ENNESIMO RICORSO ALLA CEDU…inammissibile

3rd Feb
2017
Non Attivo

Ci risiamo, sembra che la CEDU sia la soluzione a tutti i mali.

Cerchiamo di mettere in guardia dagli specchietti per le allodole, ricorrere alla CEDU non è uno scherzo, ci sono una serie di condizioni di ammissibilità che devono essere rispettate ed invece ogni volta sembra che vanno rispiegate. Lo facciamo volentieri.

La primaria condizione di ricevibilità dei ricorsi presso la Corte Europea dei diritti dell’Uomo è l’aver esaurito tutte le vie di ricorso interne, ovvero aver esperito tutti i gradi di giudizio a livello nazionale e quindi avere un giudizio già definito in Cassazione o al Consiglio di Stato.

Adìre la Corte senza questo prerequisito minimo non fa altro che alimentare la lunga lista dei ricorsi inutili e, di certo, irricevibili. Il che è presagio di una iniziativa che ha il solo scopo di ottenere iscritti “facili” e fare cassa.

Ultimo è il caso dei ricorsi organizzati da una O.S. per il blocco dei contratti del Pubblico Impiego, dichiarato inammissibile con decisione del 08/07/2016.

E di nuovo, puntuale come un orologio, viene diffusa una iniziativa da un’Associazione per un “Ricorso alla Corte Europea per la progressione economica del personale giudiziario alla modica cifra di €. 30, il ricorso è aperto a tutti, iscritti e non iscritti con la garanzia che in caso di rigetto la Corte Europea non condanna alle spese!

La nostra Federazione, a brevissimo, darà diffusione ad una nuova iniziativa alla Corte di Giustizia e dimostrerà, ancora una volta, che non si procederà ad una raccolta fondi pro sindacato ma sarà un’iniziativa che rispetterà tutti i requisiti di ricevibilità nell’esclusivo interesse dei lavoratori.

Ancora una volta, com’è già accaduto per il ricorso alla CEDU organizzato per il CCNL (si ripete, dichiarato irricevibile) invitiamo tutti a diffidare dalle iniziative che promettono facili procedure di riqualificazione per progressioni.

 

Segretario Generale

(Claudia Ratti)

Flash 2017 n. 5 – ENNESIMO RICORSO ALLA CEDU…inammissibile

Prove tecniche di riqualificazioni!

2nd Feb
2017
Non Attivo

Il 31 gennaio si è conclusa la fase formativa relativa alla procedura di riqualificazione per il passaggio ai profili professionali di funzionario giudiziario e di funzionario Unep.

E’ stata immediato l’avvicendarsi di notizie discordanti e alcune preoccupanti su data di esame, banca dati, sede di esame… un vortice di comunicazioni che desta preoccupazione ed aumenta il malcontento dei lavoratori.

La nostra Federazione, in attesa di una comunicazione ufficiale da parte del Ministero, ha inviato una nota nella quale ha richiesto all’Amministrazione di:

  1. pubblicare entro il 15 febbraio il DB di massimo 1000 domande (corrette!) ;
  2. decentrare lo svolgimento delle prove nelle Corti di Appello dotate di aule informatiche.

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INTESA FP all’inaugurazione dell’anno giudiziario

28th Gen
2017
Non Attivo

La nostra Federazione è stata presente alla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario nelle maggiori sede di Corti d’Appello, chiedendo l’attenzione verso il personale e non solo l’enfasi meramente propagandistica del Ministro Orlando.

Dalle (mancate) procedure di riqualificazioni, ai passaggi (insufficienti) tra le aree, alla dimenticanza della riqualificazione per alcune figure tecniche (informatici, contabili ed altri), dalla (mancata) applicazione degli accordi, alla (non) applicazione dell’accordo del 2007 della mobilità, dalla distrazione dei fondi destinati alle riqualificazione del personale, al (mancato) passaggio di area degli ausiliari, dalla (mancata) applicazione delle posizioni organizzative, fino alla richiesta di acquisire le competenze di Equitalia Giustizia.

Lavoriamo per essere propulsori del miglioramento e non ci accontentiamo, vogliamo i fatti.

testo integrale dell’Intervento per inaugurazione AG 2017 –

 

Corte d’Appello di Roma, Claudia Ratti

 

 

Corte d’Appello di Catania, Debora Caruso

 

Corte d’Appello di Napoli, Lorenzo Santabarbara

 

Corte d’Appello di Palermo, Cristoforo Alvich

 

 

Archivi Notarili, nuova convocazione

21st Gen
2017
Non Attivo

Il Direttore Generale, Renato Romano, convoca le OO.SS. per un preventivo confronto sui profili professionali

convocazione 25 gennaio

Richiesto l’accesso agli atti amministrativi relativi alla distribuzione FUA della D.G.S.I.A./C.I.S.I.A.

La D.G.S.I.A. ha proceduto alla distribuzione delle risorse previste dall’Accordo FUA sottoscritto in data 03/11/2016 presso la sede centrale del Ministero della Giustizia, in particolare ha  proceduto alla distribuzione sia del F.U.A. (cod. AA03/0038) che dell’apporto individuale di cui all’articolo 3 lett. A) dell’Accordo (codice AA03/CA01).

Non risulta sia stata data  pubblicità ai criteri, nonché ai nominativi e alle quote del personale destinatario delle risorse di cui all’art. 3 lett. A), come invece concordato in sede di contrattazione decentrata, richiesto dalle OO.SS e assicurato dalla Parte Pubblica, al fine di fornire la dovuta trasparenza all’attività di distribuzione delle risorse da parte delle Direzioni Generali.

Inutile sottolineare come questa mancanza abbia generato malessere tra il personale, soprattutto alla luce del fatto che non sono chiari i criteri di distribuzione delle risorse tra il personale stesso, risultando esclusi dipendenti, che pur avendo fornito il proprio apporto individuale al pari di altri colleghi, non si sono ritrovati destinatari del fondo per nessuno dei tre anni.

E allora la Federazione, approfittando del nuovo accesso generalizzato, che dal 23 dicembre permette a tutti i cittadini di chiedere, senza obbligo di motivazione concreta e senza limitazioni soggettive, l’accesso a dati e a documenti detenuti dalla Pubblica Amministrazione, ulteriori rispetto a quelli oggetto di pubblicazione, ha richiesto ai sensi del FOIA, l’accesso ai documenti contenenti le informazioni relative alla distribuzione del FUA e dell’apporto individuale distribuiti da D.G.S.I.A. al suo personale (sia D.G.S.I.A. che C.I.S.I.A.).

L’Amministrazione ha tempo 30 giorni per comunicarci, con provvedimento espresso e motivato, l’esito della richiesta.

Mettiamo a disposizione la Richiesta Accesso Atti FUA DGSIA

GIU’ LE MANI DALLA SCUOLA DI FORMAZIONE DI MESSINA!

19th Gen
2017
Non Attivo

Ed ancora, non  si tiene in considerazione la pluridecennale esperienza maturata nel campo della formazione minorile e l’opportunità di mantenere presidi territoriali, che tengano in debito conto le specificità formative locali (problematiche legate al trattamento degli adolescenti appartenenti a contesti di criminalità organizzata, o dei minori maltrattati o abusati,…).

Occorre sottolineare come l’accordo interdipartimentale rappresenti un ulteriore passo verso lo smantellamento del sistema formativo minorile e  vanifichi le competenze specialistiche acquisite dal personale, proprio in un momento in cui anche l’Unione Europea sottolinea con forza la necessità di una formazione specialistica degli operatori minorili (punto 54 Direttiva 2016/800), dei magistrati e dei difensori minorili (punto 63).

Nel corso degli anni, la sede di Messina del già ICF, oltre ad occuparsi della formazione e dell’aggiornamento del personale dei servizi minorili della giustizia, ha organizzato numerosi percorsi formativi finalizzati alla prevenzione della devianza minorile ed alla diffusione di una cultura attenta alla promozione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

Molteplici e diversificate sono state le attività formative realizzate in collaborazione con le sedi istituzionali del territorio  siciliano e calabrese, con associazioni e cooperative sociali, con Università, con le scuole e con l’ordine degli avvocati di diverse città siciliane, tutte orientate a promuovere la specializzazione degli interventi con gli adolescenti ed i giovani adulti (specializzazione degli operatori degli Uffici minori delle Questure, degli avvocati minorili, degli operatori dei centri di aggregazione giovanili e delle comunità per minori  …).

Federazione INTESA scrive al Presidente del Consiglio: Orlando è il Ministro delle promesse (disattese)!

18th Gen
2017
Non Attivo

Signor Presidente,
La coinvolgo per rappresentarLe la situazione, ormai degenerata, nel Ministero della Giustizia.
Dopo ormai quasi tre anni dal suo insediamento il Ministro Orlando ha mantenuto inalterato il suo atteggiamento: a fronte dei proclami, dei comunicati stampa, dei lanci di agenzia, delle relazioni in Parlamento nelle quali si esalta l’attività che si sta svolgendo in favore del Ministero della Giustizia, le procedure che coinvolgono il personale di ruolo in servizio da decenni procedono a passi lentissimi e dei fondi assegnati al Ministero per il personale si conosce molto poco, nonostante le plurime richieste di informazioni.
Tanto si è evidenziato costantemente in comunicati e lettere ufficiali (trasmettiamo in allegato l’ultima in ordine cronologico), in avvio di procedure di conciliazione presso il Ministero del Lavoro che si sono puntualmente concluse con promesse.
Promesse sempre disattese.

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Incubo parcheggi Tribunale di Bari, atto secondo…

16th Gen
2017
Non Attivo

Nonostante i nostri vertici presso la Commissione Permanente abbiano espressamente ritenuto positiva ed accolto la nostra proposta scritta di risolvere il problema “parcheggi” per i dipendenti presso il Palazzo di Giustizia di Piazza De Nicola e l’abbia prontamente inviata al Sindaco di Bari, ad oggi il Comune si è mostrato ancora “sordo” alle nostre legittime richieste e la Federazione scrivente ha provveduto ad inviare a chi di competenza un sollecito scritto.
Se sarà necessario, siamo pronti anche ad andare bussare alla porta del Sindaco per “rinfrescargli la memoria”…
La pazienza è l’arma dei forti!!!!

01 giustizia Flash-2017

Alleghiamo:
Sollecito lettera parcheggi BARI+doc allegata

RISPOSTA PROCURATORE GENERALE DI BARI

LETTERA PARCHEGGI TRIBUNALE BARI

PREISCRIZIONI IN CORSO: PREPARAZIONE AL CONCORSO PER 800 POSTI DA ASSISTENTE GIUDIZIARIO

16th Gen
2017
Non Attivo

Il 22 novembre 2016 qualcosa è cambiato: dopo 20 anni di attesa è stato bandito sulla Gazzetta Ufficiale il Concorso per l’assunzione di 800 Assistenti Giudiziari al Ministero della Giustizia.

Sono circa 320.000 le persone che hanno inoltrato la domanda di partecipazione perché si sa, treni del genere, soprattutto in questo momento storico, ne passano ben pochi.

Quella che per molti partecipanti rappresenta un’opportunità, per molti sindacati è diventata un terreno di caccia, per molti enti di formazione una fonte di guadagno ma per noi è diventata una responsabilità.

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