Corte d’Appello di Milano: assegnazione servizi Unep.

7th Mar
2022
Non Attivo

Il Ministero dà ragione a Confintesa FP

 

Confintesa FP interviene in un’annosa questione che interessa da anni l’UNEP della Corte d’appello di Milano, riuscendo ad ottenere, sotto forma di risposta a quesito il pronunciamento dirimente e definitivo del Ministero sulla formazione della graduatoria, o meglio delle graduatorie, per l’assegnazione dei servizi, sia interni che esterni.

Il rispetto delle norme e delle professionalità è alla base del buon funzionamento degli uffici.

Ci aspettiamo che la Corte d’appello di Milano ed il Dirigente UNEP forniscano tutta la documentazione richiesta da Confintesa con la nota allegata e di partecipare legittimamente ai tavoli che si convocheranno.

Segretario Generale
(Claudia Ratti)

04 FLASH 2022 graduatorie unep milano

PROT. 19 UNEP MILANO

UNEP-risposta a quesito unep milano su graduatoria interna

 

 

 

Urgenti misure per l’assunzione del personale contabile operante presso l’Amministrazione Penitenziaria.

2nd Mar
2022
Non Attivo

PROT. 23- 2022 Urgenti misure per l’assunzione del personale contabile operante presso l’Amministrazione Penitenziaria.

Con la presente nota CONFINTESA FP intende sensibilizzare la S.V. circa le gravi difficoltà che il
personale dell’area contabile affronta oggi negli istituti e servizi penitenziari.

La pianta organica nazionale di tali figure professionali (AREA II e AREA III) è drammaticamente carente.
La scopertura media nazionale ha raggiunto percentuali elevate e ingiustificabili, arrivando in alcuni
casi addirittura al 100%.


Tutto questo a fronte di una sempre minore retribuzione, di un maggiore carico di lavoro, dovuto alle
molteplici incombenze, alle sopraggiunte normative e alla carenza di personale con cui condividere
le attribuzioni e a cui chiedere collaborazione.


Basti pensare che anche la figura di contabile di seconda area è presente in numero irrisorio presso
gli istituti penitenziari e, benché sia stato programmato l’ingresso di ulteriori 35 unità nel corso del
corrente mese, la carenza è destinata ad aumentare.

Considerato che a molti istituti penitenziari non è stata destinata neanche 1 sola unità tra le irrisorie
35 programmate, si invita Codesta Amministrazione a chiedere l’autorizzazione per lo scorrimento
della graduatoria dei Contabili penitenziari (AREA II), così da poter garantire a tutte le case
detentive la presenza della figura professionale in questione.


Quota 100 ha determinato e determinerà anche per l’anno in corso il collocamento in quiescenza di
numerose unità di personale essenziale al corretto funzionamento della macchina contabile
penitenziaria.


L’Amministrazione non può chiudere gli occhi, non può negare diritti acquisiti dal personale e
sanciti per legge, non può chiedere ulteriori e irragionevoli sforzi al personale in servizio per i
ritardi ad essa imputati o imputabili.


Il personale dell’Area contabile è sottoposto a forti pressioni, vista l’impossibilità di rispondere alla
pressante richiesta di adempimenti da assicurare, tra cui aspetti afferenti alla sicurezza ed il
trattamento che passano sempre attraverso la gestione economico-finanziaria della struttura.


Ulteriore disagio è costituito, inoltre, dal prestare servizio di missione nelle sedi in cui questa figura
è assente o carente, con ulteriori responsabilità e senza riconoscimenti economici.


I lavoratori dell’Area contabile – come peraltro tutto il personale civile penitenziario (si richiama tra
le altre la nostra lettera del 2 settembre 2021 allegata in calce) – sono sempre più marginalizzati,
nonostante continuino a prestare servizio con grande professionalità e spirito di abnegazione.


Inoltre, si ritiene urgente una revisione delle piante organiche nazionali del personale Comparto
Funzioni Centrali allineando le dotazioni delle figure professionali ai reali fabbisogni.


Premesso quanto sopra, l’Amministrazione penitenziaria ha comunque in atto un concorso per
l’assunzione dall’esterno di funzionari contabili (bandito a dicembre 2021), procedura che ancora
non è stata avviata e che non è possibile immaginare ritardi nelle sue fasi di svolgimento in quanto
dalla graduatoria finale che verrà redatta si potranno assumere – in base alle autorizzazioni in corso
di perfezionamento – circa 145 unità di personale. Per tale motivo appare necessario ed indifferibile
che le procedure concorsuali suddette – nonché il perfezionamento e l’implementazione delle
autorizzazioni della Funzione Pubblica – siano accelerate al massimo onde colmare prima possibile
le attuali vacanze di organico e quelle che si determineranno nei prossimi mesi con i copiosi
pensionamenti previsti dalla legge.


Nella certezza che l’Amministrazione sia consapevole della gravità della situazione, CONFINTESA
FP chiede alla S.V. un intervento URGENTE.

In attesa di riscontro si inviano distinti saluti.


Il Coordinatore Nazionale CONFINTESA FP DAP
Dr. Gabriele CAPOZZI

PROT.-65-2021-VELOCIZZARE-CONCORSI-DAP

Addetti Ufficio Processo: il Ministero chiarisce

25th Feb
2022
Non Attivo

25 febbraio 2022, nel corso del confronto con il Ministero, CONFINTESA FP ha sottolineato che l’obiettivo primario è la strenua difesa di un principio generale di equità di trattamento tra il personale PNRR e gli altri dipendenti che da anni sono alle dipendenze del Ministero della Giustizia, sia in termini di accesso e fruizione al lavoro agile (per il quale l’Amministrazione si è impegnata a sottoscrivere un accordo a breve) che per ogni altro aspetto relativo all’organizzazione del lavoro ed alla progressione di carriera.

CONFINTESA FP ha dichiarato di non dover/voler più cadere nel “tranello” che induce i dipendenti dello stesso Ministero della Giustizia ad essere divisi e contrapposti a danno di tutti perché riteniamo che la responsabilità sia unicamente di un’Amministrazione che, perdendo una visione organica, agisce da oltre venti anni sull’onda emergenziale, con le motivazioni più disparate.

Ed è così che, per l’incapacità di un’Amministrazione (variamente gestita nel corso dei decenni) di “mettersi al pari”, si assume “nuovo” personale senza preventivamente riqualificare il “vecchio” (a tal proposito siamo pronti con un nuovo contenzioso se la situazione non si sblocca entro le prossime settimane), si coprono le sedi ambite dai vecchi con il nuovo personale, si assegnano attrezzature nuove al personale appena assunto lasciando i vecchi in situazioni precarie ecc. ecc. insomma, l’Amministrazione arma una faida tra i “vecchi” ed i “nuovi” dimenticando che, ben presto, anche i “nuovi” diventeranno “vecchi” e la situazione si ripeterà con il consueto cliché…

Voce del Ministero della Giustizia è stata quella del dott. Leopizzi che ha chiarito (anticipando che sarà oggetto di una Circolare che diffonderà a breve) che ai Funzionari UPP:

  • In tema di smart working e flessibilità oraria, si applicano norme speciali.
  • È previsto il compenso per lavoro straordinario, parimenti agli altri lavoratori, riservandosi ulteriore valutazione per l’eventuale attribuzione dell’indennità di orario pomeridiano.
  • Non possono esercitare la professione forense e devono chiedere la sospensione dall’albo.
  • Sono titolari del potere di firma.
  • Possono verbalizzare sia le udienze civili che, a maggior ragione, udienze penali.
  • Possono e debbono lavorare in cancelleria, se richiesto dalle esigenze dell’ufficio.
  • Hanno diritti e doveri del personale amministrativo (salvo specifiche deroghe), conseguentemente saranno gestiti e valutati dal dirigente amministrativo.
  • Il rapporto con il magistrato è esclusivamente di tipo funzionale.
  • Non sarebbe avvenuta alcuna “sottrazione” di PC ai dipendenti di ruolo in favore dei nuovi addetti UPP, ad eccezione di 5 uffici piccoli.

Queste sembrano essere le regole, ogni segnalazione in diversa direzione è ben accetta, inviatele a  giustizia@confintesafp.it , provvederemo a farci portavoce.

03 FLASH 2022 flessibilità e lavoro agile UPP

Prot. 17 2022 progressioni economiche

OSSERVAZIONI LAVORO AGILE PNRR 2

Ministero Giustizia-neo assunti Ufficio Processo

                                                                                                                                          

RATTI (CONFINTESA FP): INSERIRE IL PERSONALE NELLE ELEVATE PROFESSIONALITÀ DELLE FUNZIONI CENTRALI

25th Feb
2022
Non Attivo

“Prendiamo atto che ciò che è stato considerato un ostacolo insuperabile durante le trattative del Contratto delle Funzioni Centrali, è diventato possibile durante le trattative del Comparto Enti Locali”.

Lo dichiara Claudia Ratti in merito alla decisione assunta da ARAN e da alcune OO.SS relativamente alla istituzione della IV area delle Alte Professionalità. 

“Confintesa FP – continua Claudia Ratti – durante le trattative del Comparto Funzioni Centrali, è stata l’unica O.S. che ha ripetutamente chiesto di riconoscere il ruolo alle migliaia di lavoratori delle Alte professionalità con un inquadramento automatico nella IV Area; invece, la maggioranza delle sigle e l’ARAN hanno preferito prevedere una IV area vuota da colmare con successivi concorsi.

Confintesa Fp, ha dovuto accettare, suo malgrado, che la IV area delle Elevate Responsabilità nascesse “vuota” perché questo è stato deciso dalle altre OO.SS. e dall’ARAN.

I numeri di Confintesa FP non sono ancora tali da poter incidere al tavolo delle trattative ma è demoralizzante assistere ai cambi di casacca non solo dell’ARAN, che gestisce le trattative, quanto delle altre OO.SS. che si comportano diversamente a seconda dei tavoli cui siedono.

Siamo contenti per i colleghi dell’altro comparto ma se essere primi a sottoscrivere un’ipotesi di Contratto vuol dire ottenere condizioni peggiorative rispetto agli altri dipendenti pubblici, chiediamo di metterci in coda!

Purtroppo – conclude la sindacalista – le disparità sono all’ordine del giorno perché le Amministrazioni Pubbliche non hanno una visione organica ma agiscono sull’onda emergenziale.

È il caso di molte Amministrazioni che, con le motivazioni più disparate, assumono “nuovo” personale senza preventivamente riqualificare il personale già in servizio, coprono le sedi ambite da chi le chiede da anni con il “nuovo” personale, assegnano attrezzature nuove al personale appena assunto lasciando gli altri in situazioni precarie, consentono solo ai nuovi l’iscrizione agli albi professionali  ecc. ecc.

Occorre una visione d’insieme, non la legge del più forte”.

BOZZA CCNL FUNZIONI LOCALI

Personale UUPP, chiediamo il confronto

22nd Feb
2022
Non Attivo

Avvocati, Giudici Onorari e …dipendenti del Ministero della Giustizia!

18th Feb
2022
Non Attivo

Come al solito il Ministero della Giustizia affronta i problemi invocando urgenza e necessità dimenticando, riteniamo, altri valori che, invece, dovrebbero essere, in genere, la guida dell’azione amministrativa, ancor più se si parla di Ministero della GIUSTIZIA.

La necessità di smaltire l’arretrato non può costituire un motivo per soprassedere sui principi di equità di trattamento tra i dipendenti e, soprattutto, di giusto processo.

È evidente la palese disparità di trattamento tra i Vice Procuratori Onorari e i neoassunti presso l’Ufficio per il Processo da una parte e la molteplicità degli “anziani” dipendenti del Ministero della Giustizia, ai quali non solo è stata negata la possibilità di carriera all’interno dell’Amministrazione, quanto la soddisfazione che potrebbe derivare dalla libera professione.

Per decenni è stata negata la possibilità al personale in servizio (anche in regime part time) di svolgere la libera professione ed è stato negato il parere favorevole di esercitare le funzioni di giudice onorario.

Per svolgere attività extra istituzionale (anche brevissime docenze) al di fuori dell’orario di servizio, il personale in servizio deve chiedere espressa autorizzazione e spesso i tempi sono tali da perdere l’occasione (e certo non per l’inattività dei colleghi del Ministero ma per le lunghe e farraginose trafile).

Qual è la sorpresa nel verificare che tanti nuovi colleghi, attraverso una procedura selettiva fortemente criticata da Confintesa FP, continuano a svolgere (legittimamente) non solo la libera professione ma anche l’attività di VPO?

Riteniamo sia giunto il momento di affrontare in modo serio, organico e soprattutto complessivo, la riorganizzazione del personale del Ministero della Giustizia, con un nuovo ordinamento professionale che tenga nella giusta considerazione le aspettative di tutto il personale … dagli “anziani direttori” in attesa dell’area delle alte professionalità, agli ausiliari in attesa del passaggio alla seconda area, passando da tutte le altre qualifiche che gridano vendetta per i paurosi ritardi del Ministero della Giustizia (graduatoria 21 quater per cancellieri ed Unep non esaurita e procedure per il passaggio del personale informatico, contabile, statistico ecc. ecc. mai partite nonostante la previsione di legge).

Occorrerebbe introdurre la possibilità di assegnare al personale le funzioni “paragiurisdizionali” (riprendendo il vecchio disegno di legge Magnalbò), come la scrivente O.S. ha sempre ricordato e chiesto.

È necessario offrire a tutti, giovani e “diversamente giovani”, le medesime opportunità obbedendo a leggi morali e di equità sostanziale che dovrebbero essere la guida di ogni Governante.

Riflettiamoci …

Segretario Generale
(Claudia Ratti)

02 FLASH 2022 incompatibilita

prot. 18 LETTERA INCOMPATIBILITA’ PROF FORENSE

Progressioni economiche e procedure ex art.21-quater, ricorsi all’orizzonte!

14th Feb
2022
Non Attivo

Gent.ma Ministro della Giustizia

Prof. Marta Cartabia

segreteria.ministro@giustizia.it

 

Gent.mo Capo del Gabinetto del Ministero della Giustizia

dott. Raffaele Piccirillo

protocollo.gabinetto@giustizia.it

 

Gent.ma Sottosegretario di Stato

On. Avv. Macina

sottosegretario.macina@giustizia.it

 

Gent.ma Capo del Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria

dott.ssa Barbara Fabbrini

capodipartimento.dog@giustiziacert.it

 

Gent.mo Direttore Generale del personale e della formazione

dott. Alessandro Leopizzi

dgpersonale.dog@giustizia.it

 

OGGETTO: Accordo F.R.D. 2019, 2020, 2021. Avvio delle progressioni economiche e delle procedure ex art.21-quater del D.L. 27.06.2015, n. 83

In riferimento a quanto in oggetto la scrivente O.S. evidenzia quanto segue:

  • ricorda di aver citato in giudizio il Ministero della Giustizia, tra l’altro, per il mancato avvio delle procedure per le progressioni economiche del personale, la prossima udienza è fissata per il prossimo mese di marzo 2022. In caso di avvio delle procedure il giudizio cesserebbe, con piena soddisfazione anche nostra.
  • È in corso l’iter di certificazione per il prossimo CCNL che modifica le regole per le progressioni salvaguardando, tuttavia, quelle già avviate entro la firma del CCNL definitivo. Per maggior precisione l’art.18 Ipotesi CCNL 2019/2021 dispone: “Le procedure per l’attribuzione di progressioni economiche definite dai contratti integrativi già sottoscritti alla data di entrata in vigore del nuovo ordinamento professionale sono portate a termine e concluse sulla base della previgente disciplina”.
  • Il Tribunale Ordinario di Roma, sezione Lavoro, ha già stabilito l’illegittimità del ritardo imputabile alla parte datoriale, accertando il diritto dei ricorrenti ad essere assunti nella III area funzionale ed anche il diritto al risarcimento dei danni dal 30 giugno 2019.
  • Nel corso della riunione svoltasi il 31 gennaio 2022 per l’avvio delle procedure per le progressioni economiche, la parte pubblica non ha consegnato alcuna proposta alle OO.SS. rinviando, peraltro, la discussione a data da destinarsi.

Per quanto sopra la scrivente chiede l’immediata convocazione per il reale avvio delle procedure per le progressioni economiche ed il contestuale avvio delle procedure ai sensi dell’art.21-quater del D.L. 27.06.2015, n. 83  sia per il personale risultante già idoneo che per il personale, di profili tecnici, che da anni attende, comunicando fin d’ora che trascorsi 5 giorni dal ricevimento della presente, la scrivente sarà costretta, suo malgrado, ad avviare ulteriori contenziosi per far valere le ragioni dei propri iscritti.

Cordiali saluti

Segretario Generale
(Claudia Ratti)

Prot. 17 2022 progressioni economiche

Il Governo eviti di innescare conflitti sociali e sospenda l’obbligatorietà del vaccino per gli ultracinquantenni

11th Feb
2022
Non Attivo

Prot. 32 Lettera Draghi sospensione

Roma, 11 febbraio 2022 prot.32

Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Prof. Mario Draghi

Al Ministro per la Pubblica Amministrazione
On. Renato Brunetta

Al Ministro della Salute
On. Roberto Speranza

 

OGGETTO: Emergenza sanitaria nazionale Covid-19, sospensione obbligatorietà dei vaccini per i cittadini che abbiano compiuto il cinquantesimo anno di età.

La diffusione del COVID sembra essere in fase regressiva grazie alle misure sanitarie introdotte da questo Governo, tuttavia, un’altra emergenza si sta avvicinando, questa volta non sanitaria, ma sociale ed economica e coinvolge anche i lavoratori del pubblico impiego che rappresento e che, a nostro parere, potrebbe essere evitata con una soluzione meno drastica e più equilibrata che contemperi sia l’esigenza primaria di salvaguardare la salute collettiva, che la volontà di qualcuno (dai numeri sempre più bassi) di astenersi dall’effettuare un vaccino che diverrà obbligatorio dal 15 febbraio e fino al 15 giugno 2022 per “i cittadini italiani e di altri Stati membri dell’Unione europea residenti nel territorio dello Stato, nonché ai cittadini stranieri di cui agli articoli 34 e 35 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, che abbiano compiuto il cinquantesimo anno di età, fermo restando quanto previsto dagli articoli 4, 4-bis e 4-ter”.

Qualche riflessione:

 – I dati sanitari che stiamo ricevendo in questi giorni sono incoraggianti, nonostante la mancanza dell’obbligo vaccinale in moltissime categorie di lavoratori.

– La V Sezione del TAR Lazio-Roma con i decreti cautelari nn. 721, 723 e 726 del 2 febbraio 2022, accoglie istanza cautelare ante causam in tema di obbligo vaccinale prendendo in considerazione profili rilevanti di costituzionalità dell’obbligo vaccinale e in ragione del pregiudizio grave e irreparabile della privazione dello stipendio subito.

– Un’articolata ordinanza del Consiglio di giustizia amministrativa della Sicilia in un giudizio contro il Ministero della Salute pone in discussione la questione di legittimità costituzionale dell’obbligo vaccinale, per un dipendente escluso dalla frequenza dell’azienda sanitaria.

– La Corte di giustizia europea dovrà decidere sulla compatibilità dell’obbligo vaccinale con il diritto comunitario per il personale sanitario italiano sollevato dal Tribunale del Lavoro di Padova.

Ora, a parte non comprendere, personalmente, il motivo scientifico per cui si correla l’obbligo vaccinale al cinquantesimo anno di età, constato che si sta avviando una guerra, anche giudiziale, a nostro parere inutile sia per le energie che si sprecano, quanto per i conflitti che si innescano e che andrebbero non solo evitati ma anche depotenziati, in una collettività già ampiamente provata da due anni di emergenza.

Per quanto sopra, la scrivente O.S. chiede l’immediata sospensione del D.L. 7 gennaio 2022, n.1 nella parte in cui stabilisce l’obbligatorietà dei vaccini per i cittadini che abbiano compiuto il cinquantesimo anno di età.

Restando a disposizione per ogni confronto porge Cordiali saluti.

Segretario Generale
(Claudia Ratti)

 

Presenze/assenze nell’applicazione degli accordi FRD, perchè penalizzare chi lavora di più ?

11th Feb
2022
Non Attivo

PROT.15 2022 FUA 

FUA 2019

prot. 44 – 2020 CALCOLO FUA 2017 E 2018

Roma, 11 febbraio ’22 prot. 15

Al Capo Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria

Dott.ssa Barbara Fabbrini

 

Al Direttore Generale del Bilancio e della Contabilità

Dott. Lucio Bedetta

 

Al Direttore Generale del personale

Dott. Alessandro Leopizzi

MINISTERO DELLA GIUSTIZIA

Oggetto: FRD 2019.

 

La presente per rappresentare che, nonostante le continue sollecitazioni della scrivente O.S. nel corso degli anni tese ad evitare il perpetrarsi di un’anomalia che si trascina, anche l’accordo sottoscritto per il FRD 2019  ha lasciato l’ambiguità interpretativa che potrebbe impedire agli Uffici effettivamente in sofferenza e che comunque permettono il buon andamento dei servizi, di ricevere il legittimo premio di produttività.

Aggiungo che al danno economico alcuni colleghi avranno la beffa di vedere assegnate maggiori risorse ai colleghi in servizio in uffici con piante organiche complete o, addirittura in sovrannumero.

Converrete con noi, speriamo, che lo spirito dell’accordo è quello di riconoscere un “premio” ai lavoratori che, malgrado le gravi carenze in pianta organica, riescono a garantire servizi per i quali, in condizioni normali, vedrebbero impegnati un numero di lavoratori maggiore del 30 o anche 40% in più. Ed infatti il FRD viene definito un reddito di natura incentivante e premiante.

Ed anche la formulazione letterale dell’accordo, se non travisata strumentalmente, si orienta in tal senso: “Le risorse individuate di cui alle precedenti lettere b) e c) vengono distribuite a livello distrettuale sulla base del personale in organico e divise proporzionalmente al personale presente nell’ambito dei corrispondenti uffici”… più chiaro di così !

Il senso di giustizia vorrebbe, a nostro parere, che ad ogni ufficio venissero assegnate tante quote per quanti sono i posti previsti in pianta organica ed attribuite proporzionalmente alle unità effettivamente presenti nel singolo ufficio e non alle unità presenti nel distretto, come finora avvenuto, realizzando così una dissimulata distribuzione a pioggia (o studiatamente celata, per essere più espliciti).

Si eviterebbe, così, di mortificare l’impegno profuso, su tutto il territorio nazionale, da quei lavoratori addetti agli uffici maggiormente in sofferenza, in primis tribunali e UNEP.

Non a caso la scrivente O.S. si è sempre battuta per evitare che le assenze a qualsiasi titolo (comprese quelle dei dirigenti sindacali) venissero considerate come presenze ai fini della distribuzione dei fondi incentivanti. Posizione che non ha trovato la condivisione di nessun’altra sigla sindacale tanto da sottoscrivere un’ipotesi di CCNL in senso esattamente opposto.

Si chiede, pertanto, di dare specifico indirizzo sul punto nei termini sopra esposti in quanto, in caso contrario, occorrerà valutare ogni azione per ripristinare quella che riteniamo essere la corretta distribuzione delle risorse tra il personale.

Cordiali saluti

Segretario Generale
(Claudia Ratti)

 

1 20 21 22 23 24 107