TAVOLO TECNICO, SI PROCEDE

29th Nov
2023
Non Attivo

Passo dopo passo, con un confronto chiaro e onesto che vede un’Amministrazione propensa all’ascolto e (udite udite) anche a rivedere le posizioni già espresse, inizia a delinearsi il nuovo ordinamento professionale del CCNL 2019-2021. L’Amministrazione ha consegnato una prima bozza di proposta, non definitiva e suscettibile di ulteriori precisazioni e cambiamenti, con le famiglie amministrativo-contabile, tecnica, informatica e statistica. La volontà sarebbe quella di valorizzare figure che, seppur numericamente inferiori rispetto alle altre figure professionali, svolgono funzioni specialistiche di notevole complessità e fondamentali per proiettare l’amministrazione verso i futuri assetti organizzativi.  La nostra O.S. nel rappresentare la difficoltà di dare attuazione al modello organizzativo delle famiglie professionali per l’esistenza di una gerarchia tra i profili all’interno di ciascuna area (più volte evidenziata anche in sede ARAN ma purtroppo era una voce isolata) ha dichiarato la volontà di doversi sforzare a ricercare una soluzione, anche transitoria, che possa dirigersi verso il cambiamento di struttura e mentalità nell’ottica della valorizzazione meritata dal personale.

CONFINTESA FP:

  • ha chiesto di estendere la previsione dello svolgimento delle funzioni di assistenti RUP e DEC a tutte le famiglie professionali (nella proposta limitata alla famiglia professionale dei tecnici), considerando peraltro gli incentivi che, dopo anni di battaglie di Confintesa FP, sono finalmente riconosciuti.
  • Ha ringraziato di aver prestato attenzione a figure professionali molto importanti ma finora per nulla considerate (informatici, statistici, contabili…).
  • È stata l’unica O.S. ad aver rilevato la grande assenza della IV area delle Elevate Professionalità che ha chiesto di inserire. Ricordiamo che la progressione verso l’alto è una delle prerogative per cui questa O.S. si batte da anni perché riteniamo sia il volano per il rilancio di questa Amministrazione e del benessere organizzativo del personale. Prerogative che può realizzarsi rimuovendo il “tappo” che comprime tutti verso il basso, cominciando dai direttori da collocare nell’Area delle Elevate professionalità e via via per tutti i lavoratori come per i cancellieri la cui collocazione in II Area è stata censurata dalla giurisprudenza. Sebbene qualche Sigla ritenga non sia possibile (ignorando evidentemente anni di storia sindacale del Ministero), noi ci crediamo fortemente.

INFO EXTRA

MOBILITÀ: le graduatorie definitive saranno pubblicate entro metà dicembre, entro i primi di febbraio (salvo eccezioni di proroghe) si procederà alla presa di possesso nella nuova sede.

PROGRESSIONI ECONOMICHE: entro il 31 dicembre… 2023! Con sentenza del 28/11/2023 il Tribunale di Roma su ricorso di Confintesa FP ha confermato il comportamento antisindacale del Ministero della Giustizia per il ritardo nelle procedure di progressione, il resto solo vuote parole.

PERSONALE PNRR (tutto): la proroga al 30 giugno 2026 è certa, la Commissione europea ha dato il suo assenso ma deve essere inserita in una norma primaria che si attende entro l’anno. A seguire verranno fatte nuove assunzioni di personale e Confintesa FP ha chiesto di far rientrare nel distretto originario gli UPP che sono stati costretti ad accettare sedi fuori dal distretto prescelto.

VIDEOREGISTRAZIONE: la decisione è stata rimessa all’ufficio Legislativo, a questo punto, nostro malgrado, dovremmo partire con le nostre diffide.

FLASH 30 PROSECUZIONE TAVOLO TECNICO

Famiglie tecniche 28.11.2023 per OOSS

ANTISINDACALE IL COMPORTAMENTO MIN GIUST

 

La registrazione del Convegno svoltosi presso la Corte di Cassazione il 27 novembre sul tema: “Ufficio del Processo: la storia di un successo e di una risorsa da non perdere”  è disponibile su questo link 

 

Cassa Pensione degli Ufficiali Giudiziari. Nuovi criteri di calcolo dell’assegno pensionistico inseriti nella Legge di Bilancio 2024

20th Nov
2023
Non Attivo

 

Al Presidente del Consiglio dei Ministri

Giorgia MELONI

 

 

Al Ministro dell’Economia e delle Finanze

Giancarlo GIORG

 

Al Ministro della Giustizia

Carlo NORDIO

 

Dall’abolizione della legge Fornero alla previsione di una scure ancor più violenta sulle pensioni degli italiani.

Per molti lavoratori l’agognata pensione sta diventando una chimera e per chi riesce a raggiungerla, deve subire sensibili tagli dell’assegno mensile.

La legge di bilancio 2024 ha in animo di incidere profondamente sul calcolo della pensione introducendo un criterio che prevede un sensibile taglio per medici, dipendenti comunali, maestri ed ufficiali giudiziari.

Non è dato sapere quale sia stato il criterio di individuazione delle casse pensione di queste quattro categorie professionali.

Ciò che è certo è il gravissimo danno che ne deriverà a chi, dopo lunghissimi anni di onesto lavoro, si ritroverà a dover rimodulare il proprio tenore di vita, a rinunciare al sostegno economico di un figlio non ancora stabilizzato, o anche solo a concedersi una vacanza.

Al netto delle dichiarazioni di facciata, degli slogan propagandistici, delle promesse elettorali, la dura e cruda realtà che si ripercuoterà sulla pelle dei lavoratori e dei prossimi pensionati è questa.

Volendo fare un esempio, un Ufficiale Giudiziario che abbia un anno di contribuzione tra il 1993 e il 1995, subirà un taglio dell’assegno, una volta andato in pensione di circa 11.000 euro. Al mese sono poco più di 850 euro.

Questa grave situazione non può passare sotto traccia.

Confintesa metterà in campo tutte le sue energie ed azioni di lotta, come già dichiarato dal proprio Segretario Generale Confederale, affinché questi lavoratori non debbano subire un così grave danno economico, dopo aver dedicato gran parte della loro esistenza al servizio dello Stato.

 

 

Segretario Generale                                                                                       Il Referente Nazionale UNEP

(Claudia Ratti)                                                                                                     Francesco Floccari

 

 

PROT. 147 CASSA PENSIONE

 

 

 

L’ Ufficio per il Processo: la storia di un successo e di una risorsa da non perdere

16th Nov
2023
Non Attivo

Corte di Cassazione, Aula della Torre

lunedì 27 novembre 2023 dalle ore 11.00 alle ore 14.30

“L’ Ufficio per il Processo: la storia di un successo e di una risorsa da non perdere”

Ne parleremo con …

Dott. Gaetano Campo, Capo Dipartimento Organizzazione Giudiziaria

Dott.ssa Egle Pilla, Consigliere della Corte di Cassazione

Dott.ssa Isabella Gandini, Direttore Generale Personale DOG

Dott.ssa Mariarosaria Donnici, Direttore Ufficio I – Affari generali DOG

Dott.ssa Maria Maddalena, Direttore Ufficio Concorsi ed inquadramento DOG

Il personale interessato

POSTI LIMITATI

Per esigenze organizzative occorre confermare la propria partecipazione entro il 20 novembre mandando una email a info@confintesafp.it.

Potranno partecipare fruendo dei permessi per assemblea art.10 CCNL, i colleghi in servizio presso la Cassazione, la Corte d’Appello ed il Tribunale di Roma, potranno partecipare tutti i colleghi interessati di ogni distretto ma dovranno utilizzare permessi personali.

locandina convegno assemblea

Esaurimento buoni pasto

10th Nov
2023
Non Attivo

PROT. 143 BUONI PASTO TORINO

A seguito di numerose richieste abbiamo provveduto a  segnalare la questione agli Organi competenti, vi invitiamo a segnalarci ulteriori anomalie per email giustizia@confintesafp.it

 

“La scrivente O.S., con rammarico, è costretta ad intervenire nuovamente su questioni che dovrebbero far parte di una buona ed efficiente gestione della P.A. finalizzata sia a motivare i lavoratori che a valorizzarli invece vengono sottoposti all’ennesima vessazione.  

Ci riferiamo, in particolare, all’informazione resa agli uffici di Codesta Corte d’Appello a firma del Sig. Presidente, con nota del 6 novembre 2023 prot.n.14036/2023 (che ad ogni buon fine si allega alla presente), circa l’impossibilità di procedere alla ricarica dei buoni pasto del 5° e 6° bimestre (settembre/dicembre 2023) in quanto la Convenzione dei Buoni pasto edizione 9 Lotto 2 è esaurita. 

Ricordo a me stessa che la ricezione puntuale del buono pasto è un diritto del lavoratore e la disposta sospensione per ben due bimestri graverà pesantemente sul sempre crescente caro-vita e sul blocco sostanziale degli stipendi fermi, sostanzialmente, ad oltre un decennio fa, a fronte (vogliamo aggiungere e sottolineare) di un importo pressoché nullo (e comunque di gran lunga inferiore a quello di altre Amministrazioni del medesimo comparto) del trattamento accessorio dei dipendenti del Ministero della Giustizia.  

L’erogazione dei buoni pasto, ai sensi dell’art. 86 del CCNL Comparto Funzioni centrali, avrebbe lo scopo di colmare, almeno parzialmente, il disagio che i lavoratori hanno nel dover pranzare fuori casa, disagio amplificato dall’inflazione e dal mancato adeguamento della base stipendiale al costo della vita. Tale ritardo porrà i lavoratori nella condizione di anticipare con mezzi propri il costo del pranzo giornaliero necessario per il mantenimento di un sano equilibrio psico-fisico, mezzi che potenzialmente potrebbe essere destinati a bisogni primari come le cure mediche o il pagamento di bollette e non verranno mai effettivamente rimborsati a causa dei vincoli di spendibilità dei buoni o dell’assenza di essi.  

È inspiegabile la scelta della Politica e delle Amministrazioni di attribuire i buoni pasto la cui creazione e diffusione genera per alcune aziende un giro di affari ingiustificato rispetto al valore del buono pasto (nominale di 7 euro), crea lavoro inutile per le Amministrazioni ed un onere inutile per il lavoratore che deve spenderli.  

Resta sempre ferma la soluzione proposta da Confintesa: il valore dei buoni pasto deve essere inserito (e liquidato) in busta paga, l’importo non deve essere imponibile ed il valore deve essere aumentato sia perché è ormai insufficiente per fronteggiare il caro vita, sia perché abolendo tutta la procedura per la creazione dei buoni spesa, c’è un risparmio.  

Si rimane in attesa di un vostro sollecito intervento al fine di risolvere, almeno a livello locale e per quanto di competenza, il problema dei buoni pasto dei lavoratori degli uffici giudiziari di Torino in difetto, entro 10 giorni dal ricevimento della presente, la scrivente O.S. porrà in essere ogni azione per la difesa dei lavoratori. 

Cordiali saluti.  

Segretario Generale 

(Claudia Ratti)”

DAP -PROCEDURE DI RECLUTAMENTO DIRIGENTI CONTABILI –

9th Nov
2023
Non Attivo

Al Capo Dipartimento dell’amministrazione Penitenziaria

Dott. Giovanni Russo

Prot.dap@giustiziacert.it

 

Direzione generale del personale

Massimo Parisi

prot.dgp.dap@giustiziacert.it

 

Da notizie ufficiose sembrerebbe che questo Dipartimento abbia deciso di attingere per la copertura di posti vacanti di Dirigente Contabile, dalla graduatoria del Concorso pubblico, per esami, “a 45 posti (elevati a 57) a tempo indeterminato, per l’accesso alla carriera dirigenziale penitenziaria di dirigenti di istituto penitenziario di livello non generale”.

Se vera, questa decisione non può restare esente da osservazioni ed aspre critiche della scrivente O.S. per le ragioni di seguito esplicitate.

Preme in primo luogo rimarcare come siffatta procedura, a dir poco inconsueta e foriera di molteplici dubbi di legittimità, risulterebbe non conforme alle ultime Linee guida per l’accesso alla Dirigenza pubblica approvate con Decreto del Ministro per la Pubblica Amministrazione del 28 settembre 2022 e registrato alla Corte dei Conti il 21/11/2022 con n.2927.

Come noto, la carriera dirigenziale penitenziaria è soggetta al regime di diritto pubblico e, specificatamente, è disciplinata d.lgs. 63/2006; diversamente, I dirigenti area Iᵃ o dirigenti di 2ᵃ fascia sono soggetti a regime privatistico ex d.lgs. 165/2001 che ne regola il rapporto di lavoro (provenienti da diversi profili professionali: ingegnere, architetto, educatore, contabile) e hanno incarichi di uffici dirigenziali non generali di natura tecnica.

Attesa questa eclatante diversità di regime giuridico, appare incongruente che si attinga dalla graduatoria succitata la cui profilatura professionale dei candidati è ben lontana dalle declaratorie professionali del Dirigente contabile.

E qui trapela un ulteriore criticità di siffatta scelta: i dirigenti contabili sono tenuti ad espletare attività denotate da estrema tecnicità e specializzazione, requisiti che potrebbero essere garantiti solo o con procedura concorsuale ad hoc o tramite procedura selettiva del personale interno, già altamente specializzato e in possesso di esperienza sul campo.

Ciò corrisponde, tra le altre cose, alla logica sottesa nelle Linee guida per l’accesso alla Dirigenza pubblica le quali, volte a fornire indicazioni e suggerimenti metodologici da adottare nelle procedure di reclutamento della dirigenza pubblica, focalizza come obiettivo dei bandi quello di definire gli ambiti di competenze da valutare e la valutazione delle capacità, competenze e attitudini e che dovrebbero condurre all’individuazione del c.d. Job Profile ovvero la definizione del profilo ideale che dovrebbe occupare la posizione oggetto di reclutamento in termini di conoscenze, esperienze e capacità, motivazione e attitudini.

Ciò detto, non rimane che sottolineare l’aspetto, probabilmente più dolente della vicenda: la presunta decisione di questo Dipartimento rappresenta l’ennesimo atto di noncuranza nei confronti delle professionalità interne che fino ad oggi hanno, con sacrificio e spirito di abnegazione, rivestito ruoli di responsabilità e, in quanto tali, meritevoli di avere l’occasione per ambire a fare carriera in ambiti e contesti attinenti al loro profilo.

L’Amm.ne Penitenziaria continua a dimenticare che al suo interno possiede delle professionalità elevate addette alla materia contabile e che, dopo decenni di assunzioni di responsabilità nell’espletamento di servizi particolarmente complessi, hanno legittimamente maturato l’aspettativa di poter accedere ai ruoli dirigenziali.

Ricordo a me stessa che l’ultimo concorso per dirigenti contabili risale ad oltre 10 anni fa ed il personale in interessato mai si sarebbe potuto immaginare che la mancata partecipazione al Concorso per Dirigenti penitenziari (perché non di proprio interesse professionale), potesse precludergli ogni prospettiva di carriera e concorsuale verso una posizione dirigenziale nell’area amministrativo-contabile direttamente superiore.

Alla luce di quanto sopra, la scrivente chiede che l’Amministrazione fornisca le delucidazioni necessarie a fugare ogni dubbio sulla vicenda e, in particolare, invita la stessa a programmare un’idonea procedura selettiva interna volta a colmare i vuoti organici dirigenziali nei settori di riferimento.

Restando a disposizione per ogni chiarimento porgo Cordiali saluti.

 

Segretario Generale
(Claudia Ratti)

PROT. 141 PROCEDURE RECLUTAMENTO DIRIGENTI CONTABILI DEF.

Istanza per messa in sicurezza della nuova sede dell’Ufficio N.E.P. c/o Tribunale di Napoli Nord

2nd Nov
2023
Non Attivo

 

 

Al Presidente del Tribunale di Napoli Nord

Dr. Luigi Picardi

 

e p.c.  Al Capo del Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria

Dr. Gaetano Campo

La scrivente O.S. ha ricevuto una richiesta di intervento da parte dei dipendenti UNEP per il forte disagio che stanno subendo per il trasferimento dell’ufficio in un edificio esterno al Castello Aragonese, sede degli uffici giudiziari.

L’Ufficio N.E.P. del Tribunale di Napoli Nord, come ben noto, ha competenza territoriale su un circondario di 38 comuni, con una densità abitativa totale di 1.000.000 di persone, che si estendono tra le aree della Provincia di Caserta e della Provincia di Napoli.

Trattasi di un circondario che, volendo usare un eufemismo, può definirsi “di frontiera” in quanto caratterizzato da un’elevata conflittualità territoriale, connotato da gravi situazioni di disagio ambientale e sociale nonché infestato da cartelli camorristici e microdelinquenza che le Forze dell’ordine quotidianamente fronteggiano. La violenza e la delinquenza che caratterizza questo circondario, difficile da gestire sotto l’aspetto operativo, non risparmia nessuno e neppure gli ufficiali giudiziari, riprova ne sono i numerosi atti di aggressione subiti da questi ultimi nell’esercizio delle proprie funzioni e denunciati all’Autorità giudiziaria.

Ad aggravare ancora di più la situazione lavorativa del personale di tale ufficio è stato il decreto n. 89/2023 del 17/10/23 del Presidente del Tribunale di Napoli Nord, con il quale è stato stabilito che a partire dal 30 ottobre 2023, la sede dell’ufficio N.E.P. sia spostata in un fabbricato sito in Aversa, viale J. F. kennedy n. 13.

Si rappresenta tuttavia, che ad oggi, non sono state comunicate le modalità operative attraverso cui verrà garantita la sicurezza del sito e del personale addetto cosi come avveniva nella precedente ubicazione nel Palazzo di giustizia.

La questione della sicurezza riveste massima rilevanza considerato che ogni giorno l’Ufficio N.E.P. registra un grande afflusso di persone, utenza qualificata e non solo, per le attività di competenza.

Inoltre, tale ufficio, essendo sprovvisto di modalità di pagamento PagoPA e POS, ogni giorno incassa un’ingente somma di denaro in contante che poi viene depositata a mani presso l’ufficio postale di zona dal dirigente dell’ufficio senza alcuna scorta, e quindi tutela, né per i valori né per la persona.

A ciò bisogna aggiungere gli atti per offerta reale in quanto altre somme vengono depositate in ufficio per i relativi adempimenti.

Pertanto, la nuova sede dell’Ufficio N.E.P., affinché i suoi dipendenti possano svolgere l’attività lavorativa in condizioni di sicurezza, necessita a nostro avviso della presenza delle Forze dell’ordine nell’orario di accesso del pubblico (09:00 – 12:00) in modo da monitorarne e regolarne gli accessi, e di un presidio h 24 a tutela degli atti giudiziari, documenti contabili, strumentazioni nonché software che consentono l’accesso a banche dati.

Occorre garantire, inoltre, che l’apertura e la chiusura dello stabile sia gestito dal personale addetto ai servizi di vigilanza nonché l’istallazione un sistema di video sorveglianza.

Infine, si è a conoscenza che sul tetto dell’immobile che ospita l’Ufficio è installato un ripetitore di telefonia mobile, ci si interroga se tale istallazione sia nociva per la salute dei dipendenti per i rischi collegati all’elettromagnetismo.

Per tutte le ragioni sopra indicate si chiede di conoscere le misure di sicurezza che si intendono adottare e gli opportuni interventi da realizzare a tutela della sicurezza della nuova sede dell’Ufficio N.E.P., oltre che dei suoi dipendenti.

Si resta in attesa un cortese riscontro.

Segretario Generale
(Claudia Ratti)

21 QUATER: INSEGUENDO LA FINE DI UNA STORIA TRISTE

26th Ott
2023
Non Attivo

Negli anni ci hanno accusato di tutto, anche di indurre i colleghi ad iscriversi per partecipare ai ricorsi che organizzavamo ma noi abbiamo sempre sostenuto, e dimostrato, che prima di promuovere un ricorso (con spese e rischi di condanna) dobbiamo aver fatto ogni tentativo di “bonario componimento”.
Questo è uno di quei casi però in cui pensiamo che potrebbe essere inevitabile arrivare al ricorso se l’Amministrazione continuerà a non dare piena ed equa attuazione alle pronunce relative alla vicenda degli ex “cancellieri del 21 quater”.

E’ noto che l’art.21 quater D.L. n.83/2015 (convertito in L. n.132 del 6.8.2015) ha previsto che il Ministero della Giustizia avviasse le procedure interne per il passaggio alla terza area, riservandole ai cancellieri, ufficiali giudiziari, contabili, assistenti informatici e assistenti linguistici in servizio al 14 novembre 2009 per risanare i profili di nullità presenti nel contratto CCNL del 2010 e che vedeva due figure professionali appartenenti ad aree diverse, cancellieri e funzionari, svolgere le stesse mansioni e per ciò pienamente interfungibili, infatti in moltissimi uffici giudiziari (per anni e a causa della cronica carenza di funzionari) i cancellieri hanno svolto ruoli di responsabili dei servizi e delle cancellerie.

Già nel 2022 il Tribunale di Roma si è pronunciato favorevolmente confermando il diritto dei ricorrenti “di essere assunti nella III Area Funzionale nel profilo di Funzionario UNEP-F1 ed al risarcimento del danno patrimoniale per il ritardato inquadramento a decorrere dal 1.7.2019, pari alla differenza tra il trattamento economico percepito e quello spettante quale Funzionario UNEP F1, sino alla data di effettivo inquadramento nella III Area Funzionale nel profilo di Funzionario UNEP-F1, nella misura, di cui ai conteggi contenuti in ricorso, pari ad € 2.876,06 all’anno quanto ai ricorrenti inquadrati quali Ufficiale Giudiziario F3 e pari ad € 1.545,93 all’anno quanto ai ricorrenti inquadrati quali Ufficiale Giudiziario F4” .

Il Tribunale di Arezzo (e non solo) si pronuncia similmente condannando l’Amministrazione.

A peggiorare la situazione giungono le tanto attese progressioni, il cui bando contiene l’ennesima ingiustizia e delusione, frutto dei ritardi dell’Amministrazione e prevede, ahimè, la data del 01 gennaio 2022 come termine dei due anni di permanenza nella fascia economica attuale del profilo professionale.

Oltre al danno la beffa, in quanto molti colleghi, pur avendone il diritto giuridicamente riconosciuto dalla data del 01.07.2019 si vedono negati la stessa possibilità di partecipare alle progressioni economiche (non è poi detto che ne sarebbero usciti vincitori) stante il mancato possesso del requisito dei due anni di anzianità nel profilo, alla data del 01.01.2022.

Ritardo, si ribadisce, non imputabile ai colleghi ma all’Amministrazione, che non ha proceduto all’inquadramento organico del personale dalla data riconosciuta nelle varie pronunce giurisprudenziali del 01.07.2019, ovvero il primo giorno successivo al termine del 30/06/2019 previsto dall’Accordo del 26 aprile 2017 (che ricordiamo non essere stato sottoscritto da tutte le OO.SS.).

Rimaniamo fermamente convinti che la situazione può essere sanata al di fuori di un contenzioso, semplicemente con la buona volontà della parte pubblica di sanare il danno economico subito dai cancellieri fatti transitare dopo il 01.07.2019 per inerzia dell’Amministrazione.

Per questo riteniamo doveroso e necessario proporre un tentativo di conciliazione e, in caso di esito negativo, non ottenendo il risultato desiderato, ti daremo tutte le informazioni per azioni legali.

Possono aderire tutti i cancellieri, ufficiali giudiziari, contabili, assistenti informatici e assistenti linguistici in servizio al 14 novembre 2009 per chiedere il risarcimento del danno patrimoniale per il ritardato inquadramento a decorrere dal 1.7.2019

Il termine per aderire è il 15 dicembre 2023

Per informazioni chiama i numeri (orario lavorativo) 3894987615 – 3463044176 – 3463075363 crivi a giustizia@confintesafp.it
La scelta è solo tua. Noi ci siamo.

FLASH 29 21 QUATER FAQ-21-QUATER-1

MODULO-ADESIONE-INIZIATIVA

FAQ-21-QUATER-1

delega-tentativo-conciliazione

 

NON SOLO RICORSI Cancellieri Esperti

26th Ott
2023
Non Attivo

A volte il destino è legato ad un nome che diventa insieme forma e sostanza e a volte quel nome viene distorto per cercare di cambiarne il destino.

La storia non ha insegnato nulla all’Amministrazione visto che ripropone, nuovamente, la stessa incongruente collocazione dei cancellieri (questa volta “esperti” e di nuova nomina) in un profilo il cui titolo d’ingresso dall’esterno è il diploma di istruzione secondaria di secondo grado, ma nel bando del concorso ha richiesto tra i titoli preferenziali:

  • l’avere svolto le funzioni di magistrato onorario, per almeno un anno, senza essere incorso in sanzioni disciplinari;
  • essere stato iscritto all’albo professionale degli avvocati, per almeno due anni consecutivi, senza essere incorso in sanzioni disciplinari;
  • avere svolto, per almeno cinque anni scolastici interi (ivi compresi i periodi di docenza svolti in attività di supplenza annuale), attività di docente di materie giuridiche nella classe di concorso A-46 Scienze giuridico-economiche (ex 19/A) presso scuole secondarie di II grado;
  • avere prestato servizio nelle forze di polizia ad ordinamento civile o militare, nel ruolo degli ispettori, o nei ruoli superiori, per almeno cinque anni.

Requisiti certamente sovradimensionati e sovrabbondanti per una figura per la quale non è previsto il requisito della laurea, insomma si introita personale altamente qualificato,  lo si appiattisce in una figura per la quale basterebbe il diploma, si utilizza a piacimento in mansioni della figura del profilo superiore e, udite udite … ne propone l’unificazione con il profilo di assistente perché, in fondo, “svolgono le stesse mansioni”.

Ora, a prescindere dalla bontà, professionalità e competenza (fuori di discussione e sempre declamata in ogni occasione) dei colleghi assistenti, la domanda sorge spontanea: è etico e morale unificare un profilo professionale dopo aver fatto un concorso chiedendo fior di requisiti?

Non mi si dica che il nuovo CCNL è stato sottoscritto solo successivamente al bando perché risponderei che già dal 2007 il CCNL ha previsto omogeneità delle funzioni in ciascuna area e, quanto meno, la malsana situazione sarebbe da portare ad esaurimento invece di assumere nuovo personale, aggravandola. Siamo dell’idea che va gratificato tutto il personale e trovare una soluzione soddisfacente, creando la IV area e collocando tutti verso l’alto, dagli ausiliari a salire.

L’Amministrazione aveva anche cercato di confondere le acque cambiando il nome dei nuovi assunti tentando di scongiurare ulteriori pretese, ma non ne ha modificato la sostanza: definire “cancellieri esperti” i nuovi assunti, come se ce ne fossero altri per niente o meno esperti oltre che ridicolo è offensivo per tutti gli altri lavoratori della giustizia che hanno sempre fatto di più e oltre ciò che recita la declaratoria del profilo.

Anche per i “cancellieri esperti” Confintesa FP ha già dichiarato di appoggiare la soluzione del passaggio in area terza purché sia inserita in un progetto organico di ridefinizione dei profili e delle aree, che vada dalla costituzione della IV area delle Elevate Professionalità al passaggio integrale degli ausiliari nella II area.

Per questo riteniamo doveroso e necessario riaprire i termini per le adesioni per un tentativo di conciliazione e, in caso di esito negativo e nel caso in cui non si ottenesse il risultato desiderato in sede contrattuale con il Contratto Integrativo, ti daremo tutte le informazioni per azioni legali.

Se hai già aderito al tentativo di conciliazione del 2023 NON occorre fare altro perché depositandoli tutti abbiamo interrotto (gratuitamente) la prescrizione; nei prossimi mesi valuteremo le evoluzioni e decideremo il da farsi, oggi riteniamo ogni ricorso inutile, dannoso e pure rischioso.

Se vuoi aderire alla nostra iniziativa (anche senza iscrizione alla Federazione ma se ti iscrivi lo gradiamo perché rafforzi le nostre idee e posizioni 😊)

PARTECIPA ENTRO IL 15 DICEMBRE 2023

Per informazioni chiama i numeri (orario lavorativo) 3913971832 – 3463075363 – 33894987615 – 3209757864 o scrivi a giustizia@confintesafp.it.

Noi ti diamo una possibilità, a te la scelta.

FLASH 25 CANCELLIERI ESPERTI

MODULO-ADESIONE-INIZIATIVA cancellieri esperti

delega-tentativo-conciliazione

ACCORDO 26 APRILE 2017 “è impossibile…solo se pensi che lo sia”

26th Ott
2023
Non Attivo

L’attuale Amministrazione intende avviare una riforma che definisce ”epocale” con la volontà di rimediare ad anni di immobilismo (o meglio di concentrare le proprie attenzioni sul personale interno invece che su nuove assunzioni); intenzioni ammirevoli ma le difficoltà e il rischio di non riuscire “a trovare la quadra” sono elevate. Andiamo con ordine.
Ricordiamo che l’Accordo del 26/4/2017 prevedeva la rimodulazione dei profili professionali ed azioni di riqualificazione e di promozione professionale per il personale dell’Amministrazione giudiziaria.
Un accordo che pur prevedendo una tempistica ben precisa non è stato attuato (almeno in questa parte) e che riguardava una pluralità di profili che alla data dell’accordo possedevano 7 anni di anzianità di servizio, ovvero il passaggio:
1. degli operatori ad assistenti (se in possesso del diploma della scuola secondaria);
2. degli assistenti a cancellieri;
3. dei funzionari giudiziari a direttori.
Nello stesso accordo era previsto l’avvio della procedura “ex 21 quater” per i profili fino ad oggi esclusi ovvero gli ufficiali giudiziari, contabili e informatici per i quali verranno banditi a breve le procedure per la legittima e tanto attesa riqualificazione. Evitiamo di fornire numeri, per non sbagliare!
Confintesa FP ha da sempre rivendicato l’attuazione di questo Accordo come condizione preliminare alla sottoscrizione dei CCNI perché l’unico strumento in grado in grado di mettere ordine e di soddisfare le legittime aspettative di riqualificazione maturate in questi anni dai “vecchi” dipendenti bloccati per decenni conciliandole con le aspettative di progressione di carriera dei “giovani” assunti, lo dimostra un nostro comunicato del 2019 (che alleghiamo) uno dei tanti, dal titolo che riteniamo essere molto significativo “gira la ruota”.
Certo non vogliamo aprire la guerra del fronte “vecchi” contro “giovani”, sappiamo solo che se l’Amministrazione avesse compiuto il suo dovere rispettando gli accordi sottoscritti oggi non ci sarebbe alcun problema considerato che la stragrande maggioranza delle assunzioni sono avvenute successivamente al 2017.
Occorre individuare una metodologia.
La soluzione consiste -a parere di chi scrive- nella revisione delle piante organiche necessarie all’ampliamento dei posti e nella realizzazione del passaggio ai profili immediatamente superiori prima di ogni altra assunzione (peraltro previsto dal DM di applicazione dell’Accordo).
La priorità è quella di evitare ulteriore frustrazione del personale per la mancata riqualificazione, questo, secondo noi, è possibile se l’Amministrazione facesse uno sforzo in termini organizzativi (ed economici) riuscendo a dare (dall’alto) piena attuazione all’area delle alte professionalità (con numeri consistenti, alla pari del numero dei dirigenti dell’Agenzia delle Entrate) in modo da sbloccare, finalmente, una progressione verso l’alto.
Certo è che l’impresa è ardua perché non è semplice ereditare (e sbrogliare) situazioni che si sono accumulate negli anni, adeguando un ordinamento professionale facendo un salto in avanti di 15 anni (mettendosi alla pari con le altre Amministrazioni), dopo aver assunto dall’esterno migliaia di Assistenti giudiziari con una rigida selezione, Cancellieri esperti e Direttori richiedendo titoli di accesso superiori a quelli richiesti per accedere al concorso in magistratura.
Azioni sempre fortemente criticate da Confintesa FP ed ora, possiamo dirlo, non ci sbagliavamo.
Confidiamo nel buon senso, nella sensibilità e nella professionalità che gli attuali vertici stanno costantemente dimostrando, noi continueremo a portare ai tavoli di confronto le posizioni che riteniamo essere le più giuste perché, siamo convinti, che sono le uniche che devono andare avanti a prescindere dagli umori e dalle aspettative singole di ciascuno perché una squadra vale di più se, compatta, persegue un nobile obiettivo.
Rimediare agli errori del passato non sarà semplice ma “è impossibile…solo se pensi che lo sia”.

FLASH-28 TAVOLO TECNICO ACCORDO 2017

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