CORSI E RICORSI STORICI NEL MINISTERO PATRIGNO

19th Set
2024
Non Attivo

Noi di CONFINTESA FP non ci siamo mai sottratti al confronto per fornire soluzioni, certo le nostre, a vantaggio di tutto il personale. Non crediamo che tutti siano uguali (mai detto né pensato), ma riteniamo che ciascuno abbia i suoi buoni motivi per lamentarsi. Quel che è certo è che non siamo di buon esempio per i giovani che, con entusiasmo ed emozione, superano un concorso nel Ministero della Giustizia e si ritrovano circondati da colleghi stanchi e nauseati da un Ministero patrigno che non riconosce esperienza e professionalità agli anziani, figuriamoci agli ultimi assunti.

Peccato, perché la nostra è una missione nobile, una professione che va fatta con il cuore, e noi sogniamo un mondo ideale in cui ciascuno viene premiato per quel che è e viene correttamente collocato, ottenendo i giusti riconoscimenti.

Ed è così che, scartabellando nei nostri archivi, abbiamo ritrovato vecchi documenti, uno in particolare, in cui esprimevamo la nostra idea per una corretta riorganizzazione, per risolvere i problemi che, allora come ora, c’erano: passaggi di area dei cancellieri, funzionari e vicedirigenti e non solo che attendevano i riconoscimenti.

A distanza di 20 anni, poco è cambiato: un nuovo Contratto integrativo del 2010, una legge abrogativa della vice dirigenza (mai applicata per volontà di quelli che, allora, erano sindacati dai grandi numeri e che oggi dimenticano tutto il male fatto e gli anni persi inutilmente), un protocollo di intesa del 2016 e ben due CCNL (tra un po’ arriverà anche il terzo) ancora non applicati dal Ministero della IN… Giustizia !

Nel frattempo, è stato assunto nuovo personale che mira ad ottenere riconoscimenti, non accettando che, ancora in coda, c’è personale che sta aspettando da oltre ben 25 anni.

Ed è così che si formano comitati spontanei, suddivisi in diverse categorie con nomi più o meno creativi, che cercano di ottenere giustizia da soli, alimentando un conflitto (inutile) tra colleghi e sfiduciando i sindacati. Devo riconoscere loro il merito di aver risvegliato i colleghi apatici, poiché lamentarsi non porta lontano.

Siamo convinti che la riforma della Giustizia in Italia non è solo una questione di aggiornamento legislativo o di contratti, ma di una trasformazione culturale che riconosca e celebri il lavoro di coloro che ogni giorno si dedicano a questa professione, con orgoglio e senso di appartenenza.

È un cammino che richiede coraggio, visione e soprattutto, un impegno collettivo per realizzare un sistema giudiziario all’altezza delle aspettative dei cittadini e dei lavoratori che ne sono il cuore pulsante, senza accettare compromessi perdenti. Solo così sarà possibile costruire quel “mondo ideale” sognato da CONFINTESA FP, dove ogni lavoratore viene valorizzato per il suo contributo unico e indispensabile al servizio della giustizia.

Solo eliminando le barriere ed unendo le forze possiamo fare la differenza, CONFINTESA FP c’è.

CORSI E RICORSI STORICI

riqualificazione

Interpello straordinario, chiarimenti.

19th Set
2024
Non Attivo

Roma, 19 Settembre 2024, prot. 85

Al Capo del Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria

Gaetano Campo

 

Al Direttore Generale dell’Organizzazione Giudiziaria

Maria Isabella Gandini

 

 

 

In data 11/09/2024 questo Dipartimento ha annunciato l’imminente pubblicazione dell’interpello straordinario ai sensi dell’art. 23 bis, introdotto dall’Addendum di marzo 2023, allegando al suddetto avviso un elenco preliminare del personale autorizzato a partecipare.

La nostra O.S. riceve numerose richieste di chiarimento per le posizioni che di seguito si esplicano.

SCAMBI

Sono stati rappresentati dei casi da colleghi che non appaiono negli elenchi di coloro che possono partecipare all’interpello (probabilmente per non aver superato il vincolo quinquennale) ma sono in posizione di distacco con scambio con altri dipendenti in elenco per aver superato il vincolo e che, dunque, verranno stabilizzati all’esito dell’interpello.

La domanda sorge spontanea: una volta avvenuta la stabilizzazione di uno degli “scambisti” cosa accade all’altro collega “precario” ?

Quando e in che modalità la sede del lavoratore con vincolo potrà considerarsi definitiva?

La domanda non è banale, posto che lo scambio non viene meno in quanto l’unità legittimata alla partecipazione dell’interpello viene stabilizzata nel posto in organico dell’altra senza causare scopertura nell’ufficio di provenienza. Tale chiarimento nasce anche dall’esigenza di consentire a chi è in elenco di poter procedere alla presentazione della domanda di stabilizzazione senza il timore che tale scelta possa compromettere la posizione del collega con il quale si trova in scambio.

APPLICAZIONI

Nell’accordo è prevista “la partecipazione di tutto il personale in mobilità temporanea, a qualsiasi titolo” purtuttavia nella stragrande maggioranza dei casi è stato escluso il personale applicato, forse perché l’applicazione dovrebbe avere durata semestrale e non pluriennale? È ben noto che ci sono applicazioni pluriennali che vengono continuamente rinnovate.

Oppure, potrebbe essere che l’Amministrazione centrale non ha un quadro chiaro delle reali applicazioni per le richieste interdistrettuali? È palese che sarebbe necessario effettuare un censimento, poiché è inaccettabile che la situazione resti irrisolta dopo anni, soprattutto considerando che vengono bloccati, di fatto, due posti.

PERSONALE DGSIA

Ed infine, perché ancora una volta non si prevede la stabilizzazione del personale della DGSIA, distaccati da decenni?

ELIMINAZIONE DEL VINCOLO QUINQUENNALE

Confintesa FP chiede, ancora una volta, di eliminare il vincolo quinquennale e di consentire a tutto il personale di partecipare agli interpelli che, ricordo a me stessa, per accordo devono essere pubblicati annualmente.

A tal proposito preme ricordare a me stessa che il Dipartimento della Funzione Pubblica con parere 103321 del 2022 ha confermato quanto da tempo da noi sostenuto ovvero che “l’obbligo di permanenza nelle sedi di prima destinazione non ha ragione di operare qualora l’amministrazione rilevi, in un’ottica di ottimizzazione delle risorse, che una diversa allocazione e distribuzione del personale sia maggiormente rispondente alle proprie esigenze organizzative funzionali. In ragione di ciò è evidente che l’ambito di applicazione della norma in esame non può in alcun modo riflettersi nell’imposizione di vincoli paralizzanti per l’amministrazione che ne impediscono o limitano scelte, assunte assicurando trasparenza e uniformità di trattamento che siano finalizzate al perseguimento della maggiore efficienza “.

Non solo, nell’interpello diffuso in data odierna prot. 15944 a firma del Direttore Generale, Mariaisabella Gandini è testualmente previsto: “Al fine di garantire l’operatività del personale e la funzionalità degli Uffici, potrà partecipare al  presente  interpello  nazionale  esclusivamente il  personale  di  ruolo dell’Amministrazione giudiziaria che abbia maturato anzianità di servizio di almeno un anno alla data di scadenza del presente bando”.

Dunque, lo stesso Ministero ha previsto una deroga, si auspica che diventi la regola perché solo la maggiore soddisfazione del personale eviterà la costante fuga dalla nostra Amministrazione, ma questo ormai si sa…

Per quanto sopra, si attendono cortesi risposte al fine di poter assicurare i colleghi.

Cordiali saluti

Segretario Generale

(Claudia Ratti)

PROSECUZIONE TAVOLO TECNICO DGCM 

18th Set
2024
Non Attivo

Ripreso il tavolo tecnico per la riforma delle famiglie professionali del DGCM. CONFINTESA FP ha chiesto: 

  1. Accesso all’Area delle elevate professionalità: 
  • Di considerare anche la laurea breve, alla pari dei concorsi da dirigente.
  • Considerare i punti assegnati dai dottorati e dai master di primo o secondo livello per l’accesso, poiché contribuiscono al punteggio nelle progressioni economiche.
  • Per quanto riguarda il requisito di “esperienza pluriennale”, di sviluppare una griglia di punteggio ben bilanciata rispetto agli altri requisiti, in modo da limitare l’eccessiva discrezionalità che il termine “pluriennale” potrebbe comportare a sfavore della trasparenza e dell’oggettività nel processo di popolamento dell’Area.
  • La rimozione dell’obbligo di iscrizione agli albi professionali, che penalizza il personale dell’Area III dei servizi amministrativi contabili rispetto ad altri ruoli, è necessaria. Attualmente, per alcuni profili è richiesta la cancellazione dall’albo al momento dell’assunzione, mentre per altri è un requisito d’accesso e necessario per lo svolgimento delle mansioni. Questa questione era già stata sollevata nel tavolo ARAN durante le trattative per il CCNL e si concluse con la richiesta dell’abilitazione professionale. Sul punto, il Direttore Generale, Alessandro Buccino Grimaldi, ha proposto un successivo incontro deputato alla valutazione delle nostre osservazioni, all’esito della definizione dei requisiti di base per l’accesso.
  1. Di creare un’apposita famiglia professionale dei Direttori Amministrativi perché: 
  2. l’amministrazione continua a bandire e diramare interpelli per la copertura di posti vacanti di Direttore riservandone la partecipazione ai soli Direttori o ai Funzionari area pedagogica;
  3. il DGCM ha riservato a questa figura professionale ruoli, mansioni ed incarichi di coordinamento e strategici. 

L’Amministrazione, ritenendo fondate le nostre osservazioni valuterà la possibilità di definire un’autonoma famiglia professionale dei DIRETTORI, previo visto degli organi di controllo. 

 

 

CHI DOPO ARRIVA MEGLIO ALLOGGIA: LA SFORTUNA DEGLI ASSISTENTI

18th Set
2024
Non Attivo

Nel 2018, Confintesa FP si è rivolta ai Tribunali per chiedere giustizia riguardo all’assegnazione delle sedi di lavoro del grande concorso per gli assistenti. All’epoca, un numero significativo di vincitori fu costretto a trasferirsi in città lontane, sostenendo notevoli spese economiche, salvo scoprire che i successivi idonei potevano scegliere sedi più ambite ad ogni nuovo scorrimento.

I giudici ci diedero torto, resta il fatto che per noi è immorale, pur se hanno deciso che è legittimo.

La storia si ripete e, questa volta, la “sfortuna” ha colpito gli assistenti vincitori assunti tramite lo scorrimento di graduatoria RIPAM, entrati in servizio nel dicembre 2023.

È importante ricordare che molti di questi colleghi erano già dipendenti della Giustizia a tempo determinato, assunti attraverso concorsi distrettuali PNRR. Hanno accettato un cambio di qualifica al ribasso e spesso un trasferimento (il concorso RIPAM era nazionale) per ottenere un contratto a tempo indeterminato. Avranno pensato: le opportunità non sempre si ripetono, i fondi PNRR finiranno, quindi meglio scegliere un lavoro stabile da assistente che uno instabile da funzionario.

Tuttavia, è sorprendente come, dopo solo pochi mesi (luglio 2024), casi identici siano stati affrontati con regole totalmente differenti. Sì, siamo consapevoli… la normativa è cambiata!

Il DL 2 marzo 2024, n.19 ha permesso all’ultima tranche di assistenti RIPAM-funzionari UPP di accettare il ruolo di assistente, mantenendo la posizione UPP fino a luglio 2026, con notevoli benefici economici e professionali, soprattutto in vista di una possibile futura stabilizzazione.

Inoltre, come accaduto nel 2018, molti tra gli ultimi in graduatoria hanno potuto restare nella sede di lavoro già scelta, diversamente da coloro che, pur avendo una posizione migliore, sono stati costretti ad allontanarsi da casa.

Precisando che plaudiamo alla fortuna dei pochi colleghi, ci piacerebbe che in casi come questo l’amministrazione desse la possibilità anche a tutti i meno fortunati di rivedere le proprie scelte, di sede e di qualifica perché la giustizia non è quella dei legulei ma quella sostanziale.

Nonostante le esperienze passate non ci lascino molte speranze, vogliamo sottolineare che questi eventi spingono molti giovani e talentuosi colleghi ad abbandonare il Ministero della Giustizia, che sembra sempre più una nave in affondamento. A quando un cambio di rotta?

Richiesta di stabilizzazione per 427 operatori attualmente con contratto a termine, in scadenza il 6 marzo 2025

Roma, 12 Settembre 2024, prot. 83

                                                   

Al Ministro della Giustizia

Carlo Nordio

Al Capo di Gabinetto

Giusi Bartolozzi

Al Vice Ministro e Sottosegretario di Stato

Francesco Paolo Sisto

Al Capo del Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria

Gaetano Campo

Al Direttore Generale Organizzazione Giudiziaria

Maria Isabella Gandini

Per conoscenza Al Presidente della Regione Calabria
Roberto Occhiuto

Al Presidente della Regione Puglia

Michele Emiliano

Al Presidente della Regione Campania

Vincenzo De Luca

Al Presidente della Regione Sicilia

Renato Schifani

È risaputo che il settore pubblico spesso ricorre a contratti di lavoro precario per mitigare gli effetti del blocco delle assunzioni e altre carenze di personale.

Tuttavia, è importante ricordare che l’assunzione di lavoratori precari nella pubblica amministrazione costituisce una pratica di reclutamento che la Corte di Giustizia Europea ha ripetutamente giudicato abusiva. Dal punto di vista socio-economico, questa strategia si dimostra chiaramente insostenibile. Senza considerare che per i lavoratori e le loro famiglie un lavoro precario mina la stabilità personale  e crea numerosi danni.

Instabilità economica perché non possono contare su un reddito stabile ed è impossibile pianificare il futuro, acquistare una casa, o anche semplicemente gestire le spese quotidiane.
Stress Psicologico perché vivono costantemente con la paura del non rinnovo del contratto, che può portare ad ansia, depressione e altri problemi di salute mentale.
Questi fattori non solo impattano negativamente sui singoli lavoratori, ma creano anche conseguenze negative per l’intera società, perpetuando un ciclo di instabilità e incertezza che ostacola il benessere collettivo. E non serve osservare che erano consapevoli fin dall’inizio che si trattava di un lavoro a tempo determinato perché è ovvio che si è disposti ad accettare il rischio pur di non restare disoccupati!

Purtroppo, anche il Ministero della Giustizia non è esente da tale prassi e focalizziamo l’attenzione sui 427 Operatori Giudiziari impiegati a tempo determinato (per 18 mesi) e part-time di 18 ore (che sono solo una parte dei lavoratori precari del Ministero).

La loro esperienza è segnata da un’alternanza di speranze accese e delusioni ricorrenti.

Iniziano con tirocini regionali nell’ambito di progetti di riqualificazione promossi dai Centri per l’Impiego e finanziati dall’UE e successivamente, una parte di loro (in particolare coloro che hanno avviato più tardi i suddetti progetti di riqualificazione) viene esclusa dai percorsi ministeriali, continuando invece il tirocinio con progetti di riqualificazione sostenuti dalla Regione Calabria e finanziati dall’Unione Europea.

Questi progetti alternano attività di tirocinio presso i Tribunali, le Corti di Appello e le istituzioni affini (24 mesi) con corsi di formazione teorica (360 ore), al termine dei quali viene loro rilasciata la qualifica di “Operatore per le attività relative alle procedure amministrative – Addetto Amministrativo Ambito Giustizia”. È importante sottolineare che, in questa fase, non possedendo una qualifica ministeriale, necessaria per ottenere il punteggio richiesto per affrontare il colloquio, vengono esclusi dalla procedura di stabilizzazione pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 15.09.2020.

Nel 2022, la Presidenza del Consiglio dei Ministri bandisce, ai sensi dell’art. 50 ter D.L. 73/2021 convertito con L. 106/2021- d’Intesa con la Conferenza Stato Regioni, un concorso per il reclutamento di 1.956 unità di personale non dirigenziale, a tempo determinato e a tempo parziale (diciotto ore settimanali) della durata di diciotto mesi per il Ministero della cultura, il Ministero della giustizia e il Ministero dell’istruzione (cfr. All. “04.Bando”).

Di queste 1.956 unità di personale, 1000 unità sono riservate al Ministero della giustizia (Area II-F1) che procede alla assunzione di sole 427 unità, di cui 407 assegnati in Calabria, 6 in Sicilia e 7 in Puglia e in Campania.

Questo rappresenta l’ennesima palese ingiustizia, sia per coloro che per anni hanno garantito la continuità dei servizi di cancelleria, coltivando la speranza di una legittima e meritata stabilizzazione, sia per il regolare funzionamento della giustizia, compromesso dall’inutile spreco di formazione, conoscenze e professionalità acquisite.

Il contratto scade il 6 marzo 2025. La perdita di questo personale causerebbe una paralisi che il Ministero della Giustizia non può permettersi, soprattutto vista la concorrenza di altri Enti più attraenti.

Alla luce di quanto precede, Confintesa FP chiede che vengano immediatamente avviate le procedure necessarie per la stabilizzazione e la contestuale trasformazione del rapporto di lavoro da part time a full time o, in subordine, alla proroga dei contratti in scadenza.

Cordiali saluti

Segretario Generale

(Claudia Ratti)

 

Risposta al Comitato Nazionale Cancellieri Esperti

16th Set
2024
Non Attivo

Gentili colleghi,

ho avuto occasione di leggere il vostro documento rivendicativo e, con la presente, dichiaro l’appoggio di Confintesa FP, con le opportune precisazioni.

La norma lo spiega chiaramente: “Al fine di sanare i profili di nullità, per violazione delle disposizioni degli articoli 14 e 15 del contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) comparto Ministeri 1998/2001, delle norme di cui agli articoli 15 e 16 del contratto collettivo nazionale integrativo del personale non dirigenziale del Ministero della giustizia quadriennio 2006/2009 del 29 luglio 2010, assicurando l’attuazione dei provvedimenti giudiziari in cui il predetto Ministero è risultato soccombente, e di definire i contenziosi giudiziari in corso, il Ministero della giustizia è autorizzato, nei limiti delle posizioni disponibili in dotazione organica, a indire una o più procedure interne, nel rispetto del citato CCNL comparto Ministeri 1998/2001 e successivi contratti integrativi dello stesso, riservate ai dipendenti in possesso dei requisiti di legge già in servizio alla data del 14 novembre 2009, per il passaggio del personale inquadrato nel profilo professionale di cancelliere, …”.

È chiaro ed evidente che la stessa norma si applica ai Cancellieri Esperti che svolgono le medesime funzioni di quelle già censurate dalla magistratura che ha costretto il Ministero della Giustizia ad effettuare le procedure interne. Confintesa FP l’ha già detto e ripetuto in ogni occasione, anche interrompendo il termine di prescrizione con un tentativo di conciliazione per gli iscritti che ci hanno conferito apposito mandato.

Però tutto dipende dal numero dei posti a disposizione, motivo per cui Confintesa FP ha chiesto fin da subito la revisione del PIAO (all.1) con l’aumento dei posti nell’area Funzionari (del numero del personale dell’area Assistenti che deve passare in terza e di pari numero di funzionari dall’esterno che potrebbero essere i Funzionari PNRR).

Un sogno? Forse, ma questa operazione è, a nostro avviso, preliminare alla discussione del CCNI ed è l’unica strada percorribile, considerando che in moltissime Amministrazioni con numeri di personale simili ai nostri il rapporto numerico tra area Funzionari ed Assistenti è esattamente quello che noi stiamo auspicando.

A proposito del CCNI abbiamo dichiarato e scritto da mesi che non procederemo alla sottoscrizione del CCNI ed abbiamo presentato la nostra piattaforma contrattuale con la nostra proposta (all.2).

In ogni occasione chiarisco che la spaccatura tra il personale è la più grossa debolezza contrattuale, pensare di essere i più “sfortunati” (caratteristica di molti) è solo un’illusione che indebolisce la nostra posizione collettiva. È fondamentale superare questa divisione e costruire un fronte unito, riconoscendo che solo attraverso l’unione possiamo ottenere risultati concreti e duraturi. Solo così possiamo affrontare efficacemente le sfide che ci aspettano e garantire che i diritti di tutti i lavoratori siano rispettati e valorizzati.

Tutto questo non per dare “un contentino a tutti” ma perché sono veramente convinta che la lotta tra i colleghi sia l’autostrada per la sconfitta collettiva!

Detto ciò, durante le trattative del CCNL in corso presso l’ARAN, CONFINTESA FP, di cui sono legale rappresentante, è stata l’unica organizzazione sindacale a sollevare il problema in anticipo. Ancora una volta, ci siamo trovati soli come sindacato e l’unica cosa che ho potuto fare è stato inserire una nota a verbale (all.3).

Le decisioni non sono prese da chi ha idee buone ma da chi ha i numeri necessari, e noi al momento non disponiamo (ancora) del supporto numerico necessario per imporre le nostre visioni da soli. È quindi essenziale il sostegno di tutti per la prossima rilevazione delle iscrizioni, siamo in tanti ma possiamo essere molti di più.

Abbiamo invitato i nostri colleghi a metterci alla prova: se concordate con le nostre richieste, progetti e iniziative, iscrivetevi entro il 30 settembre 2024. Riceverete i nostri bonus di benvenuto e rafforzerete le nostre idee. Se vi deluderemo nei prossimi mesi, potrete revocare l’iscrizione mantenendo comunque i nostri bonus di benvenuto (escluse le coperture assicurative).

Infine, confermiamo che Confintesa FP ha proclamato lo sciopero per lunedì 18 novembre 2024, una data così distante ci permetterà di valutare attentamente le azioni del nostro Ministro e prendere decisioni adeguate. Contiamo sul supporto di tutto il personale e saremo al vostro fianco per sostenere le rivendicazioni legittime, restando a disposizione per ogni ulteriore chiarimento o confronto anche on line.

Un saluto

Prot.84 Risposta Comitato Cancellieri esperti

NOTA-VERBALE-CCNL-2022

PROT.43 CAMBIAMO IL PIAO

FAQ-21-QUATER-1

FLASH 18 famiglie professionali

Piattaforma COORD GIUSTIZIA 2024

 

 

UNO SCIOPERO PER I LAVORATORI

12th Set
2024
Non Attivo

CONFINTESA FP …

  1. Ha indetto uno sciopero per tutti i dipendenti del Ministero della Giustizia a causa dell’indifferenza del Ministro e dei rappresentanti politici verso una gestione efficace del personale.
  2. Ha proposto un progetto complessivo che preveda una rapida revisione del Piano Integrato di Attività e Organizzazione (PIAO).
  3. Ha denunciato la mancata applicazione del protocollo di intesa del 26 aprile 2017 (che ha firmato).
  4. Ha denunciato la mancanza di volontà di attuare l’Area delle Alte Professionalità ed il ritardo nella discussione dell’Accordo del Fondo Risorse Decentrate 2023 e 2024.
  5. Ha chiesto l’estensione a tutto il personale del Ministero della Giustizia dei benefici introdotti dalla Legge 8 agosto 2024, n. 112 (Indennità specificità organizzativa penitenziaria).

Sentiamo dire che lo sciopero per tutti è penalizzante per ciascuna categoria, ma ne siamo certi?

Lo sciopero è uno strumento di protesta e negoziazione collettiva che ha radici profonde nella storia dei diritti dei lavoratori. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, uno sciopero nazionale non è penalizzante per le singole categorie, al contrario, è proprio l’unione delle diverse forze che può esercitare una maggiore pressione sulle parti datoriali o sui decisori politici, portando a risultati che beneficiano tutti i lavoratori coinvolti. Uno sciopero di tutti da parte di un Sindacato come Confintesa FP  non crea fratture ma mette in luce la necessità di miglioramenti e riforme di cui beneficerebbero le singole qualifiche.

A tal proposito un chiarimento: Confintesa FP condivide le rivendicazioni, giuste, dei Direttori del Ministero della Giustizia con le puntualizzazioni già fatte al Comitato, ritenendo che dovrebbero essere collocati nell’area EP che deve avere dei numeri molto significativi che riteniamo essere di circa 2500 unità  al pari dei “capi team” di altre Amministrazioni. Ricordiamo che la battaglia sulla vice dirigenza e sulle posizioni organizzative è partita nei primi anni 2000 dalla Federazione Intesa ed è continuata incessantemente in questi anni (possiamo mettere a disposizione di chiunque lo voglia tutta la documentazione sfidando altri a produrne altrettanta). Confintesa FP ha dato anche la propria disponibilità a manifestare in piazza accanto ai Direttori ma, nella loro piena libertà, hanno scelto di non accettare Sindacati, con la nostra assenza  abbiamo rispettato la loro decisione pur continuando a garantire sostegno ai colleghi.

Ed ancora, in questi mesi ci stanno accusando di …

  1. chiedere troppo per tutti i lavoratori
  2. dare dei bonus di benvenuto ai nuovi iscritti.

AI nostri detrattori rispondiamo:

  • Abbiamo presentato un progetto in cui ciascuno troverebbe la propria meritata collocazione con la soddisfazione di tutti, dai Direttori agli Ausiliari, passando dalle qualifiche intermedie; questa ricollocazione del personale rifletterebbe sul “diritto alla felicità” e sul riconoscimento della professionalità e/o esperienza e porterebbe ad una maggiore efficienza dell’amministrazione.
  • La nostra gestione sana ed oculata delle spese delle quote delle iscrizioni ci consente di dare i buoni di benvenuto ai nuovi iscritti entro il 30 settembre 2024 e di pagare tutti gli anni da anni le assicurazioni che ogni iscritto riceve gratuitamente. Nessuno impedisce anche alle altre OO.SS. di fare altrettanto o forse ci sarebbero meno rimborsi ai Sindacalisti? Ognuno fa le sue scelte, libere.
  • Uno sciopero di tutto il personale rafforza le posizioni di ciascuno, è un’opportunità preziosa per rafforzare la posizione di ogni categoria, creando un fronte unito che può portare a miglioramenti significativi per tutti seguendo un progetto.

Ai nostri colleghi chiediamo di metterci alla prova: se condividete le nostre rivendicazioni, i nostri progetti, le nostre istanze, iscrivetevi entro il 30 settembre ’24, percepirete i nostri bonus di benvenuto e date forza alle nostre idee. Se nei prossimi mesi vi deluderemo potrete revocare l’iscrizione, mantenere i nostri bonus di benvenuto (non le coperture assicurative). È un’occasione da non perdere.

Infine una comunicazione: la Commissione di Garanzia per l’attuazione della legge sul diritto di sciopero ci ha comunicato che un altro sindacato ha proclamato uno sciopero generale nel pubblico impiego per giovedì 31 ottobre 2024 e poiché per legge non possono essere indetti scioperi né 10 giorni prima e neanche 10 giorni dopo, siamo stati costretti a spostare lo sciopero per i dipendenti del Ministero della Giustizia a lunedì 18 novembre 2024, in questo modo avremo occasione anche di valutare al meglio le azioni del nostro Ministro e decidere di conseguenza. Evidentemente seguiranno puntuali aggiornamenti.

Ed infine lo ribadiamo ancora una volta: non accetteremo alcuna pressione per firmare un CCNI insoddisfacente, poiché abbiamo aspettato troppo a lungo per perdere questa opportunità, vogliamo giustizia. Cosa non è ancora chiaro?

OLTRE IL PENDOLARISMO: LE VITTORIE DI CONFINTESA FP

12th Set
2024
Non Attivo

L’annuncio per il 1° ottobre dell’interpello straordinario ex art. 23 bis dell’Accordo sindacale sulla mobilità del 15 luglio 2020 e l’Addendum del 22 marzo 2023, è un piccolo ma significativo passo avanti verso il rispetto degli Accordi, richiesto in ogni occasione da Confintesa FP.

Ricordiamo che Confintesa FP, durante le trattative, ha ottenuto questi risultati:

  • la partecipazione di tutto il personale in mobilità temporanea, a qualsiasi titolo, incluso quello in assegnazione provvisoria secondo l’articolo 42 bis;
  • l’ampliamento dei beneficiari legittimati, aggiungendo ai dipendenti in mobilità temporanea presso un altro ufficio da almeno un anno alla data della firma dell’addendum, anche coloro che si trovano in una situazione analoga da almeno un anno alla data di pubblicazione dell’interpello stesso, evitando così una riduzione significativa del numero di legittimati;
  • di conseguenza, il rinnovo automatico dei distacchi in essere fino alla pubblicazione dell’interpello, permettendo a molti dipendenti di continuare a lavorare presso la sede desiderata in attesa del bando.

Tutto questo è motivo di orgoglio per Confintesa FP, poiché molti colleghi potranno stabilizzarsi, anche grazie al nostro impegno.

Tra le storiche battaglie di Confintesa FP c’è quella della mobilità del personale, richiesta anche in deroga al vincolo quinquennale, introdotto da una norma a garanzia dell’Amministrazione e dunque non imperativa, come accade in tante altre Amministrazioni del nostro comparto. Questa norma, nei fatti, determina una paralisi e un aumento esorbitante delle procedure di distacco.

Siamo profondamente convinti che il benessere del lavoratore è fondamentale per tutti; il pendolarismo logora e ha conseguenze inevitabili sulla produttività, sulla salute e sulle finanze dei lavoratori. Confintesa FP ritiene fondamentale riconoscere che la mobilità del personale non è solo una questione di logistica, ma un elemento chiave per garantire la soddisfazione e l’efficienza dei lavoratori. La possibilità di lavorare nella sede desiderata ha un impatto significativo sulla qualità della vita dei dipendenti e, di conseguenza, sulla loro produttività.

 

AGILE, LA SOLA OPZIONE PER ROMA DURANTE IL GIUBILEO

Il Giubileo è imminente e Roma si prepara ad affrontare un evento di portata mondiale, ma con molte sfide.

I lavoratori del Ministero della Giustizia già affrontano scioperi e traffico intenso, che peggiorerà con l’arrivo di turisti e l’aumento dell’uso dei trasporti pubblici. Le aree intorno alle basiliche maggiori saranno congestionate, con stazioni metro e ferroviarie sotto pressione e parcheggi costosi.

Questo lo scenario che si prospetta per i prossimi mesi nella città eterna, con ripercussioni sul morale e sulla stessa produttività lavorativa. Di fronte a questa situazione, emerge la questione sindacale: come garantire il benessere dei lavoratori e l’efficienza lavorativa?

L’unica risposta possibile, secondo Confintesa FP, è nel lavoro agile, una modalità operativa che ha dimostrato la sua efficacia durante la pandemia, piano piano progressivamente ridotta e quasi eliminata, rappresenta una soluzione praticabile e vantaggiosa, ignorata dalla dirigenza che, paradossalmente, sembra promuoverla solo in fase di negoziazione contrattuale.

Confintesa FP chiede di applicare quanto già previsto nel PDG del Direttore Generale del personale e della formazione del 29.04.2022 “Superamento del lavoro agile emergenziale quale misura di contrasto alla diffusione dell’epidemia da COVID-19 e introduzione del lavoro agile ordinario”, alla luce delle dichiarazioni del Ministro della Funzione Pubblica e del Presidente dell’ARAN che affermano di voler promuovere sempre più lo SW  eliminando anche il vincolo della prevalenza della prestazione in ufficio!

Leggiamo sul sito della Funzione Pubblica nella pagina dedicata al lavoro agile: “La progressiva digitalizzazione della società contemporanea, le sfide che sorgono a seguito dei cambiamenti sociali e demografici o, come di recente, da situazioni emergenziali, rendono necessario un ripensamento generale delle modalità di svolgimento della prestazione lavorativa anche in termini di elasticità e flessibilità, allo scopo di renderla più adeguata alla accresciuta complessità del contesto generale in cui essa si inserisce, aumentarne l’efficacia, promuovere e conseguire effetti positivi sul fronte della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti, favorire il benessere organizzativo e assicurare l’esercizio dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, contribuendo, così, al miglioramento della qualità dei servizi pubblici”.

Confintesa FP esorta la Dirigenza a un’azione immediata per il ripristino del lavoro agile, adottando tutte le misure possibili per programmare nuove attività smartabili anche grazie ai sistemi di sicurezza dei sistemi informatici in uso, con una strategia che non solo allevierebbe il peso del pendolarismo ma potrebbe anche migliorare le prestazioni lavorative. È un appello a riconoscere il valore del lavoro agile come strumento di modernizzazione e come risposta alle esigenze di una città che, nonostante le sue indiscutibili meraviglie, affronta sfide logistiche e operative di notevole entità.

Confintesa FP lancia la sfida e, pur apprezzando l’importanza delle relazioni umane, crede che il lavoro agile possa aumentare la produttività, perché i lavoratori meno stressati sono più efficienti.

FLASH GIUSTIZIA 27 GIUBILEO E LA SOLUZIONE CONFINTESA FP

1 2 3 4 5 111