UPP: lavoro agile e formazione

Non Attivo

PROT.31 UPP Torino

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ODS 30_PNRR – Innovazione organizzativa del sistema giudiziario – Attività di formazione personale AUPP[1]

Oggetto: ordine di servizio 30/2023, attività di formazione.

In riferimento dell’O.d.s. in oggetto sono a rappresentare taluni aspetti non condivisibili in quanto penalizzanti per il personale e contrari sia alla disciplina vigente e sia, per fortuna, alla prassi adottata dalla maggioranza degli uffici giudiziari, con poche eccezioni che si andranno a segnalare.

Premetto che la Circolare del Ministero della Giustizia del 21 dicembre 2021, prot.m_dg.DOG.21/12/2021.0268670.U, “Reclutamento, mansioni, formazione e modalità di lavoro dei primi 8.250 addetti all’ufficio per il processo assunti ai sensi del decreto-legge n. 80 del 2021” chiarisce testualmente, a proposito di orario di lavoro e lavoro agile: “La normativa primaria consente anche una più elastica modulazione degli orari del lavoro, così da armonizzare la presenza fisica in ufficio con le necessità di servizio (ad esempio, imponendo, uno o più giorni alla settimana, una presenza pomeridiana, così da permettere un confronto con i magistrati al termine delle udienze oppure, alla luce di quanto detto, anche per consentire lo svolgimento di udienze nel pomeriggio senza incidere sulle ordinarie risorse umane; in altri casi potrà essere viceversa privilegiato il lavoro da remoto per le attività che lo consentano, anche tramite soluzioni di co-working)”.

Dall’ Ods 30/2023 emerge che “… attualmente nessun Addetto all’Ufficio per il Processo ha in attivo un progetto di lavoro agile, stante l’esigenza rappresentata dai Presidenti di Sezione che gli AUPP svolgano la loro attività in presenza per tutti i giorni della settimana lavorativa”  laddove consta alla scrivente che non solo non sia stata mai fornita alcuna informazione sulla possibilità di attivare, in generale, un progetto per eseguire la prestazione in modalità lavoro agile quanto anche a chi ha chiesto informazioni per accedere a tale modalità di lavoro non sia stata fornita alcuna risposta.

È da stigmatizzare peraltro il ritardo con il quale si è comunicato l’ordine di servizio anche per coloro che inizieranno la formazione il prossimo lunedì.

Il testo della comunicazione del Ministero è di una chiarezza non frequente laddove scrive “per la massima efficacia degli interventi formativi e per esigenze tecniche, gli addetti UPP dovranno partecipare agli eventi live a distanza obbligatoriamente in modalità di lavoro agile, nei giorni previsti di formazione per ciascun discente nella relativa classe, salvo indifferibili esigenze di servizio”.

Invece nell’Ods 30/2023 si invocano “… sussistenti esigenze di servizio ostative allo svolgimento della predetta attività formativa in modalità di lavoro agile, considerato che la durata programmata per i webinar è inferiore all’orario di servizio ordinario, mentre, diversamente, la presenza in sede degli addetti UPP consentirebbe di riprendere il normale svolgimento delle ordinarie attività dell’Ufficio per il processo…” senza specificare quali siano le esigenze ostative, peraltro generalizzate e non circostanziate posto che, eventualmente, dovrebbero essere diverse per ogni sezione (penale o civile) e senza considerare che se l’orario è inferiore si potrebbero affidare dei compiti da svolgere da remoto o, in alternativa, far recuperare l’orario in altra giornata in presenza.

Ed ancora nell’Ods 30/2023 si rassicura che “Laddove il collegamento alla piattaforma on-line, dedicata all’attività formativa, dovesse risultare comunque impossibile per i predetti motivi tecnici, i corsi, essendo registrati, potranno essere recuperati successivamente, con le modalità che verranno eventualmente definite attraverso ulteriori istruzioni operative”, sfumando di fatto, in tal modo, il diritto alla formazione!

Qualche dubbio sorge, in particolare:

  1. posto l’impossibilità di svolgere il servizio “nelle cancellerie” durante la formazione, cosa osta realmente allo svolgimento da remoto (a parte le comunicazioni di rito all’Ispettorato del Lavoro)?
  2. Considerato che quella che cambia è la modalità di frequenza del corso, l’Amministrazione può garantire che il personale che svolgerà, eventualmente, la formazione di presenza, riceverà le medesime attestazioni del personale che la svolgerà live in modalità lavoro agile?
  3. Come si intende garantire il diritto alla formazione, una volta tanto riconosciuto dall’Amministrazione centrale con un progetto che, si immagina, abbia comportato anche un impegno economico?

Ed infine non si comprende perché occorre sempre conquistare i propri diritti frapponendo ostacoli inutili, scoraggiando ed allontanando dal Ministero della Giustizia chi potrà, nel futuro, portare un valido contributo.

Per quanto sopra si chiede, melius re perpensa, di consentire ai Funzionari UPP la frequenza “agli eventi live a distanza obbligatoriamente in modalità di lavoro agile, nei giorni previsti di formazione per ciascun discente nella relativa classe”, nel pieno rispetto della comunicazione del 22/03/2023 a firma del dott. Bedetta.

Cordiali saluti

Segretario Generale

(Claudia Ratti)

Claudia Ratti
Coordinatore Nazionale Ministero della Giustizia

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