ un problema che deve essere affrontato subito e risolto tempestivamente, in considerazione che le prossime elezioni RSU sono previste per il 2021.

Le conseguenze dell’errata mappatura RSU ha fatto sì che, finora, le RSU in servizio presso i CISIA, sono state elette nelle sedi di rispettiva appartenenza per “contrattare” in Uffici (Corti d’Appello e Tribunali) dai quali non dipendono gerarchicamente e su questioni estranee ai CISIA.  Questo da un lato comporta che i rappresentanti RSU dipendenti nei CISIA di fatto non rappresentano (in spregio al proprio incarico) i lavoratori che gli eleggono e dall’altro che i lavoratori dei CISIA non hanno dei rappresentanti che conoscano al meglio le problematiche dell’ufficio.

L’anomalia fu già rilevata dalla dott.ssa Rolleri che nella nota del 13/09/2004 prot. 15313/2004 scriveva: gli accordi “sarebbero stipulati da soggetti non sovra ordinati gerarchicamente al personale oggetto degli accordi stessi e quindi estranei alla gestione”.

Non solo, in una nota del 6/10/2004 prot.119/3/1287 a firma dell’allora Vice-Capo Dipartimento –dott. Angelo Gargani- si affermava il principio secondo il quale “non è possibile estendere un accordo locale a personale diverso da quello rappresentato dalla RSU che l’ha stipulato”, evento che in realtà si è puntualmente verificato nel corso del triennio di validità delle RSU.

E’ noto infatti che da un lato la Direzione Generale S.I.A. fa parte, unitamente ai coordinamenti territoriali (DM 18/12/2001), dell’ Amministrazione Centrale e ne “subisce” la contrattazione pur nella specificità e peculiarità delle funzioni, dall’altro lato i CISIA, dislocati capillarmente sul territorio (mediante presìdi) hanno evidentemente esigenze diverse tra di loro, per cui la contrattazione decentrata nei diversi contesti si rende indispensabile proprio per rispondere alle esigenze del personale adattandole alla realtà locale.  Non dimentichiamo il preciso ruolo della RSU, non di dirigente sindacale ma di un lavoratore che tutela i lavoratori collettivamente, controllando l’ applicazione delle norme … ricordiamo l’art. 9 dello Statuto dei Lavoratori “I lavoratori, mediante loro rappresentanze, hanno diritto di controllare l’applicazione delle norme per la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali e di promuovere la ricerca, l’elaborazione e l’attuazione di tutte le misure idonee a tutelare la loro salute e la loro integrità fisica” .

Questa Federazione ritiene corretto consentire una contrattazione decentrata presso ciascun CISIA, ritenendo sia l’unico modo per garantire l’uniformità di trattamento di tutto il personale della DGSIA nel rispetto delle specificità dei diritti dei lavoratori sul territorio.

Per i motivi sopra esposti si chiede la revisione delle schede notificate al personale DGSIA e CISIA.

In attesa di un cortese riscontro invio cordiali saluti,

Segretario Generale

(Claudia Ratti)

           

Mobilità interna del personale DOG: la nuova proposta del Ministero

28th Feb
2020
Non Attivo

 

A seguito dell’incontro avvenuto il 18 febbraio scorso,  l’Amministrazione ha elaborato una nuova bozza di accordo sulla mobilità interna del personale giudiziario. da discutere alla prossima riunione, la cui data ancora non è stata fissata. L’incontro programmato per il 3 marzo è stato infatti rinviato a data da destinarsi.

Mettiamo a disposizione la Bozza di accordo sulla mobiità interna del personale giudiziario.

Potete inviare le vostre osservazioni all’indirizzo e mail: giustizia@confintesafp.it entro il 6 marzo p.v.

 

LA (FACILE) PROFEZIA DELLA VALUTAZIONE

25th Feb
2020
Non Attivo

Flash 7 performance

Avevamo previsto l’impatto che avrebbe avuto il nuovo Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance sul personale degli uffici, lo dimostrano i nostri comunicati diffusi dal novembre 2018. Avevamo anche scritto ai vertici ministeriali le varie criticità riscontrate, come…

  • l’assenza o insufficiente comunicazione, informazione e formazione sul nuovo SMVP, anche per l’impatto sulla retribuzione del personale;
  • la mancata o ritardata assegnazione degli obiettivi;
  • la mancata negoziazione e/o condivisione degli obiettivi;
  • l’assegnazione di obiettivi troppo generici e non misurabili;
  • l’assenza di informazione preventiva sui fattori di valutazione per individuare condivisi strumenti e modalità di osservazione e valutazione dei comportamenti;
  • l’assenza o insufficiente organizzazione dell’attività istruttoria da parte dei direttori e/o funzionari apicali, privi di adeguata informazione e formazione sia sotto l’aspetto del monitoraggio degli obiettivi che dell’osservazione dei comportamenti organizzativi;
  • l’assenza o insufficiente monitoraggio dell’andamento degli obiettivi;
  • la non uniformità della valutazione;
  • la valutazione troppo discrezionale del raggiungimento degli obiettivi da parte della dirigenza;
  • l’incertezza delle conseguenze a carico della dirigenza, anche per i magistrati, in caso di inerzia o mancata attuazione del SMVP;
  • l’incertezza applicativa della fase dell’impugnazione.

La situazione diventa ancora più critica negli uffici giudiziari dove non è presente il dirigente amministrativo, perché vacante il posto o comunque perché non è previsto in pianta organica (si tratta della grande maggioranza degli uffici). Infatti, mentre i dirigenti amministrativi degli uffici giudiziari “sono valutati anche sulla loro attività di valutatori”, i magistrati capi degli uffici giudiziari privi del dirigente amministrativo, pur essendo chiamati a svolgere le funzioni di valutatori del personale giudiziario, per espressa previsione normativa non sono valutabili (cap. 2.2. del S.M.V.P.).

Su questa criticità va poi ad inserirsi la delega delle attività istruttorie della valutazione ai “direttori o funzionari”, i quali, spesso privi di adeguata formazione e preparazione (non certo per colpa loro) diventano i primi destinatari delle lamentele dei lavoratori.

Abbiamo chiesto un tavolo tecnico urgente per un confronto con le OO.SS. su tutte queste criticità perché venga al più presto attivata “una capillare e permanente azione informativa e formativa”.

Il Segretario Generale

(Claudia Ratti)

TAVOLO TECNICO PER LA MOBILITA’ DEL PERSONALE: LA NOSTRA PROPOSTA

19th Feb
2020
Non Attivo

Si è tenuto il  18 febbraio l’incontro programmato sulla mobilità del personale alla presenza del Direttore Generale del Personale e della Formazione dott. Leopizzi e del Capo Dipartimento, Barbara Fabbrini.

La nostra Federazione ha illustrato le sue osservazioni alla bozza dell’Amministrazione evidenziando i punti che il nuovo accordo di mobilità dovrebbe prevedere.

In particolare, ha evidenziato la necessità di far sì che… 

  1. La tipologia dell’interpello ordinario sia solo nazionale e di sede e la cadenza sia annuale e non triennale;
  2. Al fine di evitare il maggior numero di posti di risulta nelle sedi, anteporre l’interpello ordinario di sede (sede su sede) a quello nazionale. Così facendo si verrebbe incontro sia alle esigenze del personale che da anni è bloccato in un determinato “ufficio”, sia al personale che si vuole avvicinare alla città in quanto comunque la vacanza del posto rimarrebbe.
  3. Nell’interpello di assestamento non operi il vincolo biennale di permanenza nell’Ufficio di provenienza.
  4. Si riconosca un punteggio per ogni anno di effettivo servizio nella figura professionale e posizione economica attualmente rivestita prestato nella sede dalla quale si domanda il trasferimento, e un punteggio ulteriore se la stessa sia sede di prima destinazione a seguito di assunzione in servizio;
  5. Venga previsto il punteggio in base alla distanza chilometrica dalla sede di appartenenza alla sede in cui si intende chiedere il trasferimento;
  6. Nello scambio di sede non sia richiesta la valutazione dell’Amministrazione avvenendo questo tra pari qualifiche; così come il vincolo di sede che ne deriva debba essere mantenuto biennale e non triennale e non sia prevista la revoca dello scambio qualora il beneficiario passi ad altro ruolo dell’Amministrazione o transiti nei ruoli da altra amministrazione;
  7. Per quanto riguarda l’interpello straordinario e di assestamento, nella pubblicazione del bando si propone di inserire la possibilità per l’Amministrazione di derogare al limite quinquennale di permanenza nella sede di prima assegnazione esercitando il proprio potere organizzativo come già attuato da altre P.A..
  8. La conservazione dell’efficacia della graduatoria permanga fino alla pubblicazione della graduatoria del successivo interpello;

La nostra Federazione ritiene che sia indispensabile limitare il più possibile i distacchi temporanei laddove la norma preveda un trasferimento definitivo e ci riferiamo alla legge 104/92 art. 33 co. 3 e 5 (regolamentati dalla recente circolare in tema di mobilità individuale temporanea) in modo da evitare che lo stesso dipendente ricopra due posti e conseguentemente impedendo l’assegnazione del posto di provenienza a nuovi assunti, alla pubblicazione dello stesso in interpello o all’assegnazione temporanea ad altro dipendente.

Si osserva, infatti, che trasformare una precedenza al trasferimento in assegnazione temporanea per poi riconoscere una priorità in sede di interpello danneggerebbe comunque il personale che aspira anch’esso alla sede. Quest’ultimo sarebbe in ogni caso scavalcato da chi ha una priorità prescindendo dal punteggio ottenuto e non si risolverebbe in alcun modo la problematica delle scoperture maggiori nel nord-Italia.

I lavori sono stati aggiornati al prossimo 3 marzo con l’impegno da parte dell’Amministrazione di rivedere i punti della sua proposta sulla base delle osservazioni presentate dalle OO.SS.

 

Mettiamo a disposizione la nota  Prot 10_2020- Proposta modifica accordo mobilità

Flash 6 – la nostra proposta di accordo mobilità rivisto

 

IL SEGRETARIO GENERALE

 (Claudia Ratti)

Finalmente si comincia a parlare di smart – working

17th Feb
2020
Non Attivo

Nell’ambito delle riunioni dedicate al tavolo tecnico sulle politiche del personale si è ipotizzato di iniziare a sperimentare lo smart – working se ne parlerà nel dettaglio, unitamente alle ferie solidali nell’incontro fissato per il 25 febbraio 2020 alle ore 14.45  al Ministero 

Pubblichiamo la convocazione:

Tavolo Tecnico smart working 

Tavolo tecnico per la mobilità: bozza di accordo

13th Feb
2020
Non Attivo

In vista dell’incontro fissato per il 18 febbraio l’Amministrazione invia la bozza del nuovo accordo sulla mobilità del personale che mettiamo a disposizione.

Potete inviare le vostre osservazione all’ indirizzo e mail: giustizia@confintesafp.it.

Bozza di Accordo mobilità del personale DOG

 

 

Politiche del personale: proseguono gli incontri

5th Feb
2020
Non Attivo

Proseguono i lavori inerenti al tavolo tecnico iniziati  lo scorso 16 gennaio. 

L’amministrazione convoca le OO.SS. per il giorno 26 febbraio 2016 ore 11.00 presso il Ministero.

Vi terremo aggiornati

m_dg.DOG.05-02-2020.0024069.CONVOCAZIONE 26 FEBBRAIO

Valutazione 2019? Ministero NON adeguato!

1st Feb
2020
Non Attivo

Relazione Inaugurazione Anno Giudiziario 2020

Alla cerimonia di apertura dell’anno giudiziario Confintesa Funzione Pubblica dichiara il malcontento del personale o personalmente, tramite i propri dirigenti sindacali, o scegliendo la strada dell’astensione.

 Ci saremmo aspettati qualcosa di più e di diverso da coloro che si sono definiti appartenere al “Governo del cambiamento”, in realtà è cambiato molto poco … quello che è rimasto inalterato è la scarsa, scarsissima, attenzione al personale in servizio nonostante si sia parlato per anni di riqualificazione del personale interno, di formazione, di progressioni economiche, di benessere del dipendente, di miglioramenti organizzativi e professionali, di edilizia giudiziaria e di politica di misurazione e valutazione della performance. I tentativi di cambiare sono stati timidi e poco risolutivi … nel Ministero della Giustizia non tutti i contratti collettivi sono applicati (basti pensare agli accordi sulla mobilità, alle posizioni organizzative, alla banca delle ore, al passaggio in seconda area degli ausiliari, dei contabili, degli informatici, dei traduttori), si discute con costante ritardo dei premi di produttività per il personale.

Il personale è demotivato, è esasperato e pensa che se da un lato si rischia il licenziamento in caso di una valutazione negativa, sa bene che lo stesso rischio non esiste concretamente per l’Alta dirigenza che non raggiunge gli obiettivi e pensiamo agli obiettivi reali che portano al miglioramento della macchina giustizia e non di obiettivi fasulli posti per essere facilmente raggiunti.

Giudizio finale? “Non adeguatezza”

Scriviamo al Ministero per i … conducenti di automezzi

30th Gen
2020
Non Attivo

Prot.5 proposta conducenti automezzi

Oggetto: problematiche relative ai Conducenti di automezzi.

La scrivente O.S. ritiene necessario evidenziare la situazione nella quale attualmente versano i conducenti di automezzi in servizio presso l’Amministrazione Giudiziaria, perché si possano intraprendere tutte le iniziative opportune per tutelarne i diritti di questi lavoratori che, allo stato, appaiono essere fortemente pregiudicati.

Iscritti e simpatizzanti ci segnalano l’improprio utilizzo di personale appartenente alle Forze dell’Ordine per lo svolgimento del servizio di accompagnamento dei magistrati.

Tale prassi, ormai diffusa in quasi tutti gli uffici giudiziari, è in contrasto con una Direttiva del Ministro dell’Interno del 3/12/2012 s.m.i che testualmente dispone “Il personale con funzioni di conducente sia assegnato prioritariamente alle esigenze tutorie degli appartenenti all’Ordine Giudiziario”.

Considerando la riduzione del parco-auto in dotazione di quest’Amministrazione, in osservanza alle disposizioni di cui al DPCM del 25.9.2014, corre l’obbligo di evidenziare altri due aspetti di primaria importanza.

  1. la figura professionale del conducente di automezzi, pur avendo subìto un ampliamento delle mansioni sino a comprenderne alcune proprie del profilo professionale degli operatori giudiziari, ha mantenuto inequivocabilmente quale mansione principale la conduzione di automezzi adibite al trasporto di persone, ne consegue che il loro utilizzo in mansioni di carattere prettamente amministrativo non può che avere carattere residuale o volontario. Conseguentemente il mancato rispetto delle prerogative professionali, proprie del conducente di automezzi, si traduce sia in una violazione della normativa vigente che ne disciplina il profilo professionale, sia in un danno economico sotto il profilo stipendiale (la mancata possibilità di svolgere un orario di lavoro straordinario) che sotto il profilo contributivo.
  2. La novella introdotta con il CCNI del 26.6.2017 (che disciplina la mobilità interdipartimentale dei propri dipendenti) ha consentito la possibilità di far transitare il personale da un dipartimento all’altro, nella prospettiva di una migliore ottimizzazione delle risorse umane. Il mancato utilizzo di questo strumento, e il contemporaneo ricorso all’impiego di Forze dell’Ordine per la guida degli automezzi, si configura come una mancata occasione per l’amministrazione della Giustizia di conseguire dei risparmi di gestione organizzativa, anche in ossequio al principio del contenimento della spesa pubblica.

Oltre tali aspetti la scrivente O.S. non può sottacere la questione delle iniziative di taluni conducenti, condivisa ed appoggiata, costretti a ricorrere alla magistratura per ottenere giudizialmente il corrispettivo per le indennità di turnazione. Tali ricorsi per decreti ingiuntivi, accolti e spesso opposti dall’Amministrazione, comportano da un lato il decorso di tanto tempo affinché i conducenti possano ottenere quanto contrattualmente gli spetta, dall’altro l’evidente responsabilità dei dirigenti che con le scelte ed i ritardi procurano all’Amministrazione ripetute condanne alle spese legali che gravano sull’intera collettività e non anche sui singoli responsabili.

Questa O.S a fronte di questa situazione si riserva di ricorrere a tutti gli strumenti utili affinché alla figura del conducente di automezzi in servizio presso il Ministero della Giustizia possa essere riconosciuto il giusto ruolo e soprattutto il giusto trattamento economico, continuando, laddove fosse necessario, a percorrere la stessa strada già intrapresa che ad oggi vede vincenti la maggior parte dei ricorsi volti ad ottenere la remunerazione del lavoro svolto.

Si coglie l’occasione di chiedere un incontro con le SS.LL. al fine di meglio chiarire i termini della questione ed addivenire ad una soluzione.

Cordiali saluti,

Segretario Generale

(Claudia Ratti)

                                                                                                                            

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