MEGLIO FERITI CHE MORTI…CROLLANO GLI SCAFFALI AL TRIBUNALE DI BARI!!

29th Set
2022
Non Attivo

Riportiamo il Comunicato Stampa del nostro Segretario Regionale, Maria Pia Erriquez, dipendente della Corte d’Appello di Bari e rappresentante della sicurezza dei lavoratori a seguito dell’incidente accaduto ieri mattina, 28 settembre, nell’Aula Magna, a Palazzo di Giustizia di Piazza De Nicola di Bari.

COMUNICATO STAMPA


“E’ inconcepibile che nel 2022 possano accadere incidenti simili sul posto di lavoro e per di più nell’aula Magna di un Palazzo di Giustizia…”
Lo dichiara Maria Pia Erriquez, Segretario Regionale di Confintesa Funzione Pubblica e rappresentante dei lavoratori della Corte d’Appello di Bari.
“Sono ancora scioccata per quello che è successo ieri…” continua la Erriquez…”mi trovavo a lavoro in Corte d’Appello e mentre erano in corso le attività elettorali per le Elezioni Politiche ho sentito un forte boato proveniente dall’aula Magna e delle grida disperate dei colleghi e sono subito andata per verificare cosa fosse accaduto ed ho trovato il delirio…tutti nel panico ed il collega, sanguinante e con dolori lancinanti alla mano, che stava per svenire ed in attesa del 118, arrivato dopo interminabili 25 minuti…Arrivati i soccorsi, il collega è stato portato in ambulanza al Policlinico ed operato d’urgenza, riportando gravi conseguenza ad una mano. Anche altri colleghi infortunati sono stati portati al pronto soccorso per sicurezza, ma per fortuna non con gravi lesioni.”
I Carabinieri e le forze dell’ordine sono intervenuti prontamente e adesso attendiamo gli accertamenti da parte delle Autorità competenti.
Come Sigla da anni ci facciamo carico delle lamentele dei lavoratori e segnaliamo le tante, troppe, situazioni di rischio in cui versano i nostri Uffici Giudiziari, dall’inadeguatezza strutturale degli edifici ormai vetusti, con solai che non reggono al peso dei molteplici faldoni, collocati anche sui pavimenti, alle scaffalature ovunque piazzate, anche in locali non salubri, e spesso ( come è accaduto ieri) non adeguatamente fissate in sicurezza, a rischio concreto di crollo, o fotocopiatrici nei corridoi, o impianti di climatizzazione da sempre malfunzionanti, e potremmo continuare ancora…
Non possiamo più accettare che si continui a lavorare in queste condizioni…
Tutti noi potevamo esserci al posto del nostro collega…
Non siamo carne da macello! Chiediamo, Vogliamo sicurezza sul lavoro!!!

Bari 29/09/2022
Il Segretario Regionale
Maria Pia Erriquez

Trattative del CCNI. Il modello della Giustizia Amministrativa.

22nd Set
2022
Non Attivo

Esiste un ramo della Giustizia che dovrebbe essere emulato per l’attenzione e la tempestività con le quali si provvede a normare gli istituti relativi alla gestione del personale amministrativo.

Si tratta della Giustizia Amministrativa presso la quale, nel rispetto dei termini fissati dal CCNL, sono in corso le trattative per la sottoscrizione del nuovo CCNI del personale amministrativo.

Organizzare e gestire efficientemente la Giustizia con attenzione rivolta al personale, in una visione in cui la partecipazione ed il coinvolgimento di quest’ultimo diventano strumenti strategici per la produttività, è dunque possibile.

Ed è così che in ”quel ramo” le procedure per le progressioni economiche vengono puntualmente espletate, la remunerazione del fondo per la Performance organizzativa ed individuale avviene annualmente, addirittura con possibilità di anticipazioni grazie alla flessibilità organizzativa. In “quel ramo” da anni è stata introdotta l’indennità per “il miglioramento dell’efficienza organizzativa” e da anni ne chiediamo l’introduzione anche nel Ministero della Giustizia, nella disattenzione generale, dell’Amministrazione e non solo.

Nulla ancora è definito e tutto è perfettibile, ma ciò che emerge fin dalle prime battute e dalla lettura dell’ipotesi d’accordo, è che l’obiettivo è quello di ottenere il miglioramento e l’efficientamento dei servizi anche  attraverso l’adozione di soluzioni incentivanti, remunerative e non, per il personale, quali “il premio di eccellenza” ancorato a criteri oggettivi, le posizioni organizzative,  una serie di indennità connesse a responsabilità amministrative-contabili e l’attenzione alla conciliazione tra le esigenze di vita e di servizio tramite la regolamentazione del lavoro da remoto non di mera facciata.

Emerge, in sostanza, l’intenzione di valorizzare il personale amministrativo, senza alimentare inutili contrapposizioni con il personale di magistratura.

Si rimane in attesa della convocazione per l’avvio delle trattative per realizzare ciò che in altre Amministrazioni è, da tempo, possibile.

Segretario Generale

(Claudia Ratti)

 

Contratto Integrativo, progressioni, passaggio di area, Alte Professionalità… quando?

Piattaforma COORD GIUSTIZIA SETTEMBRE 2022

PROT. 59 AVVIO TRATTATIVE CCNI

Prot.40 2022 avvio CCNI

Facendo seguito alla nostra richiesta trasmessa in data 9/5/2022, considerato che l’art.18 CCNL Comparto Funzioni Centrali, sottoscritto in data 9/5/22 “Norme di prima applicazione”, com’è noto, testualmente dispone:

“1. Al fine di consentire alle amministrazioni di procedere agli adempimenti necessari all’attuazione delle norme di cui al presente Titolo, lo stesso entra in vigore il giorno 1 del mese successivo ad un periodo dilatorio pari a cinque mesi dalla sottoscrizione definitiva del presente CCNL.

  1. Dall’entrata in vigore del presente CCNL ed entro il termine di cui al comma 1, l’amministrazione, in sede di contrattazione integrativa di cui all’art. 7 (Contrattazione collettiva integrativa: soggetti, livelli e materie), comma 6, lett. z), definisce le famiglie professionali del nuovo ordinamento professionale all’interno delle quali confluiscono, nel rispetto della tabella 2 di trasposizione automatica nel sistema di classificazione, i profili professionali definiti sulla base del precedente sistema ordinamentale”.

Considerato che il termine è prossimo alla scadenza e che ancora non si sono aperte le trattative.

Si chiede di procedere con urgenza all’avvio: 

  1. delle trattative per il rinnovo del Contratto Collettivo Integrativo del Ministero della Giustizia;
  2. delle procedure per le progressioni economiche all’interno delle aree ex art.14 CCNL 2019/2021;
  3. delle procedure per le progressioni tra le aree con procedure valutative cui sono ammessi i dipendenti in servizio in possesso dei requisiti ex art.18 co.6 (dunque per il passaggio I e II e II e III area);
  4. alla previsione dell’Area delle Area delle elevate professionalità.

Si coglie l’occasione per trasmettere la piattaforma Confintesa FP.

Restando a disposizione per ulteriori confronti ed approfondimenti si porgono Cordiali saluti,

L’amaro abbandono degli Uffici del Giudice di Pace.

14th Set
2022
Non Attivo

 

Al Ministro della Giustizia

Prof.ssa Marta Cartabia

 

Al Capo del Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria, del personale e dei Servizi

Dr.ssa Barbara Fabbrini

 

Al Direttore Generale dell’Organizzazione Giudiziaria, del Personale e dei Servizi

Dr. Alessandro Leopizzi

 

Oggetto: L’amaro abbandono degli Uffici del Giudice di Pace.

 

Carenza di organico, pesanti carichi di lavoro, declassificazione professionale, umiliazione economica, inadeguatezza infrastrutturale ed informatica, indifferenza dei vertici … sembrano siano queste le principali caratteristiche degli Uffici del Giudice di Pace, eppure il loro contributo all’Amministrazione Giudiziaria, seppur deputato a fattispecie per rilevanza “minori”, non deve essere considerato di secondo livello.

Il primo dei problemi che riteniamo debba essere risolto è quello della gravissima carenza di personale, oramai non più sostenibile.

Occorre, in primis, procedere ad una ricognizione della pianta organica che individui le unità effettivamente ivi operanti, al netto delle applicazioni, dei comandi, dei distacchi e dei prossimi pensionamenti e ad una successiva rivisitazione della stessa volta a rendere conforme il personale necessario rispetto al carico di lavoro.

Agli uffici del GdP sono state destinate pochissime unità anche dalle ultime assunzioni.

È pleonastico rimarcare come siffatta voragine rilevi sotto un triplice profilo:

  1. L’impossibilità per il personale effettivamente presente di garantire, in maniera efficiente ed efficace i servizi.
  2. La declassificazione del personale che per garantire la completezza dei servizi è costretto a svolgere mansioni non appartenenti al proprio profilo professionale.
  3. Innesca effetti avversi sul benessere psico-fisico dei lavoratori (fenomeno di burnout).

Tuttavia, non basta implementare il personale ma occorre agire anche sul piano delle tecnologie informatiche attraverso l’adozione sistematica ed obbligatoria, così come avviene presso gli uffici “superiori”, di strumenti volti alla agevolazione:

  • delle iscrizioni a ruolo essendo ancora esistenti uffici ove l’iscrizione degli atti introduttivi avviene manualmente, anche a discapito dell’automatica ed oggettiva assegnazione delle pratiche ai Giudici;
  • della verbalizzazione delle udienze.

Tali strumenti rappresentano l’occasione per modernizzare e rendere più efficienti tali uffici, in sintonia con la tanto declamata PA 2.0. Si perseguirebbe l’obiettivo di agevolare il servizio di assistenza alle udienze per l’operatore, di razionalizzare l’attività in termini temporali e di trasparenza, garantendo in tal modo anche la customer satisfaction.

Chiediamo, per quanto sopra, di restituire la dignità di Uffici Giudiziari anche ai “Giudici di Pace” e restiamo a disposizione per ogni possibile intervento.

Cordiali saluti

Segretario Generale

(Claudia Ratti)

 

 

 

 

Interpello straordinario riservato

13th Set
2022
Non Attivo

Pubblichiamo, di seguito, la nota trasmessa in data odierna al Ministro della Giustizia, al Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria e alla Direzione Generale del personale e dei servizi in relazione al prossimo interpello straordinario.

Al Ministro della Giustizia

Prof.ssa Marta Cartabia

 

Al Capo del Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria, del personale e dei Servizi

Dr.ssa Barbara Fabbrini

 

Al Direttore Generale dell’Organizzazione Giudiziaria, del Personale e dei Servizi

Dr. Alessandro Leopizzi

 

 

OGGETTO: Interpello straordinario riservato.

 

L’Amministrazione ha comunicato la prossima pubblicazione di un interpello straordinario riservato ai dipendenti in posizione di distacco i cui requisiti per la partecipazione sono prescritti dall’art.23 ovvero essere in posizione di distacco presso un altro ufficio da almeno un anno dalla data del 1° giugno 2020 ed aver superato il vincolo quinquennale.

Tuttavia, considerando:

  1. che non si è mai proceduto ad una ricostruzione realistica della pianta organica che tenga conto della mole di lavoro, del personale comandato e dei prossimi pensionamenti;
  2. il ritardo di oltre un anno rispetto alla data del 01/06/2021, fissata dall’accordo di mobilità del 15 luglio 2020, con il quale l’Amministrazione sta procedendo all’interpello;
  3. l’orientamento espresso dal Ministero della Funzione Pubblica in tema di vincolo quinquennale che ha chiarito la non obbligatorietà per le PPAA e sulla cui non utilità Confintesa FP ha speso fiumi di parole (nota prot. 10/2020 e nota prot. 52/2022),

La scrivente

CHIEDE

Di convocare con ogni possibile urgenza le OO.SS. affinché si possa modificare l’art.23 dell’accordo sulla mobilità in questi termini:

  • eliminando il requisito del periodo di permanenza quinquennale nella sede di prima destinazione ai sensi dell’articolo 35, comma 5-bis, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165;
  • legittimando la partecipazione dei dipendenti in posizione di distacco presso un altro Ufficio da almeno un anno alla data del 1° settembre 2022.

Si chiede altresì di eliminare il vincolo anche in tutti i futuri interpelli, ritenendo che sia di ostacolo sia al buon andamento dell’Amministrazione che al benessere dei lavoratori.

Cordiali saluti

Segretario Generale

(Claudia Ratti)

prot. 58 Interpello straordinario settembre 2022

Assunzione idonei “Assistente sociale”

25th Ago
2022
Non Attivo

La scrivente O.S.  ha appreso che codesta Amministrazione procederà, in data 26 settembre 2022 all’assunzione di 18 Funzionari della professionalità di Servizio sociale a seguito di accordo del 27 maggio c.a. con l’Azienda Pubblica di Servizi alla Persona (ASP) della città di Piacenza per l’ assorbimento della graduatoria degli idonei del concorso pubblico di 26 unità di personale “Specialista in attività sociali” profilo di “Assistente sociale” bandito dalla medesima azienda piacentina.

Sebbene riteniamo che l’assunzione di nuovo personale sia motivo di merito per il Dipartimento in considerazione della carenza di organico, dobbiamo evidenziare,  anche a nome di numerosi colleghi, la mancata applicazione della previsione dell’art.17 dell’accordo sui criteri di mobilità interna del personale, sottoscritto il 10/05/2019, nella parte in cui espressamente prevede che: “prima di assumere i vincitori dei pubblici concorsi, l’Amministrazione procede alla mobilità del personale in servizio, assicurando in ogni caso la funzionalità delle sedi interessate (…) l’assestamento del personale avviene a seguito di pubblico interpello straordinario”.

Salvo nostro errore ci consta che le OO.SS. non abbiano ricevuto alcuna informativa riguardante la procedura.   

Ulteriore “malcontento” sorge dall’assegnazione del nuovo personale anche a sedi del centro sud, quali Lazio, Campania e Sicilia, sedi notoriamente ambite dal personale in servizio, al quale vengono puntualmente rigettate le istanze di distacco ex L.104/1992 e art. 42 bis D.lgs. 151/2001.

Considerato:

  • che non è stato rispettato l’Accordo di mobilità del personale nella parte in cui prevede il preventivo assestamento del personale in servizio e tale omissione potrebbe un configurare comportamento antisindacale;
  • che il parere del Dipartimento della Funzione Pubblica prot. 0103321/2022 del 24 marzo c.a., rimette alla valutazione delle singole Amministrazioni la possibilità di derogare il vincolo quinquennale di permanenza nelle sedi di prima assegnazione;
  • che presso il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria si sta concludendo un interpello straordinario di assestamento e che presso il Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria è in corso un interpello delle funzioni centrali per il nuovo “Dipartimento per la transizione digitale, l’analisi statistica e le politiche di coesione” e che per entrambe le procedure è stata estesa la partecipazione al personale ancora sottoposto al vincolo quinquennale;

la scrivente O.S.

CHIEDE

che venga bandito un interpello straordinario con ogni urgenza, e comunque prima della data di assunzione del nuovo personale e per tutte le future assunzioni, estendendo la partecipazione a tutto il personale in servizio.

Confidando in un positivo e tempestivo riscontro, si porgono cordiali saluti.

 

Segretario Generale

(Claudia Ratti)

PROT 56 MOBILITA E ASSESTAMENTO

Funzionario RIPAM?

1st Ago
2022
Non Attivo

L’anacronistico vincolo di 5 anni…

26th Lug
2022
Non Attivo

MINISTERO DELLA GIUSTIZIA

Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria, del Personale e dei Servizi

 

Al Capo del Dipartimento

Dr.ssa Barbara Fabbrini

 

Al Direttore Generale

Dr. Alessandro Leopizzi

 

OGGETTO: Abolizione del vincolo quinquennale ex art. 30 d.lgs 165/2001.

 

La scrivente O.S. già nella propria piattaforma programmatica per il CCNL 2019/2021 (di cui si allega stralcio all.1) e nel documento redatto in data 18/02/2020 in occasione della discussione per il nuovo accordo sulla mobilità (all.2), aveva evidenziato l’opportunità di derogare all’attuale vincolo quinquennale di permanenza nella sedi di prima destinazione.

Una richiesta, insieme a quella della tanto auspicata mobilità per coloro che da decenni attendono di poter rientrare nella sede desiderata, che per questa Sigla rappresenta un atto doveroso nei confronti dei dipendenti la cui condizione personale e familiare risulta considerevolmente gravata da un termine che, a parere, di scrive, rappresenta non un obbligo di legge inderogabile ma un ostacolo alla richiesta di benessere organizzativo.

Una deroga da tempo necessaria resa ancora più attuale non solo dalle assunzioni di personale (i cui numeri non hanno precedenti) ma anche dai numerosissimi concorsi in atto che offrono un ventaglio di possibilità di lavoro ai tanti brillanti lavoratori che il Ministero della Giustizia ha assunto nell’ultimo quinquennio in ogni profilo.

Ministero della Giustizia che, non essendo oggettivamente “competitivo” né come trattamento accessorio (nonostante quello che si dica), né come elasticità verso le esigenze dei dipendenti, corre il serio rischio di perdere continuamente personale che “migra”, giustamente, verso realtà molto più concorrenziali.

Si aggiunga che, accogliendo la nostra richiesta, verrebbero altresì eliminate numerosissime pratiche di “rinnovo distacchi” e verrebbero consolidati gli “scambi” di sede, ora soggetti a vincolo quinquennale.

Lo stesso Dipartimento della Funzione Pubblica con parere 103321 del 2022 (all.3) ha confermato quanto da tempo da noi sostenuto ovvero che “l’obbligo di permanenza nelle sedi di prima destinazione non ha ragione di operare qualora l’amministrazione rilevi, in un’ottica di ottimizzazione delle risorse, che una diversa allocazione e distribuzione del personale sia maggiormente rispondente alle proprie esigenze organizzative funzionali.

In ragione di ciò è evidente che l’ambito di applicazione della norma in esame non può in alcun modo riflettersi nell’imposizione di vincoli paralizzanti per l’amministrazione che ne impediscono o limitano scelte, assunte assicurando trasparenza e uniformità di trattamento che siano finalizzate al perseguimento della maggiore efficienza “.

Ci auguriamo che il Ministero della Giustizia accolga questa nostra richiesta e faccia un ulteriore passo verso i lavoratori che chiedono a gran voce elasticità e rinnovamento a fronte di un miglioramento dell’efficienza e funzionalità dell’Amministrazione.

Cordiali saluti

Segretario Generale

PROT.52 ABOLIZIONE VINCOLO 5 ANNI con allegati

PROGRESSIONI ECONOMICHE AL VIA

12th Lug
2022
Non Attivo

Firmato l’accordo per le progressioni economiche, sia pure con un ritardo di tre mesi (senza conteggiare gli anni precedenti) per alcune pregiudiziali poste l’11 aprile da 3 Sindacati (2 hanno poi sottoscritto) e per la volontà dell’Amministrazione di rinviare “sine die” la discussione e mettiamoci pure, dopo un provvedimento di condanna del Tribunale di Roma del 24 giugno 2022 ottenuto da Confintesa FP!

È l’ultimo accordo con le “vecchie regole”, ovvero le regole previste dal vecchio CCNL, che consentirà ad altri 10.000 lavoratori di ottenere la progressione economica. L’obiettivo principale è quello di dare una possibilità a tutti coloro che finora non hanno goduto di alcuna progressione, partendo dagli esclusi più anziani che aspettano l’opportunità da oltre un decennio.

Ricordiamo, solo per inciso, che le prossime progressioni economiche potranno partire solo dopo il Contratto Integrativo, con tempistica indefinibile considerando anche che, nel frattempo, potrebbe esserci la scadenza della legislatura che, notoriamente, allungherebbe ancora i tempi.

Confintesa FP ha sottoscritto l’accordo, convinta che non esiste un accordo perfetto, che occorre avere una visione complessiva per un accordo che sia “giusto” il più possibile, al di là delle rivendicazioni di questo o quel gruppo o del singolo.

Confintesa FP non si è risparmiata nell’evidenziare una serie di mancanze e ritardi cronici del Ministero della Giustizia, Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria, nella gestione del personale chiedendo di rimediare nel prossimo Contratto Collettivo che, dunque, accogliamo come un’opportunità di cambiamento di un sistema per troppo tempo gestito affrontando ciò che è urgente ma dimenticando ciò che è importante.

E così sono stati assunti direttori, funzionari, cancellieri, operatori prima di dare alle professionalità interne un’opportunità di crescita, è così che per anni è stata bloccata la mobilità del personale, che non sono mai state riconosciute le posizioni organizzative, gli incentivi tecnici, il CUG, la banca delle ore, il tempo di viaggio come tempo di servizio per le missioni, le mancate procedure per il passaggio di area dei profili “tecnici” e lo scorrimento delle graduatorie per i “21 quater”, l’elenco purtroppo potrebbe continuare a lungo …

Abbiamo un’Amministrazione in cui ogni Dipartimento è, di fatto, un Ministero in nome della specificità che diventa una scusa, banale, per gestire in modo diverso ed indipendente, il personale del Ministero della Giustizia.

È ora di pensare in modo unitario, accrescendo i fondi per il FUA (ora FRD) in modo che sia un fondo incentivante per il personale, non solo nominativamente ma anche sostanzialmente, come già accade in altre Amministrazioni da tempo e creando le famiglie professionali in modo che ciascuno possa rivestire, con soddisfazione,  il suo ruolo.

Il confronto sul Contratto Integrativo partirebbe, a settembre, dalla costituzione di tavoli tecnici tematici, le cui risultanze confluirebbero nel Contratto.

La nostra piattaforma rivendicativa sarà diffusa prima dell’inizio dei lavori, leggeremo ogni Vostro suggerimento.

FLASH 20 PROGRESSIONI ECONOMICHE

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accordo progressioni economiche 2022

CONFRONTO DATI PROGRESSIONI

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