C.I.S.I.A. di BRESCIA: LA POLVERE SOTTO IL TAPPETO

Non Attivo

La nostra Federazione ha portato all’attenzione del Capo Dipartimento D.O.G. Gioacchino Natoli la grave situazione in cui versa il personale del C.I.S.I.A. di Brescia a seguito della riorganizzazione attuata con Decreto del 19/01/2016.

Avevamo già avuto occasione di rappresentare in molteplici circostanze le numerose perplessità per il progetto di riorganizzazione che, ai nostri occhi ed in base all’esperienza e conoscenza ultradecennale che, com’è noto, abbiamo della Direzione SIA, appariva inadeguato a soddisfare sia le esigenze dell’Amministrazione che del personale.

Purtroppo tale valutazione ha trovato presto conferma nella confusione (che potrebbe essere tipica solo di una prima fase di avvio ma ingiustificata a distanza di oltre un anno) in cui versa oggettivamente tutta la struttura informatica centrale e periferica.

In particolare parte del personale dei CISIA di Brescia si è rivolto alla nostra Federazione per rappresentare ai vertici dirigenziali la situazione ormai insostenibile.

L’istituzione del CISIA di Brescia, con l’accorpamento dello scarsissimo personale di Brescia a quello altrettanto scarso del soppresso CISIA di Padova ha raggiunto il mirabile risultato di realizzare un CISIA debolissimo sommando due debolezze dovendosi sobbarcare, per giunta, il fardello di una sala server interdistrettuale che serve un territorio di ampiezza enorme (Brescia, Venezia, Trento, Bolzano, Trieste).

Nel territorio di competenza del CISIA di Brescia ci sono, inoltre, diverse sedi giudiziarie e interi Circondari, anche di una certa consistenza, ad esempio Bergamo, Bolzano, diverse sedi del Friuli che non sono minimamente presidiate da personale tecnico dell’Amministrazione e che pertanto all’occorrenza vengono gestite facendo sistematico ricorso alla modalità di servizio in “missione”.

Risulta quanto mai evidente l’impossibilità del personale a far fronte con la necessaria diligenza e serenità a tutti gli incarichi previsti e a tutte le attività lavorative necessarie con conseguente peggioramento dell’ umore in quanto si percepisce un senso di abbandono della struttura al suo destino, pur essendo caricata di responsabilità consistenti sul funzionamento dei servizi; la conseguenza è che il personale CISIA sta subendo ingiuste lamentele e pressioni nonostante l’impegno profuso.

Peraltro la DGSIA si comporta come se la dotazione organica e i carichi di lavoro del CISIA fossero assolutamente bilanciati, cosa palesemente non vera, pretendendo analoghe prestazioni e tempestività di risposta da tutte le sedi. Abbiamo ricevuto numerose lamentele al riguardo e avvertiamo la necessità, quale sindacato, di assumere iniziative di tutela del personale che profonde impegno molto superiore ai propri compiti.

Non da ultimo, ad aggravare lo stato d’animo del personale si colloca la disposizione organizzativa n. 1 del 14/06/2017 a firma del Dirigente Dott. Diego Propato, – che ci siamo riservati di contestare in separata sede – che invece di denunciare la grave carenza di organico del CISIA non fa altro che tentare di voler coprire a tutti i costi ed in ogni caso tutti i servizi, avvalorando quanto da noi innanzi denunciato. E’ noto che “metter la polvere sotto il tappeto” è il modo migliore per rinviare i problemi senza risolverli!

In un contesto così delineato è evidente che, in caso di insorgenza di blocchi e problemi gravi, la responsabilità non potrà in alcun modo essere scaricata sul personale tecnico locale ma dovrà essere assunta in toto dall’Amministrazione che ha lasciato la struttura affidata ad un numero assolutamente insufficiente di tecnici.

Sul punto anticipiamo che come sindacato continueremo a vigilare puntualmente su tutti gli eventi che si verificheranno sul territorio affinché tutte le anomalie derivanti dagli errori organizzativi dell’Amministrazione vengano pubblicamente attribuiti al corretto livello di responsabilità che, nella maggior parte dei casi, è facile individuare nel livello politico che non ha fornito risorse adeguate in termini economici, soprattutto, di personale.

mettiamo a disposizione nota depositata Prot. 42-2017

Federica Greca

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