Istanza per messa in sicurezza della nuova sede dell’Ufficio N.E.P. c/o Tribunale di Napoli Nord

2nd Nov
2023
Non Attivo

 

 

Al Presidente del Tribunale di Napoli Nord

Dr. Luigi Picardi

 

e p.c.  Al Capo del Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria

Dr. Gaetano Campo

La scrivente O.S. ha ricevuto una richiesta di intervento da parte dei dipendenti UNEP per il forte disagio che stanno subendo per il trasferimento dell’ufficio in un edificio esterno al Castello Aragonese, sede degli uffici giudiziari.

L’Ufficio N.E.P. del Tribunale di Napoli Nord, come ben noto, ha competenza territoriale su un circondario di 38 comuni, con una densità abitativa totale di 1.000.000 di persone, che si estendono tra le aree della Provincia di Caserta e della Provincia di Napoli.

Trattasi di un circondario che, volendo usare un eufemismo, può definirsi “di frontiera” in quanto caratterizzato da un’elevata conflittualità territoriale, connotato da gravi situazioni di disagio ambientale e sociale nonché infestato da cartelli camorristici e microdelinquenza che le Forze dell’ordine quotidianamente fronteggiano. La violenza e la delinquenza che caratterizza questo circondario, difficile da gestire sotto l’aspetto operativo, non risparmia nessuno e neppure gli ufficiali giudiziari, riprova ne sono i numerosi atti di aggressione subiti da questi ultimi nell’esercizio delle proprie funzioni e denunciati all’Autorità giudiziaria.

Ad aggravare ancora di più la situazione lavorativa del personale di tale ufficio è stato il decreto n. 89/2023 del 17/10/23 del Presidente del Tribunale di Napoli Nord, con il quale è stato stabilito che a partire dal 30 ottobre 2023, la sede dell’ufficio N.E.P. sia spostata in un fabbricato sito in Aversa, viale J. F. kennedy n. 13.

Si rappresenta tuttavia, che ad oggi, non sono state comunicate le modalità operative attraverso cui verrà garantita la sicurezza del sito e del personale addetto cosi come avveniva nella precedente ubicazione nel Palazzo di giustizia.

La questione della sicurezza riveste massima rilevanza considerato che ogni giorno l’Ufficio N.E.P. registra un grande afflusso di persone, utenza qualificata e non solo, per le attività di competenza.

Inoltre, tale ufficio, essendo sprovvisto di modalità di pagamento PagoPA e POS, ogni giorno incassa un’ingente somma di denaro in contante che poi viene depositata a mani presso l’ufficio postale di zona dal dirigente dell’ufficio senza alcuna scorta, e quindi tutela, né per i valori né per la persona.

A ciò bisogna aggiungere gli atti per offerta reale in quanto altre somme vengono depositate in ufficio per i relativi adempimenti.

Pertanto, la nuova sede dell’Ufficio N.E.P., affinché i suoi dipendenti possano svolgere l’attività lavorativa in condizioni di sicurezza, necessita a nostro avviso della presenza delle Forze dell’ordine nell’orario di accesso del pubblico (09:00 – 12:00) in modo da monitorarne e regolarne gli accessi, e di un presidio h 24 a tutela degli atti giudiziari, documenti contabili, strumentazioni nonché software che consentono l’accesso a banche dati.

Occorre garantire, inoltre, che l’apertura e la chiusura dello stabile sia gestito dal personale addetto ai servizi di vigilanza nonché l’istallazione un sistema di video sorveglianza.

Infine, si è a conoscenza che sul tetto dell’immobile che ospita l’Ufficio è installato un ripetitore di telefonia mobile, ci si interroga se tale istallazione sia nociva per la salute dei dipendenti per i rischi collegati all’elettromagnetismo.

Per tutte le ragioni sopra indicate si chiede di conoscere le misure di sicurezza che si intendono adottare e gli opportuni interventi da realizzare a tutela della sicurezza della nuova sede dell’Ufficio N.E.P., oltre che dei suoi dipendenti.

Si resta in attesa un cortese riscontro.

Segretario Generale
(Claudia Ratti)

21 QUATER: INSEGUENDO LA FINE DI UNA STORIA TRISTE

26th Ott
2023
Non Attivo

Negli anni ci hanno accusato di tutto, anche di indurre i colleghi ad iscriversi per partecipare ai ricorsi che organizzavamo ma noi abbiamo sempre sostenuto, e dimostrato, che prima di promuovere un ricorso (con spese e rischi di condanna) dobbiamo aver fatto ogni tentativo di “bonario componimento”.
Questo è uno di quei casi però in cui pensiamo che potrebbe essere inevitabile arrivare al ricorso se l’Amministrazione continuerà a non dare piena ed equa attuazione alle pronunce relative alla vicenda degli ex “cancellieri del 21 quater”.

E’ noto che l’art.21 quater D.L. n.83/2015 (convertito in L. n.132 del 6.8.2015) ha previsto che il Ministero della Giustizia avviasse le procedure interne per il passaggio alla terza area, riservandole ai cancellieri, ufficiali giudiziari, contabili, assistenti informatici e assistenti linguistici in servizio al 14 novembre 2009 per risanare i profili di nullità presenti nel contratto CCNL del 2010 e che vedeva due figure professionali appartenenti ad aree diverse, cancellieri e funzionari, svolgere le stesse mansioni e per ciò pienamente interfungibili, infatti in moltissimi uffici giudiziari (per anni e a causa della cronica carenza di funzionari) i cancellieri hanno svolto ruoli di responsabili dei servizi e delle cancellerie.

Già nel 2022 il Tribunale di Roma si è pronunciato favorevolmente confermando il diritto dei ricorrenti “di essere assunti nella III Area Funzionale nel profilo di Funzionario UNEP-F1 ed al risarcimento del danno patrimoniale per il ritardato inquadramento a decorrere dal 1.7.2019, pari alla differenza tra il trattamento economico percepito e quello spettante quale Funzionario UNEP F1, sino alla data di effettivo inquadramento nella III Area Funzionale nel profilo di Funzionario UNEP-F1, nella misura, di cui ai conteggi contenuti in ricorso, pari ad € 2.876,06 all’anno quanto ai ricorrenti inquadrati quali Ufficiale Giudiziario F3 e pari ad € 1.545,93 all’anno quanto ai ricorrenti inquadrati quali Ufficiale Giudiziario F4” .

Il Tribunale di Arezzo (e non solo) si pronuncia similmente condannando l’Amministrazione.

A peggiorare la situazione giungono le tanto attese progressioni, il cui bando contiene l’ennesima ingiustizia e delusione, frutto dei ritardi dell’Amministrazione e prevede, ahimè, la data del 01 gennaio 2022 come termine dei due anni di permanenza nella fascia economica attuale del profilo professionale.

Oltre al danno la beffa, in quanto molti colleghi, pur avendone il diritto giuridicamente riconosciuto dalla data del 01.07.2019 si vedono negati la stessa possibilità di partecipare alle progressioni economiche (non è poi detto che ne sarebbero usciti vincitori) stante il mancato possesso del requisito dei due anni di anzianità nel profilo, alla data del 01.01.2022.

Ritardo, si ribadisce, non imputabile ai colleghi ma all’Amministrazione, che non ha proceduto all’inquadramento organico del personale dalla data riconosciuta nelle varie pronunce giurisprudenziali del 01.07.2019, ovvero il primo giorno successivo al termine del 30/06/2019 previsto dall’Accordo del 26 aprile 2017 (che ricordiamo non essere stato sottoscritto da tutte le OO.SS.).

Rimaniamo fermamente convinti che la situazione può essere sanata al di fuori di un contenzioso, semplicemente con la buona volontà della parte pubblica di sanare il danno economico subito dai cancellieri fatti transitare dopo il 01.07.2019 per inerzia dell’Amministrazione.

Per questo riteniamo doveroso e necessario proporre un tentativo di conciliazione e, in caso di esito negativo, non ottenendo il risultato desiderato, ti daremo tutte le informazioni per azioni legali.

Possono aderire tutti i cancellieri, ufficiali giudiziari, contabili, assistenti informatici e assistenti linguistici in servizio al 14 novembre 2009 per chiedere il risarcimento del danno patrimoniale per il ritardato inquadramento a decorrere dal 1.7.2019

Il termine per aderire è il 15 dicembre 2023

Per informazioni chiama i numeri (orario lavorativo) 3894987615 – 3463044176 – 3463075363 crivi a giustizia@confintesafp.it
La scelta è solo tua. Noi ci siamo.

FLASH 29 21 QUATER FAQ-21-QUATER-1

MODULO-ADESIONE-INIZIATIVA

FAQ-21-QUATER-1

delega-tentativo-conciliazione

 

NON SOLO RICORSI Cancellieri Esperti

26th Ott
2023
Non Attivo

A volte il destino è legato ad un nome che diventa insieme forma e sostanza e a volte quel nome viene distorto per cercare di cambiarne il destino.

La storia non ha insegnato nulla all’Amministrazione visto che ripropone, nuovamente, la stessa incongruente collocazione dei cancellieri (questa volta “esperti” e di nuova nomina) in un profilo il cui titolo d’ingresso dall’esterno è il diploma di istruzione secondaria di secondo grado, ma nel bando del concorso ha richiesto tra i titoli preferenziali:

  • l’avere svolto le funzioni di magistrato onorario, per almeno un anno, senza essere incorso in sanzioni disciplinari;
  • essere stato iscritto all’albo professionale degli avvocati, per almeno due anni consecutivi, senza essere incorso in sanzioni disciplinari;
  • avere svolto, per almeno cinque anni scolastici interi (ivi compresi i periodi di docenza svolti in attività di supplenza annuale), attività di docente di materie giuridiche nella classe di concorso A-46 Scienze giuridico-economiche (ex 19/A) presso scuole secondarie di II grado;
  • avere prestato servizio nelle forze di polizia ad ordinamento civile o militare, nel ruolo degli ispettori, o nei ruoli superiori, per almeno cinque anni.

Requisiti certamente sovradimensionati e sovrabbondanti per una figura per la quale non è previsto il requisito della laurea, insomma si introita personale altamente qualificato,  lo si appiattisce in una figura per la quale basterebbe il diploma, si utilizza a piacimento in mansioni della figura del profilo superiore e, udite udite … ne propone l’unificazione con il profilo di assistente perché, in fondo, “svolgono le stesse mansioni”.

Ora, a prescindere dalla bontà, professionalità e competenza (fuori di discussione e sempre declamata in ogni occasione) dei colleghi assistenti, la domanda sorge spontanea: è etico e morale unificare un profilo professionale dopo aver fatto un concorso chiedendo fior di requisiti?

Non mi si dica che il nuovo CCNL è stato sottoscritto solo successivamente al bando perché risponderei che già dal 2007 il CCNL ha previsto omogeneità delle funzioni in ciascuna area e, quanto meno, la malsana situazione sarebbe da portare ad esaurimento invece di assumere nuovo personale, aggravandola. Siamo dell’idea che va gratificato tutto il personale e trovare una soluzione soddisfacente, creando la IV area e collocando tutti verso l’alto, dagli ausiliari a salire.

L’Amministrazione aveva anche cercato di confondere le acque cambiando il nome dei nuovi assunti tentando di scongiurare ulteriori pretese, ma non ne ha modificato la sostanza: definire “cancellieri esperti” i nuovi assunti, come se ce ne fossero altri per niente o meno esperti oltre che ridicolo è offensivo per tutti gli altri lavoratori della giustizia che hanno sempre fatto di più e oltre ciò che recita la declaratoria del profilo.

Anche per i “cancellieri esperti” Confintesa FP ha già dichiarato di appoggiare la soluzione del passaggio in area terza purché sia inserita in un progetto organico di ridefinizione dei profili e delle aree, che vada dalla costituzione della IV area delle Elevate Professionalità al passaggio integrale degli ausiliari nella II area.

Per questo riteniamo doveroso e necessario riaprire i termini per le adesioni per un tentativo di conciliazione e, in caso di esito negativo e nel caso in cui non si ottenesse il risultato desiderato in sede contrattuale con il Contratto Integrativo, ti daremo tutte le informazioni per azioni legali.

Se hai già aderito al tentativo di conciliazione del 2023 NON occorre fare altro perché depositandoli tutti abbiamo interrotto (gratuitamente) la prescrizione; nei prossimi mesi valuteremo le evoluzioni e decideremo il da farsi, oggi riteniamo ogni ricorso inutile, dannoso e pure rischioso.

Se vuoi aderire alla nostra iniziativa (anche senza iscrizione alla Federazione ma se ti iscrivi lo gradiamo perché rafforzi le nostre idee e posizioni 😊)

PARTECIPA ENTRO IL 15 DICEMBRE 2023

Per informazioni chiama i numeri (orario lavorativo) 3913971832 – 3463075363 – 33894987615 – 3209757864 o scrivi a giustizia@confintesafp.it.

Noi ti diamo una possibilità, a te la scelta.

FLASH 25 CANCELLIERI ESPERTI

MODULO-ADESIONE-INIZIATIVA cancellieri esperti

delega-tentativo-conciliazione

ACCORDO 26 APRILE 2017 “è impossibile…solo se pensi che lo sia”

26th Ott
2023
Non Attivo

L’attuale Amministrazione intende avviare una riforma che definisce ”epocale” con la volontà di rimediare ad anni di immobilismo (o meglio di concentrare le proprie attenzioni sul personale interno invece che su nuove assunzioni); intenzioni ammirevoli ma le difficoltà e il rischio di non riuscire “a trovare la quadra” sono elevate. Andiamo con ordine.
Ricordiamo che l’Accordo del 26/4/2017 prevedeva la rimodulazione dei profili professionali ed azioni di riqualificazione e di promozione professionale per il personale dell’Amministrazione giudiziaria.
Un accordo che pur prevedendo una tempistica ben precisa non è stato attuato (almeno in questa parte) e che riguardava una pluralità di profili che alla data dell’accordo possedevano 7 anni di anzianità di servizio, ovvero il passaggio:
1. degli operatori ad assistenti (se in possesso del diploma della scuola secondaria);
2. degli assistenti a cancellieri;
3. dei funzionari giudiziari a direttori.
Nello stesso accordo era previsto l’avvio della procedura “ex 21 quater” per i profili fino ad oggi esclusi ovvero gli ufficiali giudiziari, contabili e informatici per i quali verranno banditi a breve le procedure per la legittima e tanto attesa riqualificazione. Evitiamo di fornire numeri, per non sbagliare!
Confintesa FP ha da sempre rivendicato l’attuazione di questo Accordo come condizione preliminare alla sottoscrizione dei CCNI perché l’unico strumento in grado in grado di mettere ordine e di soddisfare le legittime aspettative di riqualificazione maturate in questi anni dai “vecchi” dipendenti bloccati per decenni conciliandole con le aspettative di progressione di carriera dei “giovani” assunti, lo dimostra un nostro comunicato del 2019 (che alleghiamo) uno dei tanti, dal titolo che riteniamo essere molto significativo “gira la ruota”.
Certo non vogliamo aprire la guerra del fronte “vecchi” contro “giovani”, sappiamo solo che se l’Amministrazione avesse compiuto il suo dovere rispettando gli accordi sottoscritti oggi non ci sarebbe alcun problema considerato che la stragrande maggioranza delle assunzioni sono avvenute successivamente al 2017.
Occorre individuare una metodologia.
La soluzione consiste -a parere di chi scrive- nella revisione delle piante organiche necessarie all’ampliamento dei posti e nella realizzazione del passaggio ai profili immediatamente superiori prima di ogni altra assunzione (peraltro previsto dal DM di applicazione dell’Accordo).
La priorità è quella di evitare ulteriore frustrazione del personale per la mancata riqualificazione, questo, secondo noi, è possibile se l’Amministrazione facesse uno sforzo in termini organizzativi (ed economici) riuscendo a dare (dall’alto) piena attuazione all’area delle alte professionalità (con numeri consistenti, alla pari del numero dei dirigenti dell’Agenzia delle Entrate) in modo da sbloccare, finalmente, una progressione verso l’alto.
Certo è che l’impresa è ardua perché non è semplice ereditare (e sbrogliare) situazioni che si sono accumulate negli anni, adeguando un ordinamento professionale facendo un salto in avanti di 15 anni (mettendosi alla pari con le altre Amministrazioni), dopo aver assunto dall’esterno migliaia di Assistenti giudiziari con una rigida selezione, Cancellieri esperti e Direttori richiedendo titoli di accesso superiori a quelli richiesti per accedere al concorso in magistratura.
Azioni sempre fortemente criticate da Confintesa FP ed ora, possiamo dirlo, non ci sbagliavamo.
Confidiamo nel buon senso, nella sensibilità e nella professionalità che gli attuali vertici stanno costantemente dimostrando, noi continueremo a portare ai tavoli di confronto le posizioni che riteniamo essere le più giuste perché, siamo convinti, che sono le uniche che devono andare avanti a prescindere dagli umori e dalle aspettative singole di ciascuno perché una squadra vale di più se, compatta, persegue un nobile obiettivo.
Rimediare agli errori del passato non sarà semplice ma “è impossibile…solo se pensi che lo sia”.

FLASH-28 TAVOLO TECNICO ACCORDO 2017

FAMIGLIE PROFESSIONALI DGCM accolta la nostra proposta

18th Ott
2023
Non Attivo

Nel corso della riunionedel21 luglio CONFINTESA FP ha esposto le perplessità rispetto alla bozza redatta dall’Amministrazione sulle famiglie professionali ed ha formalizzato le proprie osservazioni. Con grande soddisfazione il lavoro che abbiamo svolto ha trovato riconoscimento nella nuova bozza trasmessa dal Dipartimento della Giustizia Minorile dalla quale risulta la rimodulazione delle criticità da noi evidenziate. Non ci dilunghiamo ulteriormente perché riteniamo che la lettura della nota che abbiamo trasmesso per cristallizzare la nostra posizione valga più di tante chiacchiere. A seguire troverete la nota ed augurandovi una buona lettura vi raccomandiamo di dare forza alle nostre idee perché l’adesione al Sindacato è la migliore arma per chiedere il cambiamento.

Prot. 116 osservazioni ordinamento professionale dgmc[1] (3)

CCNI: PROSEGUONO LE TRATTATIVE buone le premesse, lunghi i tempi

18th Ott
2023
Non Attivo

Continua il “confronto” tra l’Amministrazione e le OO.SS. per il rinnovo del CCNI.

L’Amministrazione ha dimostrato apertura per completare l’applicazione del Protocollo di intesa del 26/04/2017, apertura che rappresenta motivo di grande soddisfazione per CONFINTESA FP che da anni lo rivendica quale necessaria premessa perché consentirebbe di dare una concreta risposta alle legittime aspettative dei dipendenti in servizio da molti anni. Al momento non è stato definito nulla e se ne discuterà il prossimo 25 ottobre, ma vogliamo già ritenerlo un primo importante passo.

L’Amministrazione ha poi illustrato le prospettive per l’attuazione dell’art. 18 del nuovo CCNL 2019 -2021 Funzioni Centrali (cd. passaggio in deroga) per il 21 quater con riferimento ai profili UNEP, informatici e contabili (evitiamo di riportare numeri di dettaglio perché sono tutti da definire).

Confermata la possibilità di ampliare e rimodulare la dotazione organica della III Area con gli assunti con contratto finanziato dal PNRR, la cui trasformazione del contratto a tempo indeterminato deve passare da una procedura concorsuale che non può essere immediata perché occorre raggiungere gli obiettivi fissati a livello europeo.

Circa il nuovo ordinamento professionale abbiamo ribadito la nostra posizione, cristallizzata nella nostra nota prot. 133 inviata all’Amministrazione, ribadendo che occorre immaginare e costruire un progetto per la giustizia del domani, investendo soldi ed energie, per realizzare una costruzione che duri nel tempo.

Le nostre richieste?

  1. il pieno rispetto degli impegni assunti con le OO.SS. sottoscrittrici del Protocollo di intesa del 26/04/2017.
  2. Il passaggio integrale di tutti gli ausiliari nella II area, anche in deroga al possesso del titolo di studio richiesto per l’accesso all’area dall’esterno (art.52 D.Lvo 165/2001).
  3. Un percorso preferenziale nell’Area delle Elevate Professionalità per i Direttori assunti ante1997 per la Professionalità ed esperienza maturata per decenni nel Ministero della Giustizia e non escludendo altresì che sia valutata adeguatamente, in via residuale, l’esperienza maturata dai Funzionari in possesso di tutti i titoli e, a seguire i nuovi assunti sia pur con esperienze pregresse maturate al di fuori del Ministero della Giustizia.
  4. Un percorso preferenziale nell’Area della Dirigenza per i direttori e funzionari che, in assenza del dirigente, reggono sostanzialmente l’ufficio (non è possibile formalmente a causa della famigerata “Circolare Castelli” che finora nessuno ha avuto il coraggio di abolire).
  5. La riparazione definitiva dell’errore di inquadramento dei Cancellieri (e non solo) nella II area (oggi Area Assistenti), riconosciuto sia dalla giurisprudenza che dal legislatore, che peraltro costituisce il fondamento della “sanatoria” del 21 quater L.132/2015. Stessa richiesta vale per gli altri profili professionali apicali della ex II area per i quali non si è mai provveduto alle procedure ex art.21 quater (contabili, assistenti informatici, assistenti linguistici… ecc.).
  6. La previsione delle famiglie professionali anche per il personale attualmente in servizio con contratto di lavoro a tempo determinato e che si attendono (e noi chiediamo) la trasformazione del contratto a tempo indeterminato.

Questo progetto, se realizzato, potrebbe rimediare al malcontento generale, restituendo l’orgoglio di appartenenza al Ministero della Giustizia che potrebbe tornare ad essere “attraente”.

Confintesa FP ha obiettivi chiari ma per realizzarli ha bisogno del supporto di tutti, sappiate che non abbiamo fretta perché vogliamo ottenere il migliore dei risultati per tutti i lavoratori.

FLASH 26 PROSECUZIONE TRATTATIVE CCNI

Prot. 133 OSSERVAZIONI PROPOSTA CCNI (1)

 

CCNI: LE PROPOSTE CONFINTESA FP

18th Ott
2023
Non Attivo

Prot. 133 OSSERVAZIONI PROPOSTA CCNI

L’obiettivo principale di Confintesa FP è quello di non cadere nella trappola della dichiarazione di una “guerra tra poveri” frutto di due scelte, a nostro avviso pessime e scellerate (e pur sempre dichiarate) del passato “Governo”:

  1. una politica assunzionale che non ha tenuto in alcuna considerazione il personale già in servizio, privandolo della doverosa progressione professionale (non applicando l’accordo del 26/04/2017);
  2. l’assunzione di colleghi apicali nelle due aree (Cancellieri Esperti e Direttori) ai quali sono stati chiesti più requisiti (già per la preselezione) di quanto siano necessari per accedere al concorso in magistratura!

Questo ha comportato:

  • la presenza di Ausiliari che dal 2010 aspettano il passaggio di Area (previsto da un accordo sottoscritto da Confintesa FP);
  • la mancata progressione degli operatori e dei “vecchi” assistenti;
  • la presenza in servizio di colleghi della (già) seconda area plurititolati che per contratto devono svolgere funzioni “operative” (e se per gli Assistenti Giudiziari del 2018 è stata una loro scelta per i Cancellieri Esperti del 2022 è stato un requisito di accesso);
  • la presenza nella (già) terza area di:
  1. ex Cancellieri 21 quater,
  2. Funzionari e Direttori con molti decenni di anzianità (e, quasi tutti, con tanti titoli),
  3. Direttori neo assunti che per gli stessi decenni hanno svolto la libera professione,
  4. Personale a tempo determinato assunto con la promessa di svolgere funzioni di “quasi” magistrato che oggi si aspetta che il tempo investito nella nostra Amministrazione sia riconosciuto con la trasformazione del contratto a tempo indeterminato (idem per gli altri profili assunti a tempo determinato).

Come se già tutto questo non bastasse a creare confusione, il 9 maggio 2022 è stato sottoscritto all’ARAN il nuovo CCNL che (nonostante la ferma opposizione della scrivente O.S. ed a causa del silenzio di tutti gli altri) ha ridenominato le aree in “Operatori, Assistenti e Funzionari”.

Nessun Contratto ha avuto il difetto di scontentare contemporaneamente tutti i lavoratori di un’Amministrazione ma Confintesa FP ha una percentuale di rappresentatività, per ora, non incisiva.

La sfida e l’obiettivo è di rimettere ordine in questa “Babele”.

Come? Confintesa FP ritiene di dover compiere alcune scelte chiare quanto importanti che da un lato consentirebbero a tutti i colleghi in servizio da anni nel Ministero della Giustizia di ottenere il giusto riconoscimento e, contestualmente, dall’altro di costituire un virtuoso esempio per i giovani assunti di una prospettiva di carriera, oggi inesistente che (a giusta ragione) preferiscono altre Amministrazioni dello stesso Comparto.

Inutile sottolineare che, a differenza di quanto avveniva fino a pochi anni fa, la molteplicità di concorsi aumenta il turnover ed il Ministero della Giustizia, nonostante le continue assunzioni, è sempre deficitaria di personale.

Queste le nostre proposte:

  1. Passaggio integrale di tutti gli ausiliari nella II area, anche in deroga al possesso del titolo di studio richiesto per l’accesso all’area dall’esterno (art.52 D.Lvo 165/2001).
  2. Pieno rispetto degli impegni assunti con le OO.SS. sottoscrittrici del Protocollo di intesa del 26/04/2017 e con i lavoratori, dunque la confluenza in altri profili di coloro che avevano più di 7 anni di anzianità a quella data (Funzionario in Direttore, Assistente Giudiziario in Cancelliere esperto, Operatore giudiziario in Assistente giudiziario).
  3. Un percorso preferenziale nell’Area delle Elevate Professionalità per i Direttori assunti ante 1997 per la professionalità ed esperienza maturata per decenni nel Ministero della Giustizia e non escludendo altresì che sia valutata adeguatamente, in via residuale, l’esperienza maturata dai Funzionari in possesso di tutti i titoli e, a seguire i nuovi assunti sia pur con esperienze pregresse maturate al di fuori del Ministero della Giustizia. Accesso alla IV area anche per il personale informatico, contabile, statistico, bibliotecario, ecc… con comprovate esperienze nell’Amministrazione e con i titoli previsti nonché per il personale UNEP in possesso di esperienza e titoli di studio.
  4. Un percorso preferenziale nell’Area della Dirigenza per i direttori e funzionari che, in assenza del dirigente, reggono sostanzialmente l’ufficio (non è possibile formalmente a causa della famigerata “Circolare Castelli” che finora nessuno ha avuto il coraggio di abolire).
  5. La riparazione definitiva dell’errore di inquadramento dei Cancellieri (e non solo) nella II area (oggi Area Assistenti), riconosciuto sia dalla giurisprudenza che dal legislatore, che peraltro costituisce il fondamento della “sanatoria” del 21 quater L.132/2015. La norma, lo ricordo a me stessa, esplicita chiaramente “i profili di nullità, per violazione delle disposizioni degli articoli 14 e 15 del contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) comparto Ministeri 1998/2001, delle norme di cui agli articoli 15 e 16 del contratto collettivo nazionale integrativo del personale non dirigenziale del Ministero della giustizia quadriennio 2006/2009 del 29 luglio 2010” e come diretta conseguenza scaturisce il danno, anche economico, subìto dai colleghi ex B3 per il lungo tempo trascorso durante il quale il Ministero della Giustizia ha colpevolmente ritardato l’adempimento parziale per il caso dei cancellieri ed ufficiali giudiziari ed integrale per le altre qualifiche (contabili, assistenti informatici e assistenti linguistici).

È noto che il profilo di Cancelliere è stato ridenominato “Cancelliere Esperto” a parità di funzioni e che ad entrambi si applicano i medesimi CCNL e CCNI.

L’immediata conseguenza è che occorre sanare anche la successiva nullità che colpisce i “cancellieri esperti” assunti successivamente al DM 9/11/2017.

Stessa richiesta vale per gli altri profili professionali apicali della ex II area per i quali non si è mai provveduto alle procedure ex art.21 quater (contabili, assistenti informatici e assistenti linguistici).

  1. La previsione delle famiglie professionali anche per il personale attualmente in servizio con contratto di lavoro a tempo determinato e che si attendono (e noi chiediamo) la trasformazione del contratto a tempo indeterminato.
  2. Si accoglie con favore la possibilità di distinguere nell’ambito di ciascuna area i cd. “profili di ruolo”, proposta dall’Amministrazione, a condizione che sia solo in via transitoria ed a esaurimento per il personale già in servizio, perché la struttura gerarchica all’interno della stessa area tra diverse qualifiche continuerebbe a tradire, a nostro avviso, l’impianto innovativo del nuovo ordinamento professionale disegnato dal CCNL 2019-2021.

Nel restare a disposizione per ogni ulteriore integrazione, chiarimento e confronto porgo

Cordiali saluti

 

COSTRUIAMO LA “CASA DELLA GIUSTIZIA”

12th Ott
2023
Non Attivo

Questo l’obiettivo dichiarato dal Capo Dipartimento Organizzazione Giudiziaria, Dott. Campo che certamente condividiamo, ma … come?

Confintesa FP da anni, in modo chiaro (forse anche troppo) ha diffuso il suo “progetto” partendo da un obiettivo chiaro: giungere ad una concreta valorizzazione del personale che deve recuperare l’orgoglio di appartenere al Ministero della Giustizia e che, nonostante la mortificazione accumulata nel corso degli anni, ha contribuito al funzionamento del sistema “giustizia”.

L’obiettivo è raggiungibile, secondo noi, con il giusto compenso economico (come avviene in tante altre Amministrazioni del medesimo Comparto) e con un adeguato ordinamento professionale.

In particolare, occorre:

  • in primis dare attuazione all’accordo del 2017, rispettando le legittime aspettative di coloro che attendono da moltissimi anni per rimediare agli anni di immobilizzazione (non ci fate riscrivere tutte le volte quello che comporta per tutte le qualifiche!);
  • sanare la posizione degli attuali Cancellieri collocandoli nell’area Funzionari, rispettando quanto previsto da corposa giurisprudenza (abbiamo depositato da mesi i tentativi di conciliazione per interrompere la prescrizione se dovessimo ricorrere a contenziosi, per ora, inutili);
  • far rientrare (con legge) le mansioni svolte dai conducenti di mezzi autoblindati tra le attività usuranti;
  • prevedere l’attribuzione al personale giudiziario (con legge) delle funzioni para giurisdizionali, del recupero crediti (passato da anni ad Equitalia Giustizia), delle vendite mobiliari ed immobiliari (perché pagare “cari” i liberi professionisti?), in tal modo di andrebbe anche a rimpinguare il Fondo di produttività;

Abbiamo, finalmente, ascoltato dall’Amministrazione l’intento di consentire a moltissimi (numero non quantificato) lavoratori della ex terza area di accedere alla costituenda Area delle Elevate professionalità, con particolare preferenza per gli “anziani” Direttori, come Confintesa FP sta chiedendo da anni pur senza dimenticare altri profili apicali o i funzionari con esperienza e titoli.

Non abbiamo, invece, concordato sullo spacchettamento in cd. “profili di ruolo”, proposto dall’Amministrazione, perché la struttura gerarchica all’interno della stessa area tra diverse qualifiche e tradisce a nostro avviso l’impianto innovativo del nuovo ordinamento professionale disegnato dal CCNL 2019-2021.

Spiace rimarcare l’assenza nella bozza presentata della parte pubblica di una famiglia professionale dell’Ufficio del Processo, proposta da Confintesa FP (e per la verità non voluta da tante altre Organizzazioni Sindacali) perché crediamo nell’impianto della struttura dell’Ufficio del processo e nella stabilizzazione di coloro che sono entrati con questo ruolo, prevedendo altresì la possibilità per chi, già in servizio a tempo indeterminato, possiede requisiti e titoli di passare in questa “famiglia”.

Abbiamo ribadito la necessità di revocare la circolare della DGSIA con la quale è stato illegittimamente e contrariamente alle norme di procedura introdotto l’obbligo di svolgere la videoregistrazione, tanto più che nella nuova proposta dell’Amministrazione è un’attività che verrebbe espressamente attribuita agli Assistenti (e conferma che prima nulla era previsto).

Insomma, secondo noi, questa è l’occasione per restituire dignità ai lavoratori del Ministero della Giustizia, riconoscendo loro la professionalità ed il giusto compenso, evitando le “guerre tra poveri” troppo semplici e divisive dalle quali uscirebbero tutti perdenti.

Dobbiamo tornare ad essere un’Amministrazione “attrattiva” nella quale voler entrare e non fuggire, dobbiamo dare una prospettiva concreta per la stabilizzazione del personale a tempo determinato, con professionalità e famiglie alle spalle che, spesso, si trovano a scegliere altre Amministrazioni solo perché hanno un contratto di lavoro a tempo determinato.

Insomma, sogniamo di realizzare un progetto, il nostro, armonioso, di sana competizione e di riconoscimento, anche economico, del merito. Perché preferiamo un disegno organico a moti egoistici, divisivi e di parte.

E voi siete con noi?

Segretario Generale
(Claudia Ratti)

Prossimo appuntamento con l’Amministrazione per il 18 ottobre

FLASH 24 COSTRUIAMO LA CASA DELLA GIUSTIZIA

BOZZA fam. prof. 11.10.2023

Tabella famiglie professionali

Piattaforma COORD GIUSTIZIA gennaio 2023

Avviso 21.09.2023 per l’attribuzione della fascia economica superiore per vari profili professionali – segnalazione ulteriori anomalie

6th Ott
2023
Non Attivo

 Roma 6/10/2023 prot.131

Al Capo del Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria

Dott. Gaetano Campo

capodipartimento.dog@giustiziacert.it

 Al Direttore Generale personale e formazione DOG

Dott.ssa Isabella Gandini

dgpersonale.dog@giustizia.it

Con la presente si segnalano problematiche sia tecniche che relative a disposizioni previste dal bando in difformità all’accordo sottoscritto che, a nostro avviso, potrebbero causare contenziosi che danneggerebbero sia i lavoratori che da tempo aspettano una regolare procedura che l’Amministrazione per il dispendio di attività finora svolte e che potrebbero rivelarsi inutili.

PROBLEMI TECNICI

Molteplici interessati hanno lamentato l’impossibilità di inoltrare la domanda per le seguenti ragioni:

  • Risultano erroneamente censiti sulla piattaforma conseguentemente il sistema non li riconosce come soggetti legittimati a presentare la domanda. In particolare, tale inconveniente è stato riscontrato dal personale in servizio presso il Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria che si trova attualmente:
  1. in assegnazione temporanea presso altro Dipartimento del Ministero della Giustizia, in quanto la piattaforma non lo riconosce come appartenente al D.O.G.;
  2. in aspettativa ex art. 23 bis T.U.P.I. per il profilo appartenete al D.O.G e nel quale vorrebbe conseguire l’attribuzione della fascia economica superiore, atteso che il sistema lo riconosce come appartenete all’altro profilo attualmente in essere, appartenente sempre al DOG ma a tempo determinato, come quello di Funzionario Addetto all’Ufficio del Processo o Funzionario Tecnico dell’amministrazioni per fare qualche esempio ( tutti assunti dal 2022 in poi). Tale circostanza è in contrasto con l’art. 23 bis atteso che garantisce il mantenimento della qualifica posseduta durante il periodo di aspettativa.

Le suddette anomalie sono in evidente contraddizione con quanto previsto dall’art. 4 comma 6 del bando che, di contro, consente espressamente al personale che si trova nelle suddette condizioni di poter inoltrare la domanda. Invero, nel citato articolo si legge: “I dipendenti dell’Amministrazione in posizione di comando, di distacco, o di altra posizione giuridica presso altra Pubblica amministrazione o Ente, nonché i dipendenti comunque assenti dal servizio, ai fini della presentazione della domanda di partecipazione, possono accreditarsi alla procedura con le stesse modalità di cui al punto 3 presso l’Ufficio giudiziario più vicino alla propria residenza e/o Ufficio in cui presta attività in posizione sopra richiamata”. Inoltre, si viola anche l’art. 2 del medesimo bando che ammette  “tutti i dipendenti in servizio alla data di scadenza della domanda prevista nel presente avviso, con contratto di lavoro a tempo indeterminato appartenenti ai ruoli del Ministero della Giustizia (Dipartimento dell’Organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi) anche se in posizione di comando o fuori ruolo presso altra pubblica amministrazione”. 

Con specifico riferimento alla prima ipotesi, l’impossibilità di partecipare alla selezione in oggetto viola anche l’art. 51 CCNL 2016/2018 che garantisce espressamente al personale assegnato temporaneamente ad altra amministrazione, anche di diverso comparto, la possibilità di partecipare alle progressioni economiche presso l’amministrazione di appartenenza, alle procedure concorsuali o alle procedure selettive per la progressione tra le aree o categorie; inoltre, sempre in base al menzionato articolo, la posizione del dipendente agli effetti della maturazione dell’anzianità lavorativa, dei trattamenti di fine lavoro e di pensione e dello sviluppo professionale non viene pregiudicata dall’assegnazione temporanea.

 

  • Il personale ha effettuato il passaggio da un profilo all’altro all’interno della medesima area ai sensi dell’art. 20 CCNI del 29.07.2010, dunque medesima fascia economica, e non ha maturato 2 anni nel nuovo profilo al primo gennaio 2022. Anche questa anomalia contrasta con il bando ove dove si legge, all’art.2, che i due anni di anzianità di servizio devono essere maturati nella fascia economica di appartenenza e non nel profilo; pertanto, atteso che in base all’art. 20 CCNI del 29.07.2010  nel passaggio da un profilo all’altro all’interno della medesima area conserva la fascia economica acquisita, chi ha maturato i due anni nella fascia economica di appartenenza al primo gennaio 2022 deve essere ammesso alla selezione anche se ha cambiato profilo nei termini suddetti.

 

  • Il personale che risulta essere in malattia, in distacco o aspettativa sindacale e, dunque, non ha accesso da remoto al sistema. A tal proposito giungono voci di una possibilità di delegare con le proprie credenziali ADN un collega in servizio per la compilazione della domanda, ben sapendo che tale operazione mina un principio di base: mai cedere le proprie credenziali ad altri!

 

  • Nell’ipotesi in cui il dipendente nello stesso anno abbia svolto servizio in due uffici differenti e abbia avuto doppia valutazione, la piattaforma non consente l’inserimento di entrambe le valutazioni. È opportuno, per tale motivo, che venga consentita tale possibilità ovvero che il Ministero fornisca ragguagli al riguardo.

 

 

DISPOSIZIONI PREVISTE DAL BANDO IN DIFFORMITÀ ALL’ACCORDO SOTTOSCRITTO

Si segnala, infine, una grande confusione ed un crescente malcontento per le tipologie di assenze da dover eliminare ai fini dell’anzianità di servizio.

Invero, nell’Accordo sottoscritto il 22.03.2023 non si fa menzione alcuna dei periodi di assenza di cui non si debba tener conto ai fini dell’anzianità di servizio e, quindi, delle progressioni economiche.

Infatti, nei precedenti avvisi per le progressioni economiche (del 29.12.2017 e del 8.4.2019) le tipologie di assenze escluse ai fini dell’anzianità di servizio sono, in parte, diverse: nell’allegato B alcune di quelle indicate in precedenza non compaiono e vi è, per esempio, l’aggiunta dei periodi in aspettativa sindacale non retribuita nonostante non solo nello specifico, non ci sia alcuna norma che esclude espressamente tale periodo ai fini dell’anzianità di servizio o delle progressioni economiche, quanto nell’art.20  CCNQ 2017, comma 3, espressamente chiarisce: “il dipendente o dirigente di cui al comma 1  (dunque collocato in distacco o aspettativa) non può essere discriminato per l’attività in precedenza svolta quale dirigente sindacale…”, ed invero, non computando l’anzianità di servizio ai fini delle progressioni economiche, si discrimina.

Non sottovalutiamo che allegato B del bando ha ben tre versioni implementate nel tempo con l’aggiunta delle assenze ex art. 42 D.lgs. 151/2011 che nel primo non erano menzionate.

Proprio a tal proposito si segnala che nell’avviso del 5 ottobre si legge “L’unico campo aggiunto è quello relativo all’aspettativa per ricongiungimento coniuge all’estero art.1 L. 26/1980, articolo unico L. 333/1985 e art. 41 CCNL Comparto personale Funzioni Centrali sottoscritto il 12.02.20218” ma non è affatto vero poiché tale tipologia di assenza era presente sin dal primo modello B (ne esistono ben tre versioni sic!).

Così facendo chi ha già presentato la domanda utilizzando uno dei precedenti modelli B e non ha seguito gli aggiornamenti, verrà certamente pregiudicato.

La scadenza del bando è ormai prossima e, onde evitare che molti interessati siano pregiudicati dalle anomalie su elencate, si auspica in un pronto intervento per la risoluzione di quanto segnalato anche rispetto a quanto in precedenza evidenziato con la nota n.139 del 29.09.2023.

In attesa di riscontro, si porgono

 

Cordiali saluti

Segretario Generale

(Claudia Ratti)

 

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