CCNI: LE PROPOSTE CONFINTESA FP

Non Attivo

Prot. 133 OSSERVAZIONI PROPOSTA CCNI

L’obiettivo principale di Confintesa FP è quello di non cadere nella trappola della dichiarazione di una “guerra tra poveri” frutto di due scelte, a nostro avviso pessime e scellerate (e pur sempre dichiarate) del passato “Governo”:

  1. una politica assunzionale che non ha tenuto in alcuna considerazione il personale già in servizio, privandolo della doverosa progressione professionale (non applicando l’accordo del 26/04/2017);
  2. l’assunzione di colleghi apicali nelle due aree (Cancellieri Esperti e Direttori) ai quali sono stati chiesti più requisiti (già per la preselezione) di quanto siano necessari per accedere al concorso in magistratura!

Questo ha comportato:

  • la presenza di Ausiliari che dal 2010 aspettano il passaggio di Area (previsto da un accordo sottoscritto da Confintesa FP);
  • la mancata progressione degli operatori e dei “vecchi” assistenti;
  • la presenza in servizio di colleghi della (già) seconda area plurititolati che per contratto devono svolgere funzioni “operative” (e se per gli Assistenti Giudiziari del 2018 è stata una loro scelta per i Cancellieri Esperti del 2022 è stato un requisito di accesso);
  • la presenza nella (già) terza area di:
  1. ex Cancellieri 21 quater,
  2. Funzionari e Direttori con molti decenni di anzianità (e, quasi tutti, con tanti titoli),
  3. Direttori neo assunti che per gli stessi decenni hanno svolto la libera professione,
  4. Personale a tempo determinato assunto con la promessa di svolgere funzioni di “quasi” magistrato che oggi si aspetta che il tempo investito nella nostra Amministrazione sia riconosciuto con la trasformazione del contratto a tempo indeterminato (idem per gli altri profili assunti a tempo determinato).

Come se già tutto questo non bastasse a creare confusione, il 9 maggio 2022 è stato sottoscritto all’ARAN il nuovo CCNL che (nonostante la ferma opposizione della scrivente O.S. ed a causa del silenzio di tutti gli altri) ha ridenominato le aree in “Operatori, Assistenti e Funzionari”.

Nessun Contratto ha avuto il difetto di scontentare contemporaneamente tutti i lavoratori di un’Amministrazione ma Confintesa FP ha una percentuale di rappresentatività, per ora, non incisiva.

La sfida e l’obiettivo è di rimettere ordine in questa “Babele”.

Come? Confintesa FP ritiene di dover compiere alcune scelte chiare quanto importanti che da un lato consentirebbero a tutti i colleghi in servizio da anni nel Ministero della Giustizia di ottenere il giusto riconoscimento e, contestualmente, dall’altro di costituire un virtuoso esempio per i giovani assunti di una prospettiva di carriera, oggi inesistente che (a giusta ragione) preferiscono altre Amministrazioni dello stesso Comparto.

Inutile sottolineare che, a differenza di quanto avveniva fino a pochi anni fa, la molteplicità di concorsi aumenta il turnover ed il Ministero della Giustizia, nonostante le continue assunzioni, è sempre deficitaria di personale.

Queste le nostre proposte:

  1. Passaggio integrale di tutti gli ausiliari nella II area, anche in deroga al possesso del titolo di studio richiesto per l’accesso all’area dall’esterno (art.52 D.Lvo 165/2001).
  2. Pieno rispetto degli impegni assunti con le OO.SS. sottoscrittrici del Protocollo di intesa del 26/04/2017 e con i lavoratori, dunque la confluenza in altri profili di coloro che avevano più di 7 anni di anzianità a quella data (Funzionario in Direttore, Assistente Giudiziario in Cancelliere esperto, Operatore giudiziario in Assistente giudiziario).
  3. Un percorso preferenziale nell’Area delle Elevate Professionalità per i Direttori assunti ante 1997 per la professionalità ed esperienza maturata per decenni nel Ministero della Giustizia e non escludendo altresì che sia valutata adeguatamente, in via residuale, l’esperienza maturata dai Funzionari in possesso di tutti i titoli e, a seguire i nuovi assunti sia pur con esperienze pregresse maturate al di fuori del Ministero della Giustizia. Accesso alla IV area anche per il personale informatico, contabile, statistico, bibliotecario, ecc… con comprovate esperienze nell’Amministrazione e con i titoli previsti nonché per il personale UNEP in possesso di esperienza e titoli di studio.
  4. Un percorso preferenziale nell’Area della Dirigenza per i direttori e funzionari che, in assenza del dirigente, reggono sostanzialmente l’ufficio (non è possibile formalmente a causa della famigerata “Circolare Castelli” che finora nessuno ha avuto il coraggio di abolire).
  5. La riparazione definitiva dell’errore di inquadramento dei Cancellieri (e non solo) nella II area (oggi Area Assistenti), riconosciuto sia dalla giurisprudenza che dal legislatore, che peraltro costituisce il fondamento della “sanatoria” del 21 quater L.132/2015. La norma, lo ricordo a me stessa, esplicita chiaramente “i profili di nullità, per violazione delle disposizioni degli articoli 14 e 15 del contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) comparto Ministeri 1998/2001, delle norme di cui agli articoli 15 e 16 del contratto collettivo nazionale integrativo del personale non dirigenziale del Ministero della giustizia quadriennio 2006/2009 del 29 luglio 2010” e come diretta conseguenza scaturisce il danno, anche economico, subìto dai colleghi ex B3 per il lungo tempo trascorso durante il quale il Ministero della Giustizia ha colpevolmente ritardato l’adempimento parziale per il caso dei cancellieri ed ufficiali giudiziari ed integrale per le altre qualifiche (contabili, assistenti informatici e assistenti linguistici).

È noto che il profilo di Cancelliere è stato ridenominato “Cancelliere Esperto” a parità di funzioni e che ad entrambi si applicano i medesimi CCNL e CCNI.

L’immediata conseguenza è che occorre sanare anche la successiva nullità che colpisce i “cancellieri esperti” assunti successivamente al DM 9/11/2017.

Stessa richiesta vale per gli altri profili professionali apicali della ex II area per i quali non si è mai provveduto alle procedure ex art.21 quater (contabili, assistenti informatici e assistenti linguistici).

  1. La previsione delle famiglie professionali anche per il personale attualmente in servizio con contratto di lavoro a tempo determinato e che si attendono (e noi chiediamo) la trasformazione del contratto a tempo indeterminato.
  2. Si accoglie con favore la possibilità di distinguere nell’ambito di ciascuna area i cd. “profili di ruolo”, proposta dall’Amministrazione, a condizione che sia solo in via transitoria ed a esaurimento per il personale già in servizio, perché la struttura gerarchica all’interno della stessa area tra diverse qualifiche continuerebbe a tradire, a nostro avviso, l’impianto innovativo del nuovo ordinamento professionale disegnato dal CCNL 2019-2021.

Nel restare a disposizione per ogni ulteriore integrazione, chiarimento e confronto porgo

Cordiali saluti

 

Claudia Ratti
Coordinatore Nazionale Ministero della Giustizia

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