FANTACONCORSI E INTERPELLI FANTASMA

21st Gen
2021
Non Attivo

FLASH 02 INTERPELLI FANTASMA

Volere è potere: le Commissioni distrettuali dei concorsi per assumere direttori, funzionari e cancellieri hanno iniziato celermente il loro lavoro ed entro una settimana inizieranno le prove orali nelle varie sedi di esame per il concorso a 400 posti di direttore.
Pare che, considerata la diversità dei numeri dei posti e dei candidati, i vincitori (diremmo “i fortunati vincitori”) saranno assunti non a completamento di tutta la procedura concorsuale da parte di tutte le commissioni, ma con tempistiche diverse e comunque “molto celermente” a seconda della conclusione dei lavori di ciascuna. La conseguenza è che il Ministero sta individuando gli uffici che accoglieranno i nuovi assunti.
Preme ricordare a noi stessi che l’art.7 dell’accordo in materia di mobilità sottoscritto il 15 luglio 2020, prevede l’obbligo di attivare un interpello di assestamento per la qualifica interessata dalla procedura di reclutamento prima di procedere alle assunzioni conseguenti all’ espletamento di un concorso. Sempre lo stesso accordo prevede che si debba procedere ad “interpello straordinario” (come fanno sempre altri dipartimenti dello stesso Ministero) nonché, considerata la caratteristica distrettuale del concorso, anche l’istituto dell’interpello ordinario di sede. Ma il Ministero al momento è silente…, ad onor de vero la disposizione era prevista anche in precedenti accordi sulla mobilità ed è stata, ogni volta, puntualmente disattesa.
L’Amministrazione farà anche stavolta orecchie da mercante?
Pare stia facendo una corsa contro il tempo per arrivare prima “a dama” perché, si sa, la giustizia nelle aule è lenta e questo consente di fare tutto celermente senza essere fermati. Alla fine delle procedure i nostri colleghi che da molti anni aspettano un trasferimento resteranno, ancora una volta, con un pugno di mosche in mano guardando “i giovani” assunti nei posti bramati. E se mai un giudice avrà il coraggio di annullare le procedure le vittime avranno nome e cognome ed i “cattivi” saremo noi che fin dal primo momento abbiamo denunciato tutto e non l’Amministrazione che fa di tutto per sistemare i giudici onorari (in questo caso).
Il personale non ha potuto partecipare a questi concorsi di fatto riservati e non avrà (almeno finora) possibilità di cambiare sede. Vorremmo essere smentiti ma la domanda ancora una volta è: perché questo disinteresse dal Ministero patrigno?
PS: a proposito di “interpelli fantasma”, non è passata inosservata l’assenza di richiesta di direttori nell’interpello a 98 posti pubblicato in data 18 u.s., perché?

IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA NON SMETTE MAI DI STUPIRE

20th Gen
2021
Non Attivo

Prot.5 DGSIA con allegato

“Anomalie” nella gestione della DGSIA.

Sarà l’effetto COVID (e lo speriamo) ma il Ministero della Giustizia sta dando il meglio di sé, una “menzione particolare” la merita la DGSIA.
Approfondisco solo tre (le più gravi degli ultimi mesi ma non le uniche) “anomalie” riscontrate nella gestione della DGSIA, premettendo che la scrivente ha lavorato in DGSIA dai tempi in cui si chiamava URSIA e veniva mirabilmente diretta da Floretta Rolleri, una grande Donna.
Nel tempo ho vissuto molteplici “gestioni”, con più o meno entusiasmo, ma mai ho visto nulla di simile.
1) NOMINA DEI DIRIGENTI INFORMATICI
La nomina dei dirigenti informatici è stata realizzata, ancora una volta, ricorrendo all’art. 19 Decreto Legislativo 165/2001 tramite un semplice interpello, previa selezione.
La selezione è avvenuta da una Commissione di valutazione? No, da un organo in composizione monocratica, ovvero con colloqui individuali effettuati dal Direttore Generale che, per inciso, ha una competenza squisitamente giuridica (anche elevata) ed ha valutato candidati ai quali viene chiesto il possesso di particolari conoscenze tecnico/informatiche di tipo altamente specialistico.
E’ noto che la citata norma (comma 6) dispone: “Tali incarichi sono conferiti, fornendone esplicita motivazione, a persone di particolare e comprovata qualificazione professionale, non rinvenibile nei ruoli dell’Amministrazione, che abbiano svolto attività in organismi ed enti pubblici o privati ovvero aziende pubbliche o private con esperienza acquisita per almeno un quinquennio in funzioni dirigenziali, o che abbiano conseguito una particolare specializzazione professionale, culturale e scientifica desumibile dalla formazione universitaria e postuniversitaria, da pubblicazioni scientifiche e da concrete esperienze di lavoro maturate per almeno un quinquennio, anche presso amministrazioni statali, ivi comprese quelle che conferiscono gli incarichi, in posizioni funzionali previste per l’accesso alla dirigenza, o che provengano dai settori della ricerca, della docenza universitaria, delle magistrature e dei ruoli degli avvocati e procuratori dello Stato”.
Peraltro, la circostanza che molti dirigenti prescelti appartengano ai ruoli interni del Ministero o, comunque, ai ruoli della PA lascia perplessi, essendo noto che le competenze tecniche sono presenti in un panorama molto vasto che investe anche l’area del privato. Inoltre, la copertura del ruolo di richiede competenze manageriali che non risultano in possesso dei nominati e che dovrebbero essere oggetto di specifici titoli formativi.
Alcuni dei dirigenti scelti hanno, invece, una limitata esperienza nell’ambito del ruolo di funzionari nella nostra o in altre Amministrazioni e risultano anche tra i più giovani e meno esperti, altro è un ex tecnico dell’assistenza sistemistica ed ora dirige colleghi che dovevano gestirlo, altro proviene dalla ASL, altro ha una formazione statistico/economica ecc. ecc.
Da non sottovalutare due elementi:
1) La presenza, tutt’ora, nel Ministero della Giustizia di dirigenti informatici in possesso dei requisiti previsti dall’art.11 Decreto Legislativo 39/1993.
2) La norma prevede possibilità di conferire incarichi a tempo determinato, in via eccezionale e comunque transitoria. La prima nomina per la copertura dei posti da dirigente informatico è avvenuta nel 2016 (e non possiamo non menzionare che fu fatta la previa epurazione dei dirigenti informatici) da quel momento ci saremmo aspettati l’avvio di procedure di selezione concorsuale coerenti con quelle ordinarie per la PA.
Non può sfuggire che tutto ciò contrasta con ogni principio di trasparenza e di buona amministrazione in ambito P.A.
Far svolgere tali ruoli a personale non qualificato per il ruolo costituisce un ulteriore vulnus per l’assetto organizzativo della DGSIA, le cui carenze, soprattutto negli ultimi tempi, si stanno peraltro manifestando in modo palese e clamoroso. I malfunzionamenti, le interruzioni dei servizi, i guasti generalizzati e prolungati si sono manifestati ultimamente con numeri e con frequenza molto più alti rispetto all’intero complesso degli anni precedenti, segnale di un declino preoccupante che non lascia presagire un futuro sereno per l’informatica della giustizia che pur aveva conseguito mirabili obiettivi con le precedenti gestioni.
Sicuramente, per irrinunciabili motivi di trasparenza, è indispensabile che l’Amministrazione proceda a comunicare formalmente quali sono i programmi per riportare la nomina dei dirigenti nell’alveo delle procedure ordinarie.
Fermo restando che, ci è giunta voce ma approfondiremo, che la formulazione di alcune nomine possa anche presentare anche criticità sotto il profilo della corretta applicazione delle norme vigenti, se tali ipotesi saranno confermate sarà inevitabile chiedere l’intervento degli organi di controllo competenti.

2) SCHEDE DI VALUTAZIONE DELLE PERFORMANCE
Abbiamo fatto finta di essere stati impegnati a bere spumante e tagliar panettoni nelle nostre case (sempre rispettando le limitazioni previste dai vari DPCM) e ci siamo fatti “scivolare” la richiesta al personale della DGSIA e CISIA del 22 dicembre 2020 (che, a nostro avviso, definire “assurda” è un eufemismo) nella quale si inviavano al personale le schede per la valutazione della performance con obiettivi da conseguire entro la fine dell’anno.
Si è trattata di una procedura avviata con una tempistica oggettivamente imbarazzante che prevede la conclusione con tempi oggettivamente inconcepibili, considerato che dalla metà del mese di dicembre alla fine dell’anno, considerate le festività, sono presenti pochissimi giorni lavorativi.
Peraltro, la stessa DGSIA ha dato indicazione di fruire delle ferie 2020 in modo da non portarne in numero eccessivo all’anno successivo. Nella realtà sussistono molti casi di tecnici che hanno ricevuto obiettivi annuali da realizzare al più in un paio di giorni.
Pur avendo generalmente formulato obiettivi coerenti con attività già realizzate dal personale tecnico, probabilmente prefigurando il conseguimento del massimo punteggio, la procedura è assolutamente criticabile perché si presta comunque a ricorsi dall’esito scontato.
Non vi è dubbio che l’anno appena trascorso sia stato assolutamente eccezionale ed abbia rappresentato un’anomalia gravissima con difficoltà enormi, sicuramente le più gravi dal dopoguerra, tuttavia, proprio in tale ottica, appare non corretto pretendere di sanare la procedura attivando un formalismo fine a sé stesso, prevedendo tempistiche obiettivamente singolari.
Peraltro, proprio nell’anno trascorso, il personale tecnico dell’amministrazione è stato chiamato a un impegno straordinario teso a garantire il regolare funzionamento dei sistemi in presenza della pandemia, a realizzare attività straordinarie per l’accesso degli utenti ai sistemi in modalità di co-working e smart-working operando configurazioni e fornendo supporto per l’utilizzo delle tecnologie di remotizzazione. In più, lo stesso personale tecnico è stato chiamato dal maggio 2020 a coprire i servizi di supporto alla multi-videoconferenza che, pur, non rientranti nelle mansioni informatiche, sono stati garantiti con impegno. In tale ambito sono state affrontate anche numerose trasferte per le quali il mezzo proprio, essenziale per ridurre il rischio di contagio connesso con il viaggio; tale modalità, pur autorizzata a fini assicurativi, non ha visto erogare i relativi rimborsi, avendo riconosciuto il solo importo del corrispondente mezzo pubblico con una procedura singolare e di dubbia legittimità.
Sarebbe stato, a nostro parere, più corretto formulare attestazioni delle attività oggettivamente ed incontestabilmente svolte, riconoscendo sia pur a posteriori, l’impegno profuso dal personale.
Sicuramente tale impostazione avrebbe reso più coerente con la realtà contingente la procedura di valutazione senza realizzare forzature con tempistiche assurde e indifendibili.
Il 2020 è passato ma siamo ancora in tempo per mandare le schede degli obiettivi 2021 senza aspettare altri 11 mesi.
3) AVVISO MOBILITÀ 18 GENNAIO 2021, TITOLI DI PREFERENZA.
Dulcis in fundo, in ordine strettamente temporale, nell’avviso di mobilità pubblicato il 18 gennaio sono richiesti Assistenti Informatici, area II/F2, e si prevede come titolo “di preferenza l’avere svolto funzioni di coordinamento di progetti tecnici ovvero funzioni di Responsabile Unico del Procedimento – RUP o di Direttore dell’Esecuzione del Contratto – DEC, nonché l’avere prestato servizio presso gli Uffici tecnico-informatici di Amministrazioni centrali o locali”.
La domanda sorge spontanea: come si può essere in possesso di tale “titolo” se gli assistenti informatici non possono rivestire il ruolo di RUP o DEC ma solo di assistente al DEC?
È evidente che se qualcuno lo ha svolto tale incarico l’ha fatto in aperta violazione delle norme previste dal CCNL e, comunque, avrebbe un indebito vantaggio perché gli sarebbe stata concessa una facoltà negata ad altri.
*****************
Per quanto sopra si chiede autorevole intervento delle SS.LL., a ciascuno per quanto di propria competenza, per riportare la DGSIA nell’ambito di un corretto funzionamento che restituisca ai colleghi la fiducia, l’entusiasmo, l’orgoglio ed il senso di appartenenza e di legalità ad una Direzione nevralgica e strategica, ora più che mai.
La scrivente coglie l’occasione, ancora una volta, per sollecitare la risoluzione delle problematiche evidenziate da ultimo, a dicembre 2020, riportate in allegato.
Cordiali saluti


Segretario Generale
(Claudia Ratti)

OGNUNO FACCIA IL SUO…

19th Gen
2021
Non Attivo

Prot.4_2021 segnalazione Corte dei Conti con allegato

Lo scorso anno abbiamo inviato un esposto alla Corte dei Conti evidenziando i danni economici (ed organizzativi) che si hanno adibendo personale delle forze dell’ordine alla guida di automezzi, non abbiamo ricevuto più notizie e dopo l’ennesima evasione dalla casa di reclusione romana di Rebibbia (della quale si “incolpa” la carenza del personale di Polizia Penitenziaria) abbiamo ritenuto doveroso ribadire la nostra richiesta: ognuno faccia il lavoro per il quale è stato assunto.

Roma, 19/01/2021 prot. 4 – 2020 CG

Spett.le Procura Regionale
Corte dei Conti del Lazio

per conoscenza Al Signor Ministro della Giustizia
Avv. Alfonso Bonafede

Al Capo di Gabinetto
Dott. Raffaele Piccirillo

Al Capo Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria
Dott. Bernardo Petralia

Al Capo Dipartimento organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi
Dott.ssa Barbara Fabbrini

Oggetto: esposto per i Conducenti di automezzi.


Si coglie l’occasione generata dalla recente evasione dalla casa di reclusione romana di Rebibbia, la cui responsabilità sembrerebbe imputabile alle inadeguate dotazioni organiche della polizia penitenziaria, per richiamare l’attenzione delle SS.LL. su un esposto trasmesso dalla scrivente O.S. lo scorso anno e rimasto, finora, senza alcun esito.
La scrivente in data 6/02/2020 con nota prot.7/2020 (che ad ogni buon fine si allega) ha segnalato una questione molto grave che ritiene essere di doveroso approfondimento, stante il danno erariale che si ritiene ne derivi e, alla luce dei recenti episodi, che si riflette anche sull’organizzazione delle case di reclusione.
Lo scorso anno abbiamo “denunciato” che le auto di servizio assegnate al Ministero della Giustizia sono condotte, con disposizioni dei Capi dell’Ufficio giudiziario, da personale “di altre amministrazioni” (leggasi: Forze dell’ordine) che viene in tal modo distratto dallo svolgimento dei propri compiti primari. In altri termini si adibiscono alla guida di automezzi gli agenti delle forze dell’ordine che dovrebbero avere un compito diverso e che, comunque, hanno una retribuzione diversa (molto più alta) rispetto ai conducenti di automezzi.
Ci siamo chiesti perché si spreca personale qualificato per un “semplice” servizio di accompagnamento dei magistrati, in presenza di conducenti di automezzi che si adibiscono ai servizi amministrativi.
Aggiungiamo che, ad onor del vero, la guida di automezzi non è l’unica attività alla quale viene adibito il personale delle forze dell’ordine considerando che è tutt’altro che rara la circostanza che negli uffici giudiziari svolgano mansioni amministrative.
Siamo a ribadire che il mancato rispetto delle prerogative professionali, proprie del conducente di automezzi, si traduce in una violazione della normativa vigente che ne disciplina il profilo professionale e si concretizza in un danno:

  1. per il Ministero della Giustizia, a causa dei maggiori oneri che deve sopportare, per l’utilizzo del personale “esterno”;
  2. per le Amministrazioni dalle quali dipende il personale che viene adibito alla guida (trattasi prevalentemente di Polizia Penitenziaria, Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza) a causa dell’indisponibilità dei “conducenti” per le attività alle quali dovrebbero essere prioritariamente assegnate.
  3. Per i lavoratori in servizio presso il Ministero della Giustizia con la qualifica di “conducenti di automezzi” sia sotto il profilo stipendiale (per le mancate indennità) che sotto il profilo contributivo.

Siamo convinti che ciascuno deve svolgere il lavoro per il quale è stato assunto e per il quale viene pagato, per quanto sopra la scrivente, ribadisce le richieste avanzate in data 6/02/2020 (alle quali ci si riporta) ed in particolare di accertare le responsabilità erariali del Ministro della Giustizia e di chiunque altro abbia concorso alla produzione di tali danni alle casse dello Stato.
Cordiali saluti

Segretario Generale
(Claudia Ratti)

DIMENTICATI ANCHE GLI ASSISTENTI GIUDIZIARI

18th Gen
2021
Non Attivo

CONCORSO 2700 CANCELLIERI RICORSO -parte II-

Siamo a tua disposizione, dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e dalle ore 15.00 alle ore 17.00, fino al 29 gennaio ’21 ai numeri: 3476361078, 3534172326, 3477523465.
Informazioni possono essere richieste anche per e-mail contenzioso@confintesafp.it.

FLASH 2021 N 02 RICORSO CANCELLIERI parte II INTEGRALE

Ormai è noto a tutti che il Ministero della Giustizia, forte di una previsione legislativa (dal forte odore di incostituzionalità) pubblica un bando per assumere cancellieri esperti.

Non sta a noi decidere se i bandi (per assumere direttori, funzionari e cancellieri) sono legittimi, quel che possiamo affermare senza alcun dubbio è che sono profondamente ingiusti ed irrispettosi del lavoro che da decenni svolge il personale interno ai quali viene negata qualsiasi possibilità di progredire.

Il “fare carriera” è un’aspirazione del tutto legittima se si hanno le capacità professionali, culturali, e aggiungerei, umane, per avanzare. Il Ministero della Giustizia, con il Governo di qualsiasi colore, la nega preferendo sempre e comunque il personale esterno, anche se (come in questo caso) inadatto e di breve durata nell’amministrazione.

Accadrà, forse, che il personale interno non avrà avuto la possibilità di partecipare al concorso (perché scavalcato dai numeri) e chissà … magari i magistrati onorari hanno fatto la domanda “solo per provare” e non hanno alcuna intenzione di presentarsi anche alle prove orali perché a loro non importa di essere assunti nel Ministero della Giustizia con qualifiche di direttori, funzionari e cancellieri, così come non hanno voglia di timbrare il cartellino tutti i giorni, di chiedere ferie e permessi, loro avrebbero voluto una soluzione diversa e forse ci arriveranno con altre strade: avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato per il lavoro che già svolgono.

Come se non bastasse, gli assistenti giudiziari con più di 7 anni nella qualifica sono stati privati della possibilità di confluire nella qualifica di Cancelliere esperto, nonostante l’espressa previsione nell’accordo sottoscritto il 26/4/2017 (art.2 lett.c).

È giusto, corretto e legittimo tutto questo?

Confintesa FP, continua a far sentire la propria voce come ha fatto in precedenza, e dopo aver verificato la fattibilità dell’azione con lo studio legale, ha deciso di accollarsi i costi di un ulteriore ricorso al TAR Lazio per impugnare il bando per l’assunzione di 2700 cancellieri esperti raccogliendo i mandati anche dal personale interno privo di laurea che ha mille ragioni ed aspettative di “riqualificarsi”.

Segretario Generale
(Claudia Ratti)

 

PRIORITA’ VACCINAZIONI ANCHE PER IL PERSONALE GIUDIZIARIO

18th Gen
2021
Non Attivo

E’ quanto abbiamo chiesto ai vertici ministeriali.
Prot. 3 2021 CAMPAGNA VACCINALE

Al Ministro Della Giustizia
Alfonso Bonafede

Al Capo Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria
del Personale e dei Servizi
Barbara Fabbrini

Al Direttore Generale del Personale e della Formazione
Alessandro Leopizzi

Oggetto: campagna vaccinale Covid 19.

La scrivente O.S., nella costante attenzione mantenuta sulla emergenza sanitaria da Covid 19 a tutela dei lavoratori e delle loro famiglie, ritiene doveroso che, esaurita la campagna di vaccinazione del personale sanitario e delle Forze dell’Ordine, si riconosca la priorità ai dipendenti pubblici addetti al settore giustizia.

Spiace evidenziare non solo il numero di vite umane perse tra le fila del personale giudiziario, ma anche, e soprattutto, la circostanza per la quale se durante il primo lockdown vi è stata una doverosa e netta interruzione dei servizi giudiziari ed il conseguente incentivo al lavoro agile, durante la cosiddetta “seconda ondata”, non essendo intervenuta analoga sospensione, la più cospicua parte del personale (fatta salva la tutela dei lavoratori cd “fragili”) ha ripreso a svolgere le proprie mansioni prevalentemente in presenza, esponendosi a costanti e numerosi contatti con soggetti esterni (pensiamo agli utenti “pubblici” ma non solo … agli avvocati, al personale di polizia penitenziaria, detenuti, testimoni, consulenti tecnici, ecc.). Un richiamo particolare merita il personale UNEP considerando che accede in abitazioni private di sconosciuti, in cui il rispetto della dovuta distanza di sicurezza e l’uso dei DPI è molto difficile, in cui non si sa mai con certezza se c’è qualche soggetto positivo e, comunque, si è nell’impossibilità di misurare anche semplicemente la temperatura.

Quel che è certo è che l’esposizione elevata di contrarre il virus rende il personale giudiziario veicolo di rapida propagazione nei palazzi di Giustizia che diventano, inevitabilmente, veri e propri focolai come emerge dalle notizie che, ormai con regolare cadenza, apprendiamo da tutte le testate giornalistiche italiane.

Per tali motivi la scrivente, nella consapevolezza che le SS.LL. sono particolarmente sensibili alle problematicità sopra denunciate chiede che venga accordata priorità nel calendario delle vaccinazioni anche al personale giudiziario maggiormente esposto ai rischi di contagio.
Cordiali saluti

Segretario Generale
(Claudia Ratti)

 

RICORSO CANCELLIERI

14th Gen
2021
Non Attivo

CONCORSO 2700 CANCELLIERI? RICORSO!

A rischio di apparire noiosi e ripetitivi ribadiamo quello che diciamo da molti mesi: il Ministero della Giustizia, forte di una previsione legislativa (dal sapore di incostituzionalità) pubblica un bando per assumere cancellieri esperti.

Se alla domanda che abbiamo fatto nei mesi scorsi in relazione al bando di concorso per assumere 400 Direttori “si vogliono mettere a tacere le ambizioni di stabilizzazione dei magistrati non togati?”  la risposta poteva essere infondata, provocatoria e aleatoria, dopo aver visto le graduatorie dei candidati ammessi alle prove orali abbiamo la certezza.

Evitando di pubblicare i cognomi (sia pur pubblici) perché poco interessanti, rileviamo che i “meno giovani” ammessi agli orali sono:

NOME

DATA DI NASCITA

CORTE APPELLO

ANNI

FILIPPO

24/01/1947

BOLOGNA

74

GIANCARLO

16/10/1951

PALERMO

70

MARGHERITA

19/06/1953

ROMA

68

GIOVANNA

28/11/1954

PALERMO

67

A seguire ritroviamo 10 candidati di 66 anni, 18 candidati di 65 ecc. ecc., per farla breve 2989 candidati hanno un’età compresa tra 50 e 74 anni (da compiere nel 2021) di cui 288 sono ultrasessantenni! Questo è il rinnovamento del quale il Ministero della Giustizia necessita?

La pandemia è stato il pretesto per bandire un concorso con un ingiustificato sbarramento agli innumerevoli e brillanti giovani ai quali è stato negato di partecipare ai concorsi da direttore, da funzionario e, ora, da cancelliere. Confintesa FP da anni (anche decenni) tutela attivamente i direttori amministrativi e non ha accettato un altro concorso BEFFA tanto da essersi fatto promotore di impugnativa al TAR Lazio.

Confintesa FP, accogliendo le numerosissime richieste per promuovere il ricorso per impugnare il bando per l’assunzione di 2700 cancellieri esperti, ha ritenuto il patrocinio un atto dovuto per chiedere giustizia.

Segretario Generale
(Claudia Ratti)

 

QUALCHE CHIARIMENTO

  • Possono partecipare al ricorso i dipendenti in servizio presso il Ministero della Giustizia in possesso del diploma di laurea che sono già inquadrati nella seconda area professionale anche se non hanno maturato i tre anni di servizio richiesti dal bando.
  • I tempi sono strettissimi: il 29 gennaio ’21 è il termine entro il quale deve pervenire l’originale della documentazione presso la Federazione.
  • È opportuno anticipare la documentazione per e-mail contenzioso@confintesafp.it.
  • Non ci sono costi perché sono interamente accollati dal Coordinamento Giustizia.
  • È riservato solo agli iscritti Confintesa FP, chi non è ancora iscritto può mandare l’adesione con la documentazione richiesta per il ricorso.
  • Chiederemo di annullare i concorsi sollevando la questione di legittimità costituzionale dell’art. 252 del decreto rilancio, eliminando lo sbarramento dei titoli e dell’anzianità.
  • I nuovi iscritti riceveranno i buoni di benvenuto (campagna tesseramento 2020/2021) e avranno diritto a tutte le agevolazioni previste da Confintesa FP.

COSA FARE?

È richiesta questa documentazione:

  1. scheda adesione debitamente compilata;
  2. procura alla lite, debitamente compilata e sottoscritta, attenzione: sono due (diverse) una per il primo grado ed uno per l’appello (se fosse necessario);
  3. fotocopia documento di identità in corso di validità;
  4. fotocopia codice fiscale.

Tutta la documentazione dovrà essere anticipata a mezzo e-mail contenzioso@confintesafp.it e, comunque, inviata in originale presso: Confintesa FP- Corso del Rinascimento n. 24 00186 – Roma.

QUALCOSA NON È ANCORA CHIARO?

Siamo a tua disposizione, dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e dalle ore 15.00 alle ore 17.00, fino al 29 gennaio ’21 ai numeri: 3476361078, 3534172326, 3477523465.

Informazioni possono essere richieste anche per e-mail contenzioso@confintesafp.it.

FLASH 2021 N 01 RICORSO CANCELLIERI

MODULO ADESIONE ALL’INIZIATIVA CANCELLIERI

PROCURA ricorso cancellieri

modello-di-iscrizione-2020-1

Brochure Campagna tesseramento 2021

DGSIA E CISIA: PERSONE NON SOLO ACRONIMI

18th Dic
2020
Non Attivo

FLASH SPECIALE INFORMATICI

17 dicembre 2020: si parla, finalmente delle problematiche del personale informatico.

L’Amministrazione è stata rappresentata dal Sottosegretario Ferraresi, dal DG Leopizzi e dal DGSIA Cataldi. La breve premessa del Sottosegretario Ferraresi ci ha fatto comprendere lo scarso interesse per il personale della DGSIA e dei CISIA e, forse, anche scarsa conoscenza dei problemi specifici.

Abbiamo constatato con piacere che, dopo tanti anni di silenzi e di inerzia, anche le altre OO.SS. hanno iniziato a parlare dei problemi che noi solleviamo dal 2004… che dire? Meglio tardi che mai.

Vediamo il dettaglio.

  • ASSENZA DI PIANTE ORGANICHE

La patologica assenza di piante organiche della DGSIA e dei CISIA porta ad una serie di anomalie e discriminazioni tra il personale, prima tra tutte quella della precarietà della sede di servizio con distacchi prorogati di sei mesi in sei mesi, di anno in anno, che fanno vivere lavoratori (e famiglie) in bilico anche per molti anni, per non parlare della messa in modo di inutili procedure al Ministero, già oberato di lavoro.

L’accordo di mobilità del 2012 ha previsto la stabilizzazione del personale soggetto a distacco, un’operazione già completata da anni per il personale degli uffici giudiziari ma mai affrontata per il personale della DGSIA e CISIA.

E’ evidente che se non ci sono le piante organiche come e dove si trasferisce il personale?

Ma tutto il personale ha il sacrosanto diritto alla stabilizzazione e l’avrebbe avuto già dal 2012.

  • ASSENZA DELLA SEDE RSU

L’annoso problema della mappatura delle RSU che la scrivente O.S. solleva da moltissimo tempo (la prima comunicazione risale al 2004) negli ultimi anni sta assumendo una portata non più sottovalutabile, neanche dall’Amministrazione.

In conseguenza dell’attuale mappatura RSU finora, il personale tecnico ha eletto le RSU presso le sedi di vertice degli uffici giudiziari ove presta servizio per conto dei CISIA, di conseguenza il tavolo di contrattazione competente è quello presso il quale ha votato, si tratta di una elementare regola della rappresentanza democratica (cfr. nota  del vice Capo Dipartimento Gargani prot. 119/83/1287 del 5/10/2004). In tale contesto è un obbligo dell’amministrazione procedere alla contrattazione presso i tavoli previsti ove, finora, i dirigenti sono stati regolarmente assenti. 

Questa Federazione, ritenendo oggettivamente eccessiva la contrattazione anche a livello circondariale come prevista dall’attuale vincolo di rappresentanza, ritiene corretto comunque consentire una contrattazione decentrata presso ciascun CISIA, ritenendo sia l’unico modo per garantire l’uniformità di trattamento di tutto il personale della DGSIA nel rispetto delle specificità dei diritti dei lavoratori sul territorio.

Resta esclusa la condivisione di ogni ipotesi di contrattazione centralizzata per lavoratori che prestano costantemente la propria opera sul territorio con oggettive peculiarità di cui tenere conto.

Questo problema non è mai stato voluto affrontare da nessun’altra O.S. tanto vero che tutte le altre hanno sottoscritto senza batter ciglio i vecchi accordi sulla mappatura delle RSU.

Vedremo in occasione delle prossime se sarà solo Confintesa FP a non sottoscrivere o se, finalmente, si cambierà qualcosa.

  • PASSAGGIO DI AREA

L’art.21 quater della legge 132/15, come emendato dall’art.1 comma 498 della legge di bilancio 2018, ha previsto il transito nell’area non solo per cancellieri ed ufficiali giudiziari ma anche per contabili, assistenti informatici ed assistenti linguistici “(…) al fine di sanare i profili di nullità, per violazione delle disposizioni degli art.14 e 15 del contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) comparto Ministeri 1998/2001 (….) e di definire i contenziosi giudiziari in corso”.

A tutt’oggi, nonostante le numerose richieste, l’amministrazione risulta totalmente inadempiente non avendo ancora nemmeno avviato le procedure.

  • INCENTIVI TECNICI EX ART 113 D.L. VO 50/2016

Pur prendendo atto di quanto dichiarato dal Direttore Generale S.I.A. dott.ssa Cataldi circa l’avvio già da qualche anno dell’esecuzione della norma con l’accantonamento delle somme, si rileva come, ancora una volta, l’amministrazione pronta a chiedere continuamente impegni straordinari al personale non provvede ad assumere doverosi provvedimenti previsti dalle norme con danno economico per il personale coinvolto.

  • TEMPO DI VIAGGIO E TEMPO DI SERVIZIO PER I DIPENDENTI IN MISSIONE

In ambito tecnico il personale è costretto a frequentissime missioni ed opera anche durante il viaggio medianti strumenti mobili di produttività forniti dalla stessa amministrazione. Il tempo di viaggio è già riconosciuto per gli autisti ritenendolo correttamente connesso alla prestazione d’opera  lo stesso principio può e deve valere per i tecnici) anche in questo caso l’amministrazione è inadempiente rispetto alla promessa di soluzione più volte enunciata.

  • PERSONALE INSUFFICIENTE, DISFUNZIONI E ATTIVITÀ.

Una sproporzione che ha portato a condizioni di lavoro insostenibili per i tecnici si originano enormi disfunzioni organizzative ed evidenti ingiustizie derivanti dall’assenza totale di analisi sui carichi di lavoro. Si assiste al conferimento di incarichi “a pioggia” senza alcuna considerazione per le responsabilità già assunte dagli interessati e, soprattutto, senza tenere in alcun conto delle competenze specifiche e dei mansionari. Tale approccio è tanto più grave in presenza di dirigenti tecnici che dovrebbero avere una competenza specifica per valutare l’impatto delle varie incombenze, nei fatti, sotto questo profilo, si stanno dimostrando abbondantemente meno efficaci dei precedenti dirigenti amministrativi;

Pur riscontrando l’affermazione della dott.ssa Cataldi circa il limite di 140.000 euro per Il conferimento degli incarichi di RUP e DEC ai funzionari, risulta che ci siano comunque casi di funzionari con incarichi di RUP per contratti dal valore molto più elevato;

Il Direttore Generale, con provvedimento del 7/12/2020, ha nominato numerosi tecnici nei vari ruoli previsti per le competenze del “consegnatario economo”.

La grave carenza di personale tecnico più volte denunciata dalla stessa DGSIA sembra poi essere totalmente dimenticata nei provvedimenti emessi.

Sottrarre il personale tecnico, già insufficiente, dai compiti squisitamente tecnici non può definirsi certamente una scelta illuminata. I veri e propri disastri tecnici che stanno avvenendo, anche e soprattutto in tempi recenti, con il fermo per intere settimane della sala server di Napoli, con i problemi gravi della sala server di Roma e con numerosissimi problemi verificatisi a macchia di leopardo sulle reti locali e geografiche e su vari sistemi a livello nazionale, sono indubbiamente figli di indirizzo organizzativo non coerente con la realtà e con le esigenze di conduzione delle infrastrutture informatiche. E’ innegabile dai riscontri quotidiani sul funzionamento dei sistemi come la qualità e la stabilità dei servizi sia sensibilmente peggiorata rispetto al passato.

IN CONCLUSIONE …

L’insoddisfazione diffusa di tutto il personale tecnico che sfocia spesso in rabbia, delusione, disaffezione, fino ad arrivare a forme di protesta palesi e partecipate, costituiscono un chiaro fallimento dell’approccio organizzativo degli ultimi anni. Nelle sessioni di formazione manageriale per tutti i livelli direttivi è chiaramente evidenziato come, pur essendo assodato che chi dirige non possa ottenere il consenso totale perché una percentuale di insoddisfatti è inevitabilmente connessa con le scelte che si devono operare, tuttavia, trovarsi di fronte a un dissenso totale, coeso e deciso non può che costituire un fallimento dell’approccio che va corretto immediatamente al fine di evitare danni irreversibili alla struttura. Purtroppo, non si intravedono segnali di cambio di indirizzo nella direzione corretta, l’Amministrazione deve riflettere su questa gestione pervicacemente chiusa e irragionevole che rischia di danneggiare in modo quasi irreversibile la DGSIA rispetto all’efficacia mostrata in passato.

Procedura pubblica per la selezione di 2700 cancellieri esperti – Confintesa FP scrive al Ministero

15th Dic
2020
Non Attivo

PROT. 80 – 2020

Se c’è qualcuno che pensa che il Ministero della Giustizia voglia rifondere le disagiate dotazioni organiche con delle selezioni pubbliche, costui merita di essere clamorosamente smentito.

Con la pubblicazione in Gazzetta del concorso per “cancellieri esperti” il Ministero completa una tripletta irripetibile e conclude la sceneggiatura di quel film, genere fantasy, di cui abbiamo già scritto nelle nostre comunicazioni.

Pare che quando c’è da sbeffeggiare il personale interno il patrigno Ministero non perde un’occasione e per la terza volta consecutiva in un mese il nobile principio della semplificazione e l’acclarata urgenza del COVID19, celano maldestramente il vero ed unico scopo di questi “fantaconcorsi”: stabilizzare alcune categorie che da anni svolgono alcune funzioni nell’ambito del Ministero della Giustizia.

Non sta a noi sostenere se ab origine la selezione per entrare nella magistratura onoraria sia stata la migliore, se l’assenza di una prova scritta e orale ma la mera selezione per titoli, risponde ai canoni di cui all’art. 97 Costituzione. Non interessa qui e ora quel che rileva è che il penultimo concorso per cancelliere, bandito nel ben lontano 1998, prevedeva come requisito di accesso il diploma e che l’esame consisteva in due prove scritte nelle materie più attinenti al profilo da ricoprire (ordinamento giudiziario, servizi di cancelleria e compiti istituzionale del profilo dell’assistente giudiziario) ed il successivo colloquio in 6 materie giuridiche.

Con il bando 2020, viene introdotto un sistema di assegnazione di punteggi che andrà a privilegiare inesorabilmente chi, oltre a possedere il prescritto diploma di istruzione secondaria (confermato in sede di rimodulazione dei profili con decreto del 9 novembre 20017) abbia maturato esperienza e titoli che richiedono percorsi di studi e, addirittura, lavorativi post universitari. Cosicché chi ha svolto le funzioni di magistrato onorario, chi sia stato iscritto all’albo degli avvocati, chi abbia svolto docenze di materie giuridiche e chi abbia svolto attività presso l’ufficio del processo o il tirocinio formativo, universitario, surclasserà per cumulo di punteggio il personale interno impedendo una qualsiasi selezione nel merito.

Una contraddizione difficilmente spiegabile con l’emergenza sanitaria così come difficilmente comprensibile è l’intenzione del Governo, prima, con il decreto rilancio e del Ministero, poi, di ignorare, escludendo di fatto dalla selezione, il personale interno pur in possesso del titolo di accesso previsto dalla contrattazione collettiva e, soprattutto, dell’insostituibile esperienza maturata sul campo.

Le professionalità, le competenze acquisite da chi da anni lavora onorevolmente e con abnegazione all’interno di uffici giudiziari disagiati, senza personale o con personale acquisito con procedure oscure, non solo sono stati dimenticati rinnegando i legittimi riconoscimenti professionali ed economici, ma addirittura mortificati da una “procedura” che richiede requisiti che nulla hanno a che fare con la gestione e l’amministrazione giudiziaria, i servizi di cancelleria e segreteria.

Una scelta che crea ingiustizie e lotte tra chi ha intrapreso gli studi e per crisi economica o problemi di stabilizzazione deve ripiegare ed il personale interno che da anni aspetta una gratificazione per la competenza e la professionalità con le quali ha saputo “mandare avanti la baracca”, anche espletando ed accollandosi responsabilità non conformi al proprio profilo.

Mancano le procedure oggettive, fondate su prove d’esame, manca il giudizio meritorio che consente a tutti, indistintamente e senza disuguaglianze in ingresso, di confrontarsi, manca la trasparenza e si apprezza sempre meno una discrezionalità illimitata.

Non volendo pensare che ci sia un intento esclusivamente persecutorio verso il personale interno privato di qualsiasi possibilità di confrontarsi seriamente, il dubbio che abbiamo è che il Governo voglia “azzittire” una pletora di persone che da anni svolgono un lavoro a tempo determinato continuamente rinnovato (come, tra l’altro, ben sapevano fin dall’inizio) fornendo loro la possibilità di un posto di lavoro a tempo indeterminato nell’ambito del Ministero della Giustizia.

E quindi, invece di trovare una giusta (che termine strano eh?) collocazione nell’ambito di una reale riorganizzazione dell’Amministrazione giudiziaria prevedendo una reale selezione, istituendo un ruolo specifico, il Governo con la complicità evidente di altri, decide di scatenare un’altra guerra tra poveri in cui nessuno ne esce soddisfatto.

Inutile aggiungere che, anche questa volta, Confintesa Fp sarà accanto al personale per tentare di riscrivere un finale che riteniamo degno della nostra Costituzione, patrocinando un’altra iniziativa giudiziale.

Cordiali saluti

Il Segretario Generale

Claudia Ratti

MOBILITÀ NEL DAP

10th Dic
2020
Non Attivo

CONFINTESA CONDIVIDE IL NUOVO ACCORDO

                  Si è svolta oggi presso la sala Minervini del Dipartimento, la sesta e ultima riunione sindacale per discutere del rinnovo dell’Accordo sui criteri di mobilità interna del personale Comparto Funzioni Centrali.

                   CONFINTESA ha condiviso e sottoscritto un accordo moderno, complesso e articolato in più parti: accanto agli interpelli – nazionale, di sede, di assestamento e straordinari – vengono disciplinati altri aspetti fondamentali per la vita professionale, personale e familiare del personale DAP, quali una nuova e innovativa gestione dei trasferimenti con scambi, la stabilizzazione dei distacchi, l’assegnazione delle sedi disponibili ai nuovi assunti, la possibilità di realizzare interpelli per il distacco per il personale soggetto a vincolo di legge quinquennale nelle ipotesi in cui gli interpelli andassero deserti per una o più sedi.

                   Il nuovo accordo, infatti, prevede lo snellimento delle procedure di mobilità in vista anche del piano assunzionale. È stato, altresì, stabilito l’aggiornamento dell’accordo con riferimento ai mutati contesti sociali con maggior attenzione alle fasce deboli.

                   Si apre oggi una nuova fase per il personale DAP, caratterizzata – auspichiamo – da una regolarità degli interpelli per la mobilità, grazie a procedure informatizzate.

                   Per giungere a questo risultato, CONFINTESA FP ha lavorato con obiettivi chiari, formalizzati in proposte sottoposte all’attenzione dell’Amministrazione durante l’intero iter delle trattative.

                   Riteniamo che la sottoscrizione di questo accordo deve essere considerata anche una guida per la realizzazione degli obiettivi qualificanti alla base della vertenza nazionale, quali la predisposizione di un nuovo accordo sullo Smart Working ordinario, la previsione di bandi di riqualificazione del personale, i passaggi giuridici interni alle aree, i bandi dalla prima alla seconda area e quelli per le qualifiche tecniche.

                   Su questo e sulle altre questioni summenzionate il Direttore Parisi ci ha anticipato che il prossimo 15 dicembre c.a. verrà pubblicata la selezione pubblica per 140 assistenti tecnici e nel corso del 2021 saranno bandite procedure per la selezione di Operatori, Assistenti informatici e contabili.

                   Vi terremo costantemente aggiornati.

Referente DAP CONFINTESA FP

Dr. Gabriele Capozzi

FLASH 36 – 2020 – MOBILITA’ DAP

1 32 33 34 35 36 111